CUCCHI, Giovanni Antonio
Vittorio Caprara
Nacque agli Ondini, frazione di Campiglia Cervo (prov. di Vercelli), il 17 ott. 1690, da Giovanni Antonio e da Maria Savoia (Campiglia Cervo, Arch. parr., Battesimi [...] vi sono rappresentate un numero inferiore di figure, la pala con Madonna, Gesù Bambino, s. Mauro e s. Giovanni Battista dell'oratorio di S. Mauro agli Ondini è riferibile agli stessi anni, Nella stessa pala un putto sotto il manto di Maria Vergine è ...
Leggi Tutto
ZORZI, Francesco.
Michele Camaioni
– Nacque a Venezia il 7 aprile 1466 da Benedetto e da Bianca Sanudo. Scarse le notizie sull’infanzia e sulla formazione che, com’era comune ai membri del patriziato [...] fino al 1509. Tra il 1501 e il 1502 fu predicatore e delegato apostolico per il giubileo. Già nel 1500, si era distinto come oratore sacro nella chiesa di S. Polo, ricevendo dal doge l’onore di predicare le palme dal pulpito di S. Marco. Negli anni ...
Leggi Tutto
ANDREA Corsini, santo
Ludovico Saggi
Nacque in Firenze all'inizio del sec. XIV, uno tra i dodici figli di Niccolò Corsini e Gemma degli Stracciabende.
La prima menzione che si ha di lui è del 3 ag. [...] la trascrizione dell'iscrizione sepolcrale - posta nel 1385 - ove si parla della sua carità verso i poveri, della sua facondia oratoria e si riferisce il giorno preciso della morte. Bisogna poi arrivare alla metà del sec. XV per avere una prima Vita ...
Leggi Tutto
Alfieri, Vittorio
Francesca Fedi
Poeta e scrittore, nato ad Asti nel 1749 e morto a Firenze nel 1803. Le circostanze in cui A. si accostò alle opere di M. ebbero un peso decisivo nell’orientarne la [...] libertà’ come ideale politico, finì per assumere nei suoi trattati; i quali anzi, per l’«impostazione polemica e caldamente oratoria», rischiano spesso di sconfinare nel pamphlet (cfr. Di Benedetto, in La lingua..., 2001, p. 163). È significativo, in ...
Leggi Tutto
MONTEVERDE, Giulio
Monica Grasso
MONTEVERDE, Giulio. ‒ Nacque a Bistagno (Alessandria) l’8 ottobre 1837 da Vittorio, bracciante e tessitore originario di Casale Monferrato, e da Teresa Rondanino, nativa [...] al lavoro di intaglio per gli stalli del duomo di Genova sotto la direzione di Varni ed ebbe un primo studio nell’ex oratorio di S. Giovanni Battista all’Acquasole. Nel 1863 vinse una medaglia d’oro all’accademia per l’opera Cristo alla colonna e nel ...
Leggi Tutto
BIONDO, Michelangelo
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 25 sett. 1500. Che discendesse dallo storico Flavio non è certo, sebbene lo Zeno (contraddetto dal Mazzuchelli) pensasse trattarsi di un discendente [...] di Galeno) nella traduzione, dal B. riveduta, di Guglielmo di Moerbeke. Inoltre scrive il Rethorica nova, opuscolo d'oratoria forense a uso dei legisti.
Nel 1549 il B. scova, traduce e stampa - ritenendola opera "da incerto philosopho antichamente ...
Leggi Tutto
GIUSTINIAN (Giustiniani, Giustiniano), Giovanni
Emilio Russo
Nacque a Creta, probabilmente nella città di Candia (od. Hiraklion), intorno al 1501, come si rileva da una lettera inviatagli da Lorenzo [...] la traduzione ciceroniana denuncia l'avvio del prolungato rapporto del G. con Georges d'Armagnac (1500-85), vescovo di Rodez e oratore di Francesco I a Venezia, poi cardinale sotto Paolo III nel 1544. Nel dedicargli la Philippica il G. ricordò la ...
Leggi Tutto
Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] il saggio aveva definito i quattro campi in cui l'uomo di cultura deve eccellere, e che sono: la condotta morale, l'oratoria, gli affari di governo e lo studio della cultura tradizionale.
Ma i lunghi secoli di divisione politica e di crisi non erano ...
Leggi Tutto
FOSCARINI, Michele
Renata Targhetta
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Sofia a Cannaregio, il 24 marzo 1632, primogenito di Lorenzo di Giovanni e di Margherita Priuli. La famiglia non era ricca [...] saputo concepirlo, e pensarlo". Prevalse invece, come è noto, il partito dell'intervento armato, guidato dall'impetuosa e facile oratoria di un altro savio del Consiglio, Pietro Valier; non per questo il F. mutò opinione, ché anzi rimase per tutta ...
Leggi Tutto
lingua, questione della
Stefano Gensini
Un’idea di naturalismo linguistico
Il corpus delle riflessioni machiavelliane su lingua e linguaggio, a parte il fondamentale Discorso intorno alla nostra lingua [...] l’importanza dei sales (espressioni di spirito che attirano l’attenzione del pubblico) è centrale in un classico come Cicerone (De oratore II 57), e la nozione di ‘urbanità’, invocata in Discorso, § 65 («con certa urbanità e termini che muovino riso ...
Leggi Tutto
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...