Letterato (Pistoia 1737 - Pisa 1814), carmelitano; fu professore a Parma e a Pisa. Pubblicò, quasi sempre col nome arcadico di Eritisco Pilenejo, oltre alle sue poesie, eccellenti traduzioni dal greco [...] e dal latino (Callimaco, Saffo, Orazio, ecc.; la traduzione delle Satire e delle Epistole oraziane fu premiata dalla Crusca nel 1814), nonché dall'inglese (Le quattro stagioni di A. Pope, 1791). ...
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Poeta polacco in lingua latina (Sarbiewo, Płock, 1595 - Varsavia 1640). Gesuita dal 1612, a Roma, dove studiò teologia (1622-25), acquistò il favore di Urbano VIII. Insegnò poi nell'Accademia di Vilnius. [...] . Tragicum sylviludium, 1622, del gesuita bolognese M. Bettini), seppe imitare e "cristianizzare" con singolare perizia le forme oraziane, tanto da meritarsi il titolo di "Orazio sarmatico". I suoi Lirycorum libri (1625) ebbero nel sec. 17º una ...
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. È il nome di un luogo della Puglia, dove esistette un fons Bandusinus, o piuttosto il nome della ninfa abitatrice della sorgente. Il nome durava ancora al tempo di papa Pasquale II e ricorre in una bolla [...] d'Horace, Roma 1769, III, pp. 363 segg., 536 segg). La conseguenza che il Capmartin ne trasse nei riguardi dell'esegesi oraziana fu questa, che il fons Bandusiae, di cui parla Orazio nell'ode tredicesima del libro terzo, non vada cercato nella villa ...
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Nata a Lisbona nel 1750, sotto il marchese di Pombal sopportb con la madre e la sorella la detenzione nel convento di Cellas fino al 1777, sposando due anni dopo il conte di Oeynhausen; perduto il marito [...] poesia dell'Arcadia e quella del sec. XIX. Infatti, se scrisse sonetti, quartine glossate, poemi anacreontici, idillî, odi oraziane, epigrammi, lasciò anche la traduzione libera delle Seasons del Thompson (A Primavera), la versione del 1° canto dell ...
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Filologo tedesco, nato a Jena il 19 dicembre 1791, scolaro del Wolf, del Boeckh e del Buttmann, professore di filologia classica all'università di Erlangen, dove morì il 9 novembre 1863. La sua attività [...] , 1856-58 e Satire, di Orazio, Lipsia 1860). Il D. non sdegnò anche la più modesta produzione didattica, per cui scrisse apprezzati manuali e commenti scolastici. Le sue traduzioni metriche oraziane sono state giudicate fra le migliori del genere. ...
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RIBBECK, Otto
Filologo, nato a Erfurt il 23 luglio 1827, morto a Lipsia il 18 luglio 1898, professore a Berna, Basilea, Kiel, Heidelberg, Lipsia. Discepolo di A. Ritschl, ne ereditò l'interesse per la [...] Partikeln. Si occupò anche del testo di Giovenale (ed. del 1859; Der echte und unechte Juvenal, 1865) e delle epistole oraziane, e fu a lungo redattore, prima col Ritschl, poi col Bücheler, del Rheinisches Museum. Postume furono raccolte le Reden und ...
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NANNINI, Remigio
Delio Cantimori
Scrittore domenicano, nato a Firenze verso il 1521, morto nel 1581. Noto anche sotto il nome di Nanni.
Esercitò molteplice attività di scrittore, pubblicando varie opere [...] opere di San Tommaso (1570) per incarico di papa Pio V, e delle opere del cardinal Caetano e di altri. Come unisce traduzioni oraziane a quelle del Vangelo, così il N. unisce all'edizione delle opere di San Tommaso quella della Historia d'Italia del ...
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BALDO
Giuseppe Scalia
Nessuna notizia ci è pervenuta sulla sua vita. In base a qualche indizio (menzione del Ticino in una delle sue favole, peculiarità linguistiche, ecc.) si è portati a ritenerlo [...] riscontro nella tradizione favolistica medievale, potrebbero esser dovute alla fantasia di Baldo. Non rare sono le reminiscenze scolastiche oraziane e virgiliane.
L'opera di B. godette molta fortuna, come è attestato fra l'altro dalle menzioni di ...
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RAJBERTI, Giovanni
Paolo Bartesaghi
RAJBERTI, Giovanni. – Primo di cinque fratelli, nacque il 18 aprile 1805, a Milano, in via Fiori Chiari 26 e fu battezzato nella chiesa di S. Simpliciano. Il papà [...] 21-56; G. Maffei, Del valore satirico di G. R., pp. 57-96; A. Stella, ‘La vita l’è on disnà’. Appunti sulle ‘esposizioni oraziane’ di R., pp. 97-103; R. Colombi, G. R., il ‘medico-poeta’, in Ead., Ottocento stravagante. Umorismo, satira e parodia tra ...
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BURATTI, Pietro
Armando Balduino
Nacque il 13 ott. 1772 a Venezia, da Petronio e dall'olandese Vittoria Van Uregarden, dove la sua famiglia, bolognese d'origine, si era trasferita da parecchi anni, [...] improntata ad uno scolastico classicismo - dell'Ester di Racine (Venezia 1795), alla quale seguirono le traduzioni di numerose odi oraziane, di alcuni carmi catulliani, dell'Europa di Mosco e, con esiti più gustosi e personali, un libero rifacimento ...
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venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...
elegiambo
s. m. [dal gr. ἐλεγίαμβος, comp. di ἔλεγος (v. elegia) e ἴαμβος «giambo» per la sua composizione]. – Nella metrica greca classica, verso asinarteto costituito da un hemiepes maschile + un reiziano di cinque sillabe (schema: –́⌣⌣–́⌣⌣–́⌣̲–́⌣–́⌣̲);...