Filologo (Locarno 1923 - Lugano 2002), minore cappuccino; allievo di G. Billanovich e G. Contini all'univ. di Friburgo, dove insegnò letteratura italiana dal 1960 al 1988. Oltre a saggi di storiografia [...] e critica letteraria (Saggio sullo stile dell'oratoria sacra nel Seicento, 1954; La rosa in mano al professore, 1974) e a studî su aspetti poco esplorati del linguaggio poetico (La parola dipinta, 1981; Poesia per gioco: prontuario di figure ...
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Scrittore e filologo tedesco (Bischofswerda, Sassonia, 1738 - Halle 1771), prof. nelle univ. di Gottinga (1762-65) e di Halle (dal 1765). Scrisse poesie e satire latine (Opuscola poetica, 1766) e saggi [...] eruditi (Opuscola varii argumenti, 1776; Opuscola philologica et oratoria, 1772) che lo rivelarono filologo fine e assai preparato. Facilmente portato alla polemica (da ricordare fra l'altro le 6 annate della Neue Hallische gelehrte Zeitung, 1766-71; ...
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Scrittore spagnolo (Siviglia 1583 circa - Madrid 1659); protetto del conte-duca di Olivares, seguì questo nell'esilio. Scrisse di critica letteraria (in particolare, il prologo all'edizione della poesia [...] di Ferdinando de Herrera pubblicata nel 1619), di estetica dell'oratoria (Avisos de las partes que ha da tener el predicador), di teologia, di diritto, ecc. La sua produzione lirica, seppure limitata (60 sonetti, 2 sestine, 11 canzoni), comprende ...
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Scrittore russo (Poltava 1895 - Leningrado 1958). Membro dei Fratelli di Serapione, si affermò come autore di brevi racconti satirici (Rasskazy Nazara Il´iča gospodina Sinebrjuchova "Racconti di N. I. [...] signor S.", 1922), il cui linguaggio stilizzato parodiava la nuova oratoria politica. Nel 1943 pubblicò la prima parte di un romanzo autobiografico Pered voschodom solnca (trad. it. Prima che sorga il sole, 1969); nel 1946 fu espulso dall'unione ...
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BISSARO, Matteo
Eugenio Ragni
Di nobile famiglia vicentina, nato probabilmente negli ultimi anni del sec. XIV, il B. fu oratore e giureconsulto assai apprezzato, e forse anche poeta, se l'Alberti poté [...] 'umanista Niccolò Sagundino; anche nell'Ottob. lat. 1732 e carta 3r del codice A 11 della Bibl. civica di Bergamo). Come oratore ufficiale del Comune vicentino, il B. fu nuovamente a Venezia il 12 genn. 1463, presso il nuovo doge Cristoforo Moro.
Il ...
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Uomo politico statunitense (Nashville 1797 - Dover, Tennessee, 1869). Dal 1827 deputato del gruppo radicale di A. Jackson, nel 1834 se ne staccò divenendo uno dei capi del partito liberale. Dal 1847 al [...] 1859 si distinse al senato americano, per la sua oratoria e indipendenza politica. Devoto all'Unione, lavorò per impedire la minacciata secessione degli stati del Sud nel 1860, ma abbandonò la politica e si ritirò nel Tennessee quando questo si unì ...
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Oratore romano (143-87 a. C.) del partito senatorio, console (99), morto nelle proscrizioni di Mario e Cinna. Cicerone lo fa interlocutore nel De oratore e ne traccia il profilo nel Brutus. Aveva composto [...] un trattatello, a noi non giunto, sulla tecnica oratoria; riponeva la forza dell'oratore nell'energia e nell'abilità dell'inventio. ...
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COSTAFORTE, Giovenale
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Fossano (Cuneo) nell'agosto del 1519, figlio postumo di Giovenale e di Caterina Rossi di Ludovico detto Giavella.
Compì i primi studi in Fossano [...] seguendo i corsi di lettere, retorica e oratoria. Conclusa la prima formazione scolastica, si trasferì a Cuneo per compiervi gli studi di filosofia e di notariato; tale trasferimento avvenne tra il 29 settembre e l'ottobre 1539: infatti il 29 ...
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Isocrate
Oratore ateniese (n. 436-m. 338 a.C.). Allievo di Gorgia, educato secondo la dottrina sofistica e socratica, aprì ad Atene una scuola in cui l’insegnamento dell’eloquenza era alla base dell’educazione [...] morale e civile. Nella sua attività oratoria e pedagogica propugnò gli ideali panellenici della concordia interna, dell’unità politica della Grecia e della lotta comune contro i persiani. Si appellò inutilmente a Filippo di Macedonia, riprendendo il ...
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Scrittore e giornalista portoghese (Santarém 1839 - Parigi 1882). Dopo la sua prima raccolta di versi, Aparições (1867), s'impose all'attenzione del suo paese con Radiações da Noite (1871), in cui traduceva [...] la sua aspirazione a novità politiche e sociali in versi ricchi di romantica oratoria. Seguì A Alma nova (1874), imitazione di Les Fleurs du mal di Baudelaire. ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...