Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] / rapidissimo corse in paradiso». Che divengano poi Dante e Ariosto sotto la penna di questo rimatore che fu detto, ahimè e da quell'intimo spirito che il Carducci definisce come proprio di Orazio ma che è ben del poeta nostro prima che del venosino, ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] relativa metrica. Letture obbligatorie Virgilio, Ovidio, Orazio, Lucrezio, Lucano, Terenzio, Plauto, Sallustio, incoraggia Barozzi il nipote. Ma come? Leggendo Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso, Bembo, Baldassar Castiglione, Boccaccio e "il rimario ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] Pochi i classici, molte le opere di letteratura moderna: rime dell'Ariosto, del Tasso, di Menon e Begoto (in vernacolo), il Dictionarium tum latini tum italici sermonis, quello di Orazio Torsellino, Nomenclator seu vocabularium. Il Torsellino è ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] missiva spedita dalla città lagunare il 18 gennaio 1614 da Orazio del Monte, intermediario di Lorenzo Giustinian, alla volta di la gioventù ancora più studiosa e colta non sapeva che l'Ariosto avesse mai fatto Comedie. A l'ora fu che giudicai ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] spedita dalla città lagunare il 18 gennaio 1614 da Orazio del Monte, intermediario di Lorenzo Giustinian, alla volta di la gioventù ancora più studiosa e colta non sapeva che l’Ariosto avesse mai fatto Comedie. A l’ora fu che giudicai disperato ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] Medici (Il canottiere), Poliziano (La caccia a cavallo), Lodovico Ariosto (Orlando Furioso), di Torquato Tasso (il duello di scherma la gara al tiro con gli archi dell'Eneide, ai versi di Orazio, Tibullo, Properzio per es.) o in prosa le quali, tra l ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] di Apuleio si unisce nelle Novellae quella sporadica di Virgilio, di Orazio, di Ovidio, ecc.; e si avrà netta l'impressione che assetto sociale e culturale della loro Italia, l'Italia di Ariosto e di Machiavelli. Di questo mutato panorama politico e ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] consueta definizione della lingua comica, subito aggiunge, citando Orazio, che talora i comici possono parlare come gli autori Antonio Vinciguerra, ne comporranno di originali, finché l'Ariosto suggellerà, per così dire, la tradizione, che continuerà ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] suggeriva il ribadimento della condanna giacobina, alfieriano-foscoliana di Orazio e di Virgilio augustei, la cui esaltazione del Principe, condonatagli sornionamente dall'Ariosto, era a quest'ultimo rinfacciata da Alessandro Manzoni, costituiva ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] dal secentismo, avendo a modelli poetici Dante, Petrarca, Ariosto e Berni. In S. Apollinare il G. scrisse XXIV-XXV (1955-56), pp. 200-242; L. Tenca, Lettere inedite di Orazio Borgondio, in Commentari dell'Ateneo di Brescia, CLV (1956), pp. 151-161; ...
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carme
s. m. [dal lat. carmen, dal tema di canĕre «cantare»]. – 1. Componimento poetico, canto, poesia, versi: cantor de’ buccolici c. (Dante), con riferimento a Virgilio; bellicoso c. (Ariosto); il carme Che allegrò l’ira al Ghibellin fuggiasco...
satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...