BRANDOLINI, Aurelio Lippo
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze nel 1454 circa da Matteo di Giorgio e da una certa Antonia. Di probabile origine veneta, la famiglia Brandolini si era stabilita a Firenze [...] l'ambasciatore veneto, è di notevole interesse per la storia dell'eloquenza umanistica, in cui sono rari gli esempi di oratoria giudiziaria.
Dopo un fallito tentativo di farsi chiamare a Firenze da Lorenzo de' Medici per divenirvi abate del convento ...
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GALILEI, Vincenzio
Raoul Meloncelli
Nacque a Santa Maria a Monte (oggi in provincia di Pisa) intorno al 1520 da Michelangelo e da Maddalena di Carlo di Bergo. Non si hanno notizie sulla sua prima formazione [...] le basi del "recitar cantando" che avrebbe portato gradualmente allo stile monodico, singolare compromesso tra la recitazione oratoria e il canto vero e proprio.
Tuttavia neppure il G. poté esimersi dal cimentarsi nelle tecniche polifoniche come ...
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BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] degli Intronati, dove fu ascritto col nome di Schietto, e in quella degli Accesi acquistò presto rinomanza soprattutto come oratore. Per le nozze di Francesco de' Medici con Giovanna d'Austria scrisse un'orazione rimasta inedita; nel 1569 (un ...
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FORNARI, Callisto (Callisto da Piacenza)
Agostino Borromeo
Nacque a Piacenza il 18 apr. 1484. Nulla si sa dell'ambiente familiare in cui crebbe; v'è persino incertezza riguardo all'esatto cognome della [...] che avrebbe poi acquisito nell'Italia della prima metà del Cinquecento. Egli dovette iniziare assai presto la sua attività di oratore sacro, se diamo credito a ciò che più tardi, nel 1548, un suo concittadino ed amico, anch'egli celebre predicatore ...
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MARCOLINO da Forlì
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Nacque a Forlì presumibilmente verso il 1317, secondo le prime biografie (Corner, p. 191; Breve compendium, p. 1177) che lo dicono morto ottantenne nel 1397, settanta anni dopo [...] invece negavano ogni carattere di santità alla vita del loro confratello - ritenuto semplice, ignorante, di poca abilità oratoria e frequentemente distratto durante le pratiche religiose - e rifiutavano l'apertura della tomba, che avvenne però per ...
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GALLO, Egidio
Elena Del Gallo
Di questo letterato, attivo a Roma nei primi decenni del sec. XVI, non si conoscono le date di nascita e di morte, e le notizie biografiche sono scarse e non sempre certe.
Nacque [...] di F. Ubaldini, la quale contiene alcune notizie sul G., definito "Romanus civis", sulla sua produzione poetica, teatrale e oratoria. A questo proposito l'Ubaldini ricorda l'elogio funebre scritto e pronunciato dal poeta romano nella chiesa dell'Ara ...
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GOTELLI, Angela
Stefano Trinchese
Nacque a San Quirico, frazione di Albareto (fino al 1928 Albareto di Borgotaro), sull'Appennino parmense, il 28 febbr. 1905 da Domenico, medico condotto, e Tullia Fattori.
Durante [...] civici, si batté nel confronto elettorale del 1948, con interventi e comizi quasi sempre improvvisati, condotti con notevole verve oratoria.
Nel corso della carriera politica la G. si avvicinò a varie correnti della DC, restando però in linea di ...
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Howard, Leslie
Maurizio Porro
Nome d'arte di Leslie Howard Stainer, attore cinematografico inglese, nato a Londra il 3 aprile 1893 e morto nel Golfo di Biscaglia (al confine tra Spagna e Francia) il [...] guerra mondiale l'attore tornò in patria e in trasmissioni radiofoniche pose al servizio della causa antinazista la sua enfasi oratoria e il fascino lieve della sua popolarità. In quel periodo diresse anche tre film: Pimpernel Smith (1941) e The ...
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PELI, Francesco
Daniela V. Aretin
PELI (Pelli), Francesco. – Nacque a Modena il 21 agosto 1680 da Giacomo Peli e Margherita Malagola.
Fu battezzato l’indomani in S. Domenico (Modena, Archivio della [...] 1708 a Modena, per l’onomastico di Carlotta Felicita di Brunswick-Luneburgo, consorte del duca Rinaldo, venne eseguito l’oratorio L’ultima persecuzione di Saule contro Davidde, versi di Giampietro Tagliazucchi. Al più tardi nel 1720 Peli era alle ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] così a dissolverli, sostituendo al criterio della verità quello dell'utilità pratica, e al rigore argomentativo la persuasione oratoria. S. è invece persuaso di dover giungere alla determinazione obiettiva di quei criterî di valore, che appaiono ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...