Stato dell’America Meridionale, confinante a N con l’Ecuador e la Colombia, a E con il Brasile e la Bolivia, a S con il Cile; a O è bagnato dal Pacifico per 2270 km.
Il territorio del Perù (sp. Perú) [...] arte. La letteratura è legata alla polemica giornalistica e politica e si risolve nella satira, nell’invettiva, nell’oratoria. Di questo periodo è rappresentativa la figura di F. Pardo y Aliaga, nel quale le tendenze satirico-pedagogiche rivelarono ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] frammenti, i più del Catus, nel quale si esaltava la rude e maschia educazione dei gioiinetti di un tempo.
Di V. oratore si citano 22 libri di Orationes, 3 di Suasiones e una Laudatio Porciae. Eqli scrisse inoltre 3 libri De lectionibus, pare sulle ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] e termini del suo intervento.
Nel febbraio 1457 Roberto Caracciolo predicò la crociata a Milano: l'impressione provocata dall'oratoria del francescano fu enorme, tanto da indurre il duca a richiedere al papa che egli tornasse a predicare la quaresima ...
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DELLA FONTE (Fonzio), Bartolomeo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze da Giovan Pietro di Matteo nel 1446, come si ricava dalla lettera di dedica ad Amerigo Corsini che il D. stesso premise alla raccolta [...] a leggere poetica e retorica nell'anno 1495-96, e poi retorica e Sacra Scrittura dal 1497 al 1501 e di nuovo poetica e oratoria dal 1502 al 1503: restano solo i titoli delle orazioni inaugurali ai corsi, quali l'Oratio in sacras litteras, l'Oratio in ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] complessi come la Rettorica o il terzo libro del Tresor, di Brunetto, concernono di fatto un àmbito diverso, quello dell'oratoria forense e politica. E in realtà non sono queste opere a costituire il retroterra attivo del De vulgari: anche il gran ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] di un lirismo iperbolico, e trascrivendo il discorso biblico in un declamato teatrale che non è privo di forza. L'oratoria del Segneri è fastosa ma commossa, concitata ma densa, spettacolare ma sensitiva: scandita da un gesto nobile e ampio, che ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] l'impressione di essere "placida, fluida e non sprovvista di una certa eleganza classica" (Gottiob, p 311), la forma "grave, decorosa, oratoria (Racioppi, p. XXVII). Da buon amico del Bembo, il C. si preoccupa di dare al suo stile un solido impianto ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] Camillo Cavour conf. popolare, Milano 1889; Vittorio Alfieri precursore politico, Torino 1898; Cenni civili e religiosi: piccola campagna oratoria, Firenze 1900; L'anima e l'arte di Giuseppe Maffei, Biella 1903; I Lamarmora e Quintino Sella, Torino ...
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LIBELLI (Libellius, Archilibellius), Lilio (Lilio Tifernate, Lilius Egidius)
Ursula Jaitner-Hahner
Nacque nel 1417 o 1418, probabilmente a Città di Castello (Tifernum Tiberinum), da Bartolomeo di ser [...] non ebbero alcun successo.
Nel 1470 il L. entrò, per la prima e unica volta, nel mondo universitario, con la cattedra di oratoria presso lo Studio di Perugia. Il suo insegnamento iniziò il 18 ott. 1470 e terminò il 29 marzo 1472, perché fu nominato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] il Magnifico, Napoli al tempo di Ferdinando I d’Aragona ecc.), altri recano titoli tematici (il pensiero critico, la prosa oratoria ecc.). Ed è lo schema operativo in parte anche del vecchio e glorioso Die Wiederbelebung des classischen Alterthums (2 ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...