Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia [...] dei capi e vibrò anch'egli il suo colpo di pugnale (15 marzo 44). Tentò allora di trascinare il popolo con la sua oratoria, ma non fu ascoltato e dovette fuggire da Roma. In Oriente preparò un forte esercito che, unito a quello di Cassio, si scontrò ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] il latino e le discipline umanistiche, ridotta la storia alla pura esposizione di gesta militari o alla letteratura oratoria e agiografica di corte, il giovane principe venne addestrato piuttosto all'analisi minuta di problemi tecnici e militari ...
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CORSINI, Filippo
Anna Benvenuti Papi
Nato a Firenze nel 1334 da Tommaso di Duccio e da Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, fu avviato, nell'ambito della lungimirante politica familiare del padre [...] 22r, 24 dicembre; 25rv, 1400, 20 gennaio; 35r, 6 dicembre; 42r-44r, 1401, 4 marzo; Ibid., Signori, Carteggi, rapporti e relaz. di oratori, reg. 1, cc. 34rv, 1399, 14 ottobre; 35v, 1400, 18 gennaio; 37v, 24 dicembre; 38v, 1401, 24 marzo; 40v, 1402, 20 ...
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PELLICANO, Paolo
Enrico Francia
– Nacque a Reggio Calabria il 1° marzo 1813 da Pietro e Lucrezia Spanò.
Crebbe in un ambiente fortemente segnato dalla recente esperienza rivoluzionaria: il padre era [...] se non mancarono sollecitazioni in questo senso da parte della famiglia e la sua aspirazione a poter praticare l’arte oratoria.
Fu ordinato sacerdote nel maggio 1836, e subito dopo partì per Napoli per completare la sua educazione seguendo le lezioni ...
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BADOER, Sebastiano
Giorgio Cracco
Nacque probabilmente verso il 1425-27 (fu "provato" dalla Avogaria di Comun, il che di solito avveniva a 18 anni, il 3 sett. 1445) dal nobile Giacomo e da Maria Grimani. [...] pontefice Alessandro VI, in cui è da ravvisarsi, anche per la diffusione che ebbe, un prodotto tipico del gusto oratorio dell'epoca.
La passione per gli studi umanistici fu tuttavia soltanto un'evasione ricercata e mai abbastanza goduta per uno ...
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Architettura
Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di [...] residenze imperiali o reali), quella di un castello, del cimitero, o le c. annesse a una chiesa, anche con funzioni di oratorio.
Sorte per scopi votivi, funerari, commemorativi o di culto privato, c. isolate sono diffuse in Oriente e in Occidente fin ...
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DE LUCA, Antonio Maria
Pietro Laveglia
Nacque a Celle di Bulgheria (Salerno) il 20 ott. 1764 da Francesco e Maddalena Grippi. Avviato alla carriera ecclesiastica, compì i primi studi sotto la guida [...] le predicazioni.
Venne nominato canonico della cattedrale di Policastro, conquistandosi per la sua dottrina, per la forza oratoria della sua predicazione, per l'impegno che metteva nell'assolvimento dei suoi doveri ecclesiali grande popolarità tra i ...
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PIO XII papa (XXV, p. 866; App. II, 11, p. 551)
Paolo BREZZI
Morto a Castel Gandolfo, Roma, il 9 ottobre 1958; la sua salma è stata traslata a Roma e sepolta in S. Pietro.
Malgrado persistenti e gravi [...] , le forme politiche democratiche e le altre confessioni religiose, è altrettanto vero che nell'abbondantissima produzione oratoria degli ultimi anni Pio XII aggiunse una dettagliata e precisa esemplificazione ai principî generali in precedenza ...
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CENTORIO DEGLI ORTENSI, Ascanio
Nicola Longo
Nacque alla metà del sec. XVI, secondo alcuni a Milano, secondo altri a Roma, da nobile famiglia. Del padre sappiamo solo che si chiamava Gerolamo e che [...] sua fama di poeta elegante e di abile storiografo, ma soprattutto egli diventò celebre per la perfezione della sua arte oratoria. Egli partecipò attivamente alla vita politica della sua città. Anche qui seppe amministrare la cosa pubblica in modo che ...
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DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] 1890), ecc., oltre ai già citati discorsi elettorali e politici.
A giudizio dei contemporanei il D. eccelleva nell'arte oratoria, essendo capace di dominare il pubblico con il ricorso a tutti gli strumenti e gli espedienti della comunicazione e della ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...