(ebr. Yĕhūdīt, gr. 'Ιουδίϑ, lat. Iudith) Nella Bibbia, eroina del libro che porta il suo nome. Il libro è conservato in greco; il canone ebraico lo esclude mentre quello cattolico lo accetta. Giovane [...] Valle (1627), la più notevole di tutte, e quella di F. Hebbel (1839). Tra le innumerevoli composizioni musicali giova ricordare l'oratorio Juditha triumphans di A. Vivaldi (1730 circa, ma eseguito solo nel 1941, a Siena), l'opera Holofernes di E. N ...
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CANTONI, Carlo
Claudio Mutini
Nacque a Novellara (Reggio Emilia) il 14 ottobre del 1674 da Giovanni e da Francesca Vezzadini. Seguì nella città natale i primi studi presso il collegio impiantato dai [...] . 1752.
In vita pochi componimenti furono dati alle stampe dall'autore: le poesie comprese nelle raccolte degli Sconosciuti, un oratorio in onore di s. Luigi Gonzaga (Le gare della virtù di s. Luigi Gonzaga, Guastalla 1727) e alcuni apologhi stampati ...
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ARRIVABENE, Giovanni Francesco
Simona Carando
Figlio di Leonardo e di Paola Cattabeni, nacque a Mantova intorno al 1515, se può essere considerato coetaneo di Niccolò Franco al quale l'A. apparve presto [...] di Platone ove non sogliono entrare i poveri come son'io". E in effetti l'opera assume, per l'andamento più oratorio che filosofico e certo calore autobiografico, una fisionomia particolare rispetto allo stile della trattatistica d'amore, anche se le ...
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(ebr. Shimshōn, gr. Σαμψών, lat. Samson). - Uno dei giudici d'Israele, vissuto nel sec. 11° a. C., eroe nazionale della lotta contro i Filistei. Le sue vicende sono narrate in quattro capitoli (13-16) [...] , al romanzo Simson (1670) di Ph. von Zesen, alla tragedia Samson (1910) di H. Bernstein. Ad essa sono ispirati, inoltre, un oratorio di G. F. Händel su testo di Newburg Hamilton tratto da Milton, eseguito per la prima volta al Covent Garden di ...
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BUSENELLO (Businello, Bosinello), Giovanni Francesco
Martino Capucci
Nacque a Venezia il 24 sett. 1598 da Alessandro e da Laura Muscorno, in una famiglia ricca e influente, della quale più volte evoca [...] intorno all'Accademia degli Incogniti, alla quale anche il B. era ascritto. L'amicizia più coltivata fu con Giacomo Badoer, "orator e poeta e savio grande", compagno suo di studi col Sarpi e a Padova, col quale frequentissimamente corrispose in versi ...
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FRIGIMELICA ROBERTI, Girolamo
Nicola Balata
Lorenzo Finocchi Ghersi
Nacque a Padova il 10 genn. 1653 dal conte Antonio Frigimelica, appartenente a un'antica famiglia padovana, e da Giulia Negri.
Dopo [...] di argomento biblico scritti fra il 1697 e il 1702. Prive in realtà di un carattere unitario, le Tragedie comprendono tre oratori, scritti per l'Ordine delle suore orsoline di Vienna, in due parti, con dialogo e cori, di argomento tratto dall'Antico ...
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LUBRANO, Giacomo
Luigi Matt
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1619, forse il 12 settembre. Non sono noti i nomi dei genitori e nulla si sa della sua infanzia.
La prima notizia certa riguarda il suo [...] nelle Prediche di P. Carrafa (Venezia 1673) e una nella Notizia de' vocaboli ecclesiastici di D. Magri (ibid. 1675). L'attività oratoria del L. si fece frenetica, e tale rimase per molti anni: si hanno notizie di decine di suoi cicli di prediche, in ...
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BONGIOVANNI, Pellegra
Luciano Marziano
Nacque a Palermo ai primi del sec. XVIII da Vincenzo, un mediocre pittore dalla vita errabonda, dal quale venne condotta ancora fanciulla a Roma, dove apprese [...] , la B. si cimentò altresì nella composizione di drammi musicali, Aristodemo e Aminta, quasi sicuramente perduti, e di un oratorio a quattro voci, La madre della patria s. Rosalia (Palermo 1764), con musica di Michele Maurici, che venne cantato ...
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BELLARDI, Filippo Diego
Gian Franco Torcellan
Nacque a Ravenna il 12 nov. 1696 (il Ginanni, che rimane la fonte principale per la biografia del B., corresse la data, fornita da lui stesso al Mazzuchelli, [...] sono del B. il sonetto di dedica all'arcivescovo Maffeo Niccolò Farsetti, una canzone e l'opera di raccoglitore), dall'impegnativo Oratorio sacro da cantarsi per la festa de' Santi Gaetano Tiene e Filippo Neri (Ravenna 1728), dei quali il B. diffuse ...
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Scrittore latino (n. Como 61 o 62 d. C. - m. 114 circa), figlio di L. Cecilio Cilone e di Plinia, sorella di P. il Vecchio. Fu scolaro di Quintiliano e di Nicete Sacerdote, fu amico di filosofi come Eufrate [...] livello piuttosto basso in cui era precipitata per colpa dei declamatori. Studioso di Cicerone, più che mirare al facile successo oratorio, si preoccupò di scendere in difesa della giustizia e mise volentieri la sua parola al servizio di parenti e di ...
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oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...