Umanista (Venezia 1450 circa - Gurk 1535); nel 1489 ebbe una cattedra all'univ. di Parigi, ma, implicato in acerbe polemiche, accusato di condotta immorale e di eresia, nel 1496 fuggì in Inghilterra e [...] , particolarmente apprezzati e più volte stampati, poesie di circostanza ed erotiche, un Commentarium in Somnium Scipionis, trattatelli storico-politici, orazioni) è stata raccolta in Opera poetica, oratoria ac politico-moralia (2 voll., 1791-92). ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] "cittadino", scritto non senza "alcuni di quei sali che più per bellezza che per necessità frapongono nel lor ragionare gli oratori". In quest'ultima opera il C. recupera significativamente l'odio antiplebeo che nell'età giovanile gli aveva dettato i ...
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CORTICELLI, Salvatore
Sabina Magnani
Nacque a Piacenza l'8 dic. 1689 da Alessandro e Elisabetta Gabrielli, ambedue bolognesi.
Di famiglia molto agiata, poté compiere i primi studi letterari a Roma, [...] Lazzarini, studioso di eloquenza e rigoroso purista della linea bembesca, che combatteva il concettismo e le involuzioni sintattiche dell'oratoria secentesca in nome del ritorno al classicismo linguistico dei secc. XIV e XV. Grazie ai suoi studi di ...
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Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia [...] dei capi e vibrò anch'egli il suo colpo di pugnale (15 marzo 44). Tentò allora di trascinare il popolo con la sua oratoria, ma non fu ascoltato e dovette fuggire da Roma. In Oriente preparò un forte esercito che, unito a quello di Cassio, si scontrò ...
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Poeta ceco (Kolín 1864 - Praga 1942). Visse (1889-1918) a Vienna, poi (1919-24) fu ispettore generale dell'esercito cecoslovacco. Dopo alcuni volumi di poesie (raccolte e rielaborate in Confiteor, 1887; [...] "Nella luce del sole ellenico", 1906; Jed z Judey "Il veleno dalla Giudea", 1906; Pohanské plameny "Fiamme pagane", 1911). Pur dotato di un robusto talento realistico ed evocativo, M. indulge troppo spesso a una prolissa e tendenziosa oratoria. ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] le figure di definizione e in particolare con l’epiteto e la perifrasi. Lo riconosce lo stesso Quintiliano nella sua Institutio oratoria, osservando che «l’antonomasia, che mette un appellativo al posto di un nome proprio, è molto frequente nei poeti ...
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Poeta catalano (Folgarolas, Barcellona, 1845 - Vallvidriera, Barcellona, 1902). Sacerdote (1870), viaggiò molto in Europa e nell'Africa settentr.; nel 1895 fu sospeso a divinis, vittima di voci calunniose, [...] spirituale della quale affinò le espressioni letterarie caratteristiche, l'epica (in cui la sua ricca immaginazione raggiunse, nonostante l'oratoria vittorughiana, notevoli effetti d'arte) e la lirica, pervasa di un raccolto sentimento mistico. ...
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CONTUCCI, Contuccio
Francesca Romana De'Angelis
Nacque a Montepulciano il 21 maggio 1688, da "Alemannun Contuccium Equitem S. Stephani et Juliam Egidiam lectissimam foeminam" (Mazzolari).
Nulla si conosce [...] intellettuali dell'epoca fra cui il Muratori e il Maffei.
La produzione minore del C. si sviluppa nel settore dell'oratoria celebrativa e non riesce a far tracciare un profilo consistente dell'autore. Si può ricordare l'orazione panegirica per papa ...
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Poeta (n. intorno al 1235 - m. Firenze 1294), figlio di Viva di Michele. Intorno al 1265 entrò nei "Milites Beatae Virginis Mariae" (i cosiddetti frati gaudenti), opponendosi alla mondanità di essi. È [...] in quelle ispirate a sentimenti di carità patria e di vita morale, in cui si espande una robusta vena oratoria (la sua produzione poetica assomma a cinquanta canzoni e duecentocinquanta sonetti). Nelle elaboratissime Lettere, in prosa volgare, ha ...
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Poeta lirico tedesco (Detmold 1810 - Cannstatt 1876); esordì con successo come evocatore di paesaggi esotici nei Gedichte (1838), che gli valsero una pensione del re di Prussia, da lui rifiutata non appena [...] ira, 1846; Politische und soziale Gedichte, 1849-51), fra i più robusti della lirica politica tedesca, si distinguono per efficacia oratoria e polemica e per la scelta dei temi originali (la vita e la coscienza politica del proletariato), anche se di ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...