Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] 'anno 31 circa) di una villa in Sabina, presso Licenza, che fu il rifugio e la consolazione di tutta la vita di Orazio. Tra la Sabina e Roma egli visse poi sempre; e come egli stesso aveva predetto, non si allontanò dall'amico carissimo neppure nella ...
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ORAZIO (Q. Horatius Flaccus)
G. Sena Chiesa
Poeta latino (65-8 a. C.); la sua immagine appare su uno dei contorniati (v.), con ritratti di illustri scrittori latini, che furono probabilmente coniati [...] in Italia intorno alla metà del IV sec. d. C.
O. è ritratto di profilo con un ciuffo di capelli sulla fronte, bocca stretta e mento pronunciato. Veste tunica e toga. Quantunque l'intenzione di caratterizzare ...
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Schillaci, Orazio. - Uomo politico e medico italiano (n. Roma 1966). Professore di Medicina nucleare, è stato vicepreside e poi preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università di Roma Tor [...] Vergata. Ha ricoperto ruoli nella Commissione sanità della Regione Lazio e del Ministero della Salute. Nel 2019 è stato nominato rettore dell'Università di Roma Tor Vergata e l’anno successivo membro del ...
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Naturalista e viaggiatore (Perugia 1811 - Lèt Marefià 1882); nel 1848 combatté nel Veneto e l'anno seguente prese parte alla difesa di Roma; iniziò quindi i suoi viaggi, dapprima in Grecia, nell'Asia Minore e in Siria, curando raccolte ornitologiche, poi in Egitto (1858) e di là nel Sudan. Di qui compì, con C. Piaggia e c0n altri, diversi viaggi sul Nilo Azzurro e sul Baḥr el-Ghazāl. Nel 1867 fu tra ...
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Botanico, nato in Monopoli (Bari) l'11 novembre 1848, morto a Portici il 13 ottobre 1917, professore di britanica e in alcuni periodi, di patologia vegetale nel R. Istituto superiore agrario di Portici [...] dei Tabacchi, filogenesi, qualità e uso (1905), ecc.
Bibl.: G. Rossi, Degli scritti e delle opere di Orazio Comes, Portici 1914; Fr. Cavara, Orazio Comes (commemorazione), 1917. - Esiste un suo busto dello scultore Jerace, in una delle aule del R ...
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Pittore (Roma 1578 circa - ivi 1616). Fu tra i primi e più originali seguaci del Caravaggio. Soggiornò lungamente in Spagna, dove portò i modi caravaggeschi e dove subì l'influsso del Greco, e di B. Carducci; tornato in Italia (1602 circa) eseguì molte opere di pittura e d'incisione. Oltre la Madonna con s. Francesco a Sezze Romano (1608), si ricordano il David della Galleria Borghese e la Sacra famiglia ...
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Letterato (Ferrara 1555 - ivi 1593), pronipote di Ludovico, amico del Tasso, prese parte alla polemica sul Furioso e sulla Gerusalemme, suscitata da Camillo Pellegrino, sostenendo in varî scritti che i due poemi non possono essere confrontati per la diversità degli argomenti e degli stili. Restano di lui, tra l'altro, anche alcune rime e un frammento di poema (Alfeo) ...
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Pittore (Pisa 1593 - ivi 1630). Si formò a Roma su O. Gentileschi e sui caravaggeschi francesi, subendo inoltre l'influsso di G. Lanfranco (Amor vincitore e Martirio di s. Cecilia, Firenze, Galleria Palatina; gonfalone con Martirio di s. Caterina e SS. Giacomo e Antonio Abate, Assisi, Museo capitolare). Nel 1627 tornò a Pisa per dipingere la cupola del duomo, rimasta incompiuta per la morte dell'artista ...
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Letterato italiano (Castelfiorentino 1864 - Roma 1917), prof. (dal 1896) di letteratura italiana a Firenze, accademico della Crusca, fondatore della Società storica della Valdelsa. Gli scritti suoi più importanti sono raccolti in Saggi letterari (1898); notissimo il Manuale della letteratura italiana (1892, e poi numerose edizioni) compilato in collab. con A. D'Ancona. Fu anche sindaco di Firenze (1915-17) ...
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Regista italiano (Roma 1911 - Firenze 1999); allievo dell'Accademia naz. d'arte drammatica, si perfezionò a Parigi con J. Copeau. Nel 1948 ha fondato il Piccolo Teatro della città di Roma che ha diretto fino al 1954. Insegnante presso l'Accademia naz. d'arte drammatica (1944-76, e di nuovo dal 1991), ha fondato a Firenze il Centro d'avviamento all'espressione (1979) e a Bari la Scuola di espressione ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...