Uomo politico (Le Pellerin, Loira Inferiore, 1759 - Trieste 1820). Oratoriano prima dello scoppio della Rivoluzione, aderì subito a questa; deputato (1792) alla Convenzione, a seconda del prevalere delle [...] varie parti politiche, fu girondino, poi giacobino (si acquistò trista celebrità con le stragi di Lione) e infine moderato (contribuì alla caduta di Robespierre e denunciò al Direttorio la congiura di ...
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Rivoluzionario francese (La Rochelle 1756 - Port-au-Prince, Haiti, 1819); ex-oratoriano noto già per alcuni opuscoli rivoluzionarî (Le despotisme des ministres de la France, 1789; L'Acéphalocratie, 1791), [...] fu dopo la caduta della monarchia (10 ag. 1792) sostituto procuratore della Comune di Parigi e nel settembre deputato alla Convenzione. In parte responsabile dei massacri del settembre, appoggiò presso ...
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Uomo politico ed erudito (Boulogne-sur-Mer 1761 - Parigi 1840). Prete oratoriano, aderì alla Rivoluzione e fu eletto deputato alla Convenzione. Ostile alla condanna a morte di Luigi XVI, imprigionato per [...] 14 mesi per la sua difesa dei Girondini, fu liberato alla caduta del Robespierre. Presidente della Convenzione nel 1795 e, per due volte, del Consiglio dei Cinquecento, infine del Tribunato, ebbe larghissima ...
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Militare (Limoges 1581 - Joigny 1662). Figlio cadetto del maresciallo Alberto, fu generalissimo delle galere, segnalandosi in imprese contro i pirati barbareschi e all'assedio di La Rochelle (1622). Dopo [...] la morte della moglie si fece prete oratoriano (1625), ma passò gli ultimi anni di vita relegato nelle sue terre perché, senza colpa, compromesso dagli intrighi del figlio, Giovan Francesco Paolo, il famoso cardinale di Retz. ...
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MAGALOTTI, Lorenzo. - Nacque il 13 dic. 1637 a Roma dal patrizio fiorentino Orazio, prefetto dei corrieri di Urbano VIII, e da Francesca Venturi.
Dall'età di tredici anni fu convittore nel Seminario romano, [...] storiche che conduceva. Ma la svolta avvenne nel febbraio 1691, quando si risolse a prendere l'abito della Congregazione dell'Oratorio di S. Filippo Neri a Roma. Le ragioni sono poco chiare. È stato congetturato che dietro la decisione vi fosse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Baronio
Vincenzo Lavenia
«Formidabile […] autore di un’opera che è presente in tutte o quasi tutte le […] biblioteche» (Cantimori 1975, p. 272), campione di una ricostruzione del passato priva [...] e a Guglielmo Sirleto, a cui si rivolse per avere i manoscritti e i libri (anche proibiti) della Vaticana, fondò l’Oratorio di Napoli ed entrò a far parte della curia come confessore di Clemente VIII (1594). In quella veste contribuì alle scelte del ...
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GREGORIO XIV, papa
Agostino Borromeo
Appartenente a una famiglia nobile di origine cremonese, Nicolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombardo (nei pressi di Varese), l'11 febbr. 1535 da Francesco [...] compiti. È certo, invece, che durante il soggiorno romano rafforzò i legami con Filippo Neri e prese parte alle attività dell'oratorio della chiesa Nuova.
Tra la seconda metà di febbraio e i primi di marzo del 1590 tornò a Cremona, da dove ripartì ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] dei due gesuiti francesi, mostrò di condividere le posizioni dei suoi consiglieri, ma fu a due italiani, l'oratoriano Francesco Marchesi e il gesuita Baldigiani, che egli affidò il concreto compito di allestire il nuovo grande ospizio apostolico ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] s'est passé dans l'université d'Angers au sujet de la philosophie de Des Carthes (1678) di François Babin, l'oratoriano Bernard Lamy, che era stato uno dei principali artefici del tentativo di affermare il cartesianesimo ad Angers, finì per scrivere ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] dietro gli scritti del Costard e del Mattzell vi era l'opera del maggior biografo ed apologeta di C. XIV, l'ex oratoriano L.-A. Caraccioli, discendente da un ramo, emigrato in Francia, della nobile famiglia napoletana. La sua Vie du pape Clément XIV ...
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oratoriano
agg. s. m. [der. di oratorio2]. – 1. agg. Di un Oratorio, che fa capo a un Oratorio, come nome di congregazioni: Biblioteca O., della Casa dei padri dell’Oratorio a Napoli; anche, di codice appartenente a tale biblioteca: il codice...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...