ellenismo
Massimo Di Marco
La diffusione della cultura greca nel Mediterraneo e in Asia Minore
L'ellenismo è il periodo storico che va dal 323 al 31 a.C. È stato a lungo considerato un periodo di decadenza. [...] favorisce ora il distacco dei cittadini dalla vita politica. Il teatro tragico perde importanza, e così anche l'oratoria politica. La stessa commedia, ancora fiorente ad Atene, si trasforma e propone, con Menandro, situazioni di vita borghese ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] precluso: un discorso in una lingua straniera o una convinzione inespressa. È dunque un'ars (in tedesco Kunstlehre), come l'oratoria o l'arte dello scrivere o quella del far di conto: più un'abilità pratica che una ‛scienza'.
Quando oggi parliamo ...
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COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] se in seguito contribuì alla diffusione della notorietà dell'Accademia, affermò anche che alle dispute ivi dibattute preferiva gli studi di oratoria. in cui gli fu di guida lo stesso Colonna.
Su di lui si era diffusa anche una certa fama di superbia ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] così a dissolverli, sostituendo al criterio della verità quello dell'utilità pratica, e al rigore argomentativo la persuasione oratoria. S. è invece persuaso di dover giungere alla determinazione obiettiva di quei criterî di valore, che appaiono ...
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Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] il saggio aveva definito i quattro campi in cui l'uomo di cultura deve eccellere, e che sono: la condotta morale, l'oratoria, gli affari di governo e lo studio della cultura tradizionale.
Ma i lunghi secoli di divisione politica e di crisi non erano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] a Zeger-Bernard van Espen. Era inoltre, in primo luogo, una biblioteca aperta alle diverse culture, dalla storia all’oratoria, alla filosofia, compreso il suo amato Pierre Gassendi. Argento non solo lo seguì nella prima pratica professionale, ma lo ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] e i capi di altre sette, redigendoli nella propria lingua e scrittura. I suoi discepoli (erano numerosi a causa della sua abilità oratoria) li hanno poi tradotti dal siriaco. 2. Tra essi v'è anche il suo efficacissimo dialogo ad Antonino Sul fato [G ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leon Battista Alberti
Olivia Catanorchi
Per quanto non si sia mai dedicato alla trattatistica o precettistica politica in senso stretto, Leon Battista Alberti – definito l’‘uomo universale del primo [...] al testo del Momus, come libro V dell’opera, i Trivia senatoria, ossia una raccolta di ‘luoghi comuni’ dell’oratoria politica che Alberti aveva offerto, attorno al 1462, al giovanissimo Lorenzo de’ Medici (ricordiamo di passaggio, dal momento che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] gli argomenti vengono valutati secondo la loro utilità, effettività e persuasività piuttosto che in termini di validità formale: per l’oratore non è tanto importante la forma di un argomento, quanto se esso funziona, cioè se convince l’avversario o ...
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GIOVANNI Italo
Antonio Rigo
I dati disponibili su G., ricavabili per lo più dal paragrafo consacratogli dall'Alessiade di Anna Comnena, sono scarsi e in sostanza ci informano soltanto sul breve arco [...] procès officiel de Jean l'Italien. Les actes et leurs sous-entendus, ibid., IX (1985), pp. 137-161; A.R. Littlewood, Michaelis Pselli oratoria minora, Leipzig 1985, pp. 65-69 n. 18 (lettera a G.), 69-72 n. 19 (elogio di G.); V. Grumel - J. Darrouzès ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...