Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] di Cesare Baronio e dei suoi continuatori – tra i quali il domenicano polacco Abramo Bzovius (Bzowski, 1567-1637) e gli oratoriani Odorico Rainaldi (1595-1671) e Giacomo Laderchi (1678 ca.-1738) –, ma anche le molte storie locali della Chiesa, tra le ...
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SCOTTON, Jacopo
, Andrea, Gottardo
Paolo Vian
– Jacopo (nato a Bassano del Grappa il 3 settembre 1834), Andrea (nato a Bassano il 2 marzo 1838) e Gottardo (nato a Bassano il 22 giugno 1845) erano rispettivamente [...] a De Lai (il testo è pubblicato in Azzolin, 1998, pp. 383 s.), da Padova, dove aveva trovato ospitalità presso gli oratoriani e dove morì il 9 marzo 1916.
Non si può ridurre l’opera e il pensiero degli Scotton alla lotta antimodernista. Come ha ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] forme di povertà (assistenza ai giovani tossicodipendenti).
Fondati da Filippo Neri alla fine del Cinquecento, i Filippini30 (o Oratoriani) si distinguevano per la singolare carità verso il prossimo, unita alla ricerca e alla pratica della semplicità ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] -53).
Nello stesso tempo il L. eseguì la grande pala dell'altare maggiore della chiesa di S. Spirito (S. Filippo) dei padri oratoriani a Fermo (Pentecoste, ora nella Pinacoteca civica: Schleier, 2002, pp. 184-187) e la pala già in S. Giuseppe a Capo ...
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Francesco Rutelli
Giubileo e Roma
Che da l'un lato tutti hanno la fronte…
e vanno a Santo Pietro
Roma e il Grande Giubileo del 2000
di Francesco Rutelli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
Come è avvenuto [...] sostegno di Gregorio XIII, oltre che il Gesù e S. Maria in Vallicella, sedi rispettivamente dei gesuiti e degli oratoriani), il completamento di via Merulana, di raccordo fra S. Giovanni e S. Maria Maggiore, un importante piano di approvvigionamento ...
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DELLA PORTA, Giacomo
Anna Bedon
Figlio di un Bartolomeo scultore, fratello di Tommaso il Vecchio, nacque a Porlezza (Como) nel 1532 (Schwager, 1975, p. 116). Secondo il Baglione (1642, p. 80), fece [...] di A. Tempesta del 1593.
Hess (1963, ma 1967, p. 356 n. 5) attribuisce al D. la decisione di trasformare la chiesa oratoriana di S. Maria in Vallicella da chiesa a una navata.con otto cappelle laterali (iniziata da M. Bartolini) in una chiesa a tre ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Diffusione e primi sviluppi del calcolo infinitesimale
Clara Silvia Roero
Diffusione e primi sviluppi del calcolo infinitesimale
Il decollo enigmatico [...] entusiastica per la mancanza di originalità, riceve nel 1708 l'Analyse démontrée che Reyneau stende con l'aiuto dei padri oratoriani Louis Byzance e Claude Jaquemet. Dalla prolissità del titolo si può desumere il contenuto del trattato, che in due ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] nell’ambito dell’ordine francescano nascono i cappuccini, nel 1553 è la volta dei barnabiti, seguiti poco dopo dai somaschi e dagli oratoriani di Filippo Neri). Le sorti della Riforma cattolica non si decidono in I., bensì alla corte di Carlo V, e s ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] e riducendosi a culto della pura forma esteriore. Ora contro quella parvenza di degenerazione dell'umanesimo reagirono gli oratoriani francesi del cardinale de Būrulle e i solitarî di Port-Royal. I primi adottarono un'educazione più moderna ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] bene e male senza alcuna costrizione esterna. L'opera riaccese subito la polemica teologica. Approvata in Francia da Oratoriani, Domenicani e da parte dei docenti della Sorbona, venne attaccata violentemente sin dal 1641 dai Gesuiti - sostenuti dal ...
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letizia
letìzia s. f. [dal lat. laetitia, der. di laetus «lieto»]. – Sentimento di gioia intima e serena: provare viva l., una soave, un’indicibile l.; avere l’animo pieno di l.; dare, arrecare l.; essere, vivere in l.; servire il Signore...
oratoriano
agg. s. m. [der. di oratorio2]. – 1. agg. Di un Oratorio, che fa capo a un Oratorio, come nome di congregazioni: Biblioteca O., della Casa dei padri dell’Oratorio a Napoli; anche, di codice appartenente a tale biblioteca: il codice...