La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] che rientra anche tra le varianti dell’➔ipallage (cui si rinvia per l’esemplificazione);
(b) la diafora (o sillepsi oratoria), ovvero la ripetizione di una parola, tale per cui la seconda occorrenza risulta semanticamente più carica per il cumulo di ...
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COGNOLATO, Gaetano
Marita Zorzato
Nato a Padova il 9 ag. 1728 da Antonio e da Anna (Padova, Bibl. del Seminario, cod. 864/I, 1735), entrò in seminario nel novembre del 1737, La famiglia - aveva altri [...] A. Galli, morti entrambi nel 1767.
Sono soprattutto "eruditae dissertationes" che qua e là assurgono alla dignità dell'oratoria (Ferrari, Vitae…, p. 430). Accanto all'eclettismo classicheggiante, tipico del seminario padovano, affiora qualche vena di ...
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Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] Massimo D’Alema)
Non c’è da stupirsi che le interrogative retoriche fossero ampiamente usate dalla propaganda fascista, la cui oratoria mirava a drammatizzare la parola; eccone un esempio:
(23) Ma voi temete forse l’acqua? L’acqua no, forse il ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] scientifica del C. nei "contributi", di una sobria, essenziale e pur elaboratissima eleganza, e la sua oratoria postrisorgimentale, spesso incline all'enfasi nazionalistica. Anche le orazioni inaugurali e le conferenze sono di solito redatte in ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] , viso espressivo cui la pipa conferisce un tocco inglese (peraltro subito annullato dall’accento fieramente romagnolo che condisce la sua oratoria), Lama è un personaggio che qualcuno ha voluto criticare perché è al tempo stesso l’uomo del “sì” e l ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] proverbiali, perché i proverbi – come gli indovinelli e gli enigmi – erano considerati una componente importante dell’arte oratoria e del bello stile. Particolarmente feconda è nella letteratura medievale, didattica e d’altro genere, la convergenza ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] prediche di fra’ Giordano da Pisa (detto anche Giordano da Rivalta), che sono le più antiche testimonianze di oratoria sacra in toscano. Questi testi toscani furono reputati per secoli modello esemplare di lingua e spiritualità. Ancora nell’Ottocento ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] , a cura di Luca Lenzini, con un’introduzione di Pier Paolo Pasolini, Milano, Feltrinelli.
Quintiliano, Marco Fabio (2007), Istituzione oratoria, a cura di S. Beta & E. D’Incerti Amadio, Milano, Mondadori, 2 voll. (1a ed. 1997-1998).
Vocabolario ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] un intenso sfruttamento delle risorse della retorica è basata l’oratoria dannunziana, legata alle vicende della Grande guerra e in fede, nei secoli dei secoli, ecc.). Il D’Annunzio oratore esercitò un’influenza molto forte sui discorsi di Mussolini e ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] » e «piacevolezza» devono essere opportunamente contemperate, secondo principi desunti dal De oratore di Cicerone, dalla Rhetorica ad Herennium, dalla Institutio oratoria di Quintiliano e forse dallo stesso De vulgari eloquentia (II, vii), nonché ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...