Seneca, Anneo (detto il Vecchio o il Retore)
Seneca, Anneo
(detto il Vecchio o il Retore) Retore e storico latino (n. Cordova metà del sec. 1° a.C.- m. 37 d.C. ca.). Recatosi in gioventù a Roma, manifestò [...] d’argomento storico o mitologico, intitolata Suasoriae (ne manca l’inizio); in essa S. giudicava Cicerone il più grande oratore romano. Le opere di S., con gli argomenti fittizi e immaginari trattati, sono la dimostrazione evidente che l’età della ...
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Nobile inglese (Wimborne Saint Giles, Dorset, 1621 - Amsterdam 1683). Erede di un cospicuo patrimonio, a 19 anni fu eletto al parlamento breve; ma al parlamento lungo, benché eletto, non fu ammesso. Allo [...] Fu un sostenitore delle guerre contro l'Olanda; conte di S. (1672) e Lord cancelliere, difese con vigorosa oratoria l'opportunità della seconda guerra olandese. Frattanto il problema della successione incendiava la vita politica inglese, e S. rompeva ...
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Teologo (Stadhampton, Oxfordshire, 1616 - Ealing 1683). È con R. Baxter e J. Howe la personalità più importante del puritanesimo inglese del Seicento. Zelante puritano, sostenne animate controversie in [...] , O. estese la propria autorità morale indirettamente anche sulla corte, sulla cui corruzione cadevano spietati i colpi della sua oratoria: On apostasy (1676); On the Holy Spirit (1677-78); The doctrine of justification (1677). Infine a culmine della ...
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GIROLAMI, Raffaello
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze l'8 marzo 1472 da Francesco di Zanobi e dalla prima moglie di questo, Maddalena di Iacopo Mazzinghi, morta prima del 1485.
I Girolami erano un'antichissima [...] notizie, prova indiretta del possesso di una solida cultura da parte del G. sono anche gli apprezzamenti per la sua oratoria e per il suo stile epistolare, riferiti dagli storici a lui contemporanei.
Le prime notizie della presenza del G. nella ...
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LIPPI, Lorenzo
Paolo Falzone
Nacque a Colle di Val d'Elsa, presso Siena, intorno al 1440. In una lettera all'amico e benefattore, nonché segretario di Lorenzo de' Medici, Niccolò Michelozzi, priva di [...] , nel 1473, la nomina a professore di poesia e arte oratoria allo Studio pisano, riorganizzato in quell'anno da Lorenzo de' discorso del L. assume, rispetto a precedenti esempi di oratoria accademica, pure assunti a modello, il carattere di una vera ...
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FERRARI, Giovan Battista
Luisa Narducci
Figlio di Tommaso e Laura Carleschi, nacque a Tresto (oggi frazione di Ospedaletto Euganeo in provincia di Padova) il 21 giugno 1732. All'età di dodici anni i [...] scienze lettere ed arti). Negli anni trascorsi presso l'Accademia il F. ebbe modo di rivelare la sua abilità oratoria attraverso la recitazione di orazioni latine composte soprattutto in occasione della morte di alcuni uomini illustri. È del 1769 una ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] di Lucio Vero; o contengono particolari autobiografici, come il Sogno; o sono preamboli oratorî, come Eracle, Scita, Erodoto; o modelli di arte oratoria, talvolta scherzosi, come l'Encomio della mosca e il Giudizio delle vocali. Degli scritti ...
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Scrittore italiano (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944). Compì gran parte dei suoi studi a Parigi e si affermò dapprima come poeta in lingua francese (La conquête des étoiles, 1902; Destruction, [...] tinte, 1930; Spagna veloce e toro futurista, 1931; L'Aeropoema del Golfo della Spezia, 1935), è piuttosto turgida oratoria e azione politico-letteraria (di via via scemante efficacia), che non, come pur vorrebbe, arte liberatrice, all'avanguardia d ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] , p. 225).
Giudizio che in parte può anche circoscrivere il molto argomentare che si è fatto sulla efficacia della sua oratoria politica e civile, che più semplicemente il Valeri faceva consistere "nel dare alle cose comuni nomi vaghi e leggiadri, l ...
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Il patrono di Padova, un frate predicatore
Di origine portoghese, sant'Antonio di Padova agli inizi del 13° secolo si fece con entusiasmo frate francescano. Ebbe fama di grande predicatore e guaritore, [...] nel 1231. Scrisse numerosi sermoni: prediche di argomento religioso e morale, in cui unì una profonda dottrina a un'appassionata forza oratoria. In essi criticò vizi e peccati, in particolare l'avarizia e l'usura, ed esaltò le virtù morali, quali l ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...