Bezzuoli (Bezzoli, Bazzuoli), Giuseppe
Fortunato Bellonzi
Pittore (Firenze 1784 - ivi 1855). Dipinse intorno al 1816, " indovinando lo spirito dei tempi ", Francesca da Rimini con Paolo sorpresi da [...] biografo del B., il quale ci informa che il pittore conosceva D., Ariosto, Tasso " più assai che ad erudito Artista non si richieda ", e grandezza dal vero), acquistato dallo scultore americano Orazio Greenough; nel 1838, su ordinazione del principe ...
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Spenser, Edmund
Raffaele Giglio
Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599), attento lettore di classici greci (Omero, Esiodo, Platone, Teocrito), latini (Orazio, Virgilio, Ovidio), francesi (Du Bellay [...] epico inglese in forma allegorica. Per la creazione dei personaggi e delle scene tenne presente come modelli le opere dell'Ariosto e del Tasso, e, secondo alcuni, anche del Boiardo da cui prese la suddivisione della materia.
L'allegoria, di cui ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone [...] detta fu Lucilio; lo seguirono, ciascuno a suo modo, Orazio, Persio, Giovenale, sicché Quintiliano poté a buon diritto affermare rifatta all’esempio dei classici con A. Vinciguerra, L. Ariosto, P. Nelli, L. Alamanni, E. Bentivoglio, proseguì per ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] due osservazioni non sono sfuggite ad Aristotele e hanno eco in Orazio: è probabile che esse risalgano molto in su nella storia non sono né tutte né le più del genere di quelle dell'Ariosto o del Balzac, che si spiegano con le "distrazioni" del poeta ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] cui il romanticismo si potesse riconoscere. Da Dante ad Ariosto tutta la letteratura italiana era stata tale da apparire prove foscolianeggianti di G. Revere; e specialmente le traduzioni da Orazio e il poemetto Due sogni del Prati). Fu un rinascere ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] di forme. La polimetria plautina è a quel tempo già morta: Orazio non ha più orecchio per l'arte metrica di Plauto. L'intelligenza e più tardi la canzone libera, ecc.; già l'Ariosto nelle sue commedie aveva tentato di rendere il trimetro giambico dei ...
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TIZIANO, Vecellio
Adolfo Venturi
Pittore, nato presumibilmente tra il 1488 e il 1490 a Pieve di Cadore, morto nel 1576 a Venezia. Fu condotto novenne a Venezia per impararvi l'arte, nella bottega di [...] , ma in tutto fu molto aiutato dai discepoli, specialmente da Orazio suo figliuolo.
Visse il gran vecchio a Venezia, in una la Zingarella, sia col ritratto, a torto detto d'Ariosto, nella National Gallery di Londra.
Nel 1508 il Vecellio frescò ...
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MESSINSCENA
Silvio D'Amico
È termine ormai accettato nel linguaggio del teatro internazionale (dal francese mise-en-scène, donde anche metteur-en-scène) per designare non già la scenografia o in genere [...] soffocarono la parola del poeta: vedi le descrizioni fattene ironicamente da Orazio nella 1ª epistola del libro II, e da Cicerone, nella ; che spesso (come, p. es., fece l'Ariosto) recitava personalmente il prologo.
Ma al desiderio di spettacoli ...
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PUNTEGGIATURA
Alfredo SCHIAFFINI
Gioacchino MANCINI
Alfredo SCHIAFFINI
. Il sistema interpuntivo dell'antichità classica, che mirava a indicare le pause e le inflessioni della voce, così che ottenessero [...] , di tipografi diligenti; ma seguì con lentezza. Orazio Lombardelli, in L'arte del puntar gli scritti Rossi, ed. delle Familiari, I, Firenze 1933, p. clxix seg. Per l'Ariosto, v. S. Debenedetti, ed. dell'Orlando Furioso, Bari 1928, III, p. ...
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MARIONETTA
Vittorio PODRECCA
. Il termine marionetta, più spesso usato nel plurale marionette, quale insieme di fantocci (a testa di legno o di cartapesta) destinati a spettacolo, presenta un'etimologia [...] opere di scrittori antichi (p. es., Aristotele, Platone, Erodoto, Orazio, Apuleio e più tardi S. Agostino) si trovano accenni alle Gozzi a Pietro Cossa, da Shakespeare a Verne, da Ariosto a Goldoni, da Goethe a Maeterlinck. Tutto questo svariato ...
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carme
s. m. [dal lat. carmen, dal tema di canĕre «cantare»]. – 1. Componimento poetico, canto, poesia, versi: cantor de’ buccolici c. (Dante), con riferimento a Virgilio; bellicoso c. (Ariosto); il carme Che allegrò l’ira al Ghibellin fuggiasco...
satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...