CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] Thouar, che seppe intravederne, sotto la scorza rude, la forza del carattere. Tradusse in prosa e commentò alcune odi oraziane, lavorò ad un'Antologia latina, compilò l'Arpadel popolo ossia Scelta di poesie religiose, morali e patriottiche cavate dai ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] (la Praefatio a questo corso è stata pubblicata in Field, 1981), mentre intorno al 1470 tornò ancora a leggere le Odi oraziane. Field (1986) ha ipotizzato che fin dal 1456 il L. abbia tenuto pubblica lettura del testo della Commedia dantesca, sulla ...
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GIORGINI, Giovan Battista
Fulvio Conti
Nacque a Lucca il 13 maggio 1818 da Gaetano e da Carolina dei conti Diana Paleologo di Massa. Allievo degli scolopi a Firenze e poi del liceo universitario a Lucca, [...] latino di G. Pascoli, versione italiana di G.B. Giorgini, in Nuova Antologia, 1° giugno 1905, pp. 435 ss.; G. Puccianti, Traduzioni oraziane di G.B. Giorgini, ibid., 16 sett. 1907, pp. 196 ss.
Fonti e Bibl.: Una buona parte del carteggio del G. si ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] insistenza su un motivo erotico si equilibra agilmente in un fraseggio spigliato che sa di Catullo, di Virgilio, delle odi oraziane. Nell'ambito di una poesia letteraria, frutto a volte squisito di varie e ragginate sollecitazioni, i classici possono ...
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GODARD, Luigi
David R. Armando
Nacque a Senglea (Malta) il 19 genn. 1740, da Giovanni e Francesca Rossi. I contemporanei e la maggior parte dei biografi lo ritennero nativo di Ancona, dove trascorse [...] Poesie di Cimante Micenio. Vi figurava, talora con modifiche, gran parte della produzione poetica del G. oltre a numerose versioni di odi oraziane, cui attendeva almeno dal 1787. Malato, e da diversi anni cieco di un occhio, morì il 13 marzo 1824. Fu ...
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GIUSTINIAN (Giustiniani, Giustiniano), Giovanni
Emilio Russo
Nacque a Creta, probabilmente nella città di Candia (od. Hiraklion), intorno al 1501, come si rileva da una lettera inviatagli da Lorenzo [...] all'inizio del 1557 (Ziliotto, p. 103 nota).
Di molti suoi lavori possediamo soltanto notizia: oltre alle traduzioni oraziane, cui il G. stesso accenna, di una inverosimile traduzione in versi sdruccioli della Polianthea di D. Nani Mirabelli parla ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] di Dante.
L'accenno di Argelati a una traduzione della Chioma di Berenice di Catullo e di alcune Odi oraziane attribuibili a G. si deve probabilmente a un fraintendimento della fonte (F. Argelati, Biblioteca dei volgarizzatori, III, Milano 1767 ...
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. Oriente. - Nelle antiche monarchie orientali la corrispondenza epistolare ha carattere soprattutto ufficiale: lettere di sovrani fra loro, istruzioni a generali e governatori, e rapporti di questi al [...] nel Settecento; quelle familiari discendono da Orazio e si affermano con le satire del Cinquecento. Al modello delle epistole oraziane s'attengono le Épîtres di Nicola Boileau Despréaux (1636-1711), quelle del Pope, del Voltaire. In genere nell ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] José Pellicer; ma se ne salvarono i lirici che possedevano un contenuto personale di serietà e di moralità e che in modi oraziani, quali le satire e le epistole dei fratelli Argensola, o con la grazia anacreontea che brilla nelle odicine di Manuel de ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] , del Pontano, del Sannazzaro. Alla lirica si tentò di dare sanzione di classicità con la riproduzione di metri latini elegiaci e oraziani (fu Claudio Tolomei con le Regole della nuova poesia e con Versi suoi e di molti altri foggiati su quelle, 1539 ...
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venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...
elegiambo
s. m. [dal gr. ἐλεγίαμβος, comp. di ἔλεγος (v. elegia) e ἴαμβος «giambo» per la sua composizione]. – Nella metrica greca classica, verso asinarteto costituito da un hemiepes maschile + un reiziano di cinque sillabe (schema: –́⌣⌣–́⌣⌣–́⌣̲–́⌣–́⌣̲);...