MANNI, Agostino
Daniele Valentino Filippi
Nacque nel 1547 a Cantiano, allora Ducato d'Urbino, da Camillo e Caterina Conciola. Compiuti gli studi giuridici a Perugia, per intraprendere la carriera di [...] a letto fin dall'aprile 1617, morì a Roma il 25 nov. 1618 (Gasbarri, 1963, p. 152; Roma, Arch. della Congregazione dell'Oratorio, B.IV.19, c. 378v: lettera del preposito e dei deputati, 1° dic. 1618).
Fu sepolto sotto l'altare maggiore di S. Maria ...
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MARAGLIANO, Anton Maria
Daniele Sanguineti
Nacque a Genova da Luigi, di professione fornaio, e da Monica Maragliano. Fu battezzato nella locale chiesa di S. Stefano il 18 sett. 1664. Lo zio Giacomo [...] Sanremo (chiesa di S. Siro, 1722; santuario di Nostra Signora della Costa, 1723), il Battesimo di Cristo e il Crocifisso dell'oratorio di S. Giovanni Battista a Pieve di Teco (1723-25), il Cristo deposto di Albenga (1724), la Madonna del Rosario, le ...
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Poeta e librettista (n. 1636 circa - m. dopo il 1720), attivo a Roma, dove fu canonico maestro dei cori. Scrisse molti libretti d'oratorio e l'opera I fasti sacri (1720), sulla storia dell'oratorio. Fu [...] uno dei fautori dell'oratorio teatrale, di struttura melodrammatica. ...
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Erudito (Verona 1704 - Roma 1764), nipote di Francesco. Canonico della cattedrale di Verona, entrò a Roma nel 1732 nell'Oratorio di s. Filippo Neri e fu designato (da Clemente XIII) a continuare gli Annali [...] di C. Baronio. Benedetto XIV lo nominò segretario dell'Accademia di storia ecclesiastica. Terminò l'edizione di Anastasio bibliotecario incominciata dallo zio Francesco e scrisse di storia ecclesiastica, ...
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Teologo gesuita (Bergamo 1747 - Oreno, Milano, 1815). Soppressa la Compagnia di Gesù, fu canonico a Bergamo e prefetto dell'Oratorio del Caravita a Roma. Svolse la sua attività prevalentemente contro il [...] giansenismo (Il falso discepolo di s. Agostino e di s. Tommaso convinto d'errore, 1779; Vera idea del giansenismo, 1781; Trattenimenti familiari fra una dama cattolica e un theologo giansenista sopra la ...
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Sacerdote italiano (Isola della Scala 1881 - Brescia 1965). Laureato in scienze sociali a Lovanio, sacerdote (1908) della Congregazione dell'Oratorio a Brescia, nella prima guerra mondiale fu ufficiale [...] degli alpini. Ritornato a Brescia dopo la prigionia in Boemia, nel 1928, in contrasto con le autorità fasciste, fu costretto a lasciare la città, trovando rifugio a Roma, ospite di don G. B. Montini. Di ...
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PACIERI, Giuseppe
Marco Salvarani
PACIERI (Paceri), Giuseppe. – Compositore, maestro di cappella, organista, originario di Trevi (Perugia) secondo i documenti della S. Casa di Loreto relativi alla nomina [...] , del cui valore l’organo celebre della Santa Casa è ora degno Teatro»; ma non è possibile stabilire quanti e quali degli otto oratorii (in 2-3 parti, a 4-6 voci) siano stati musicati da Pacieri; dell’Huomo moribondo (dato anche a Vienna col titolo L ...
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Pittore (n. Firenze 1560 circa - m. Napoli dopo il 1631); allievo di G. B. Naldini, lavorò a Firenze (affreschi nell'oratorio dei Pretoni, 1590), a Roma (affreschi in S. Prassede e in S. Giovanni dei Fiorentini) [...] e a Napoli (affreschi nel chiostro del Carmine maggiore), ripetendo motivi e forme del tardo manierismo toscano ...
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Scultore (n. 1669 - m. Palermo 1739). Cognato di G. Serpotta, tradusse in marmo numerose sue sculture per chiese di Palermo (Oratorio del Rosario in S. Zita; Casa professa al Gesù, ecc.). Tra i migliori [...] scultori del Settecento siciliano, realizzò tra l'altro la fontana del Garraffo (1698) su disegno di P. Amato ...
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Musicista (Como o Pavia, inizî sec. 17º - Ferrara 1691). Fu maestro di cappella dell'Accademia della morte in Ferrara. Compose un oratorio, salmi, cantate, madrigali e sonate per 3 violini con basso continuo. ...
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oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...