NACCHI, Antonio Maria
Paolo Broggio
– Nacque ad Asōmatos (Aσώματος), nella parte meridionale dell’isola di Cipro, nel giugno del 1666, figlio di Hannā Nakkī, maronita originario di Tripoli, nell’attuale [...] del resto dello stile di predicazione popolare di ambiente gesuitico, specie italiano, in quegli anni (si pensi all’oratoria di Paolo Segneri o di Antonio Baldinucci), furono uno degli aspetti più noti ma anche criticati della strategia di ...
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STROZZI, Niccolò.
Francesco Martelli
– Nacque a Firenze il 3 novembre 1590, da Tommaso di Simone e da Francesca Guidotti.
Il padre apparteneva a un ramo della grande consorteria già ricco e influente, [...] doti di diplomatico, così come sulla sua ‘gentilissima’ ispirazione poetica e la sua «rara e dotta eloquenza nell’arte oratoria», pone invece l’accento il gesuita ferrarese Giulio Negri (1722, p. 432). Per Francesco Inghirami (1844) fu «facetissimo e ...
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CASTELNUOVO, Enrico
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1839, da famiglia ebraica. Aveva appena un anno e mezzo, quando suo padre abbandonò la famiglia per andare a vivere in Egitto; la madre [...] di personaggi, il loro comportamento risulta quasi sempre prevedibile e scontato; così il moralismo cade facilmente in un'oratoria dei sentimenti che appare ancor più fastidiosa per il suo linguaggio generico e corrivo; mentre il bonario umorismo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il destino
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A Roma il destino è definito fatum, ossia “parola”. Si tratta di un termine [...] , esiste un tipo di nomina assegnati ex casu nascentium “sulla base di circostanze fortuite relative alla nascita” (Istituzione oratoria, 1, 4, 25). Di particolare interesse però si presenta per noi la testimonianza di un poeta del IV secolo ...
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FONTANELLA, Girolamo
Rosario Contarino
Nacque intorno al 1612 probabilmente a Napoli, dove condusse la sua breve esistenza e svolse la sua attività letteraria.
Non sono noti i dati essenziali della [...] . 194-197 e ad Indicem; A. Asor Rosa, La tendenza melica e naturalistica: G. F., in Classicismo e antimarinismo: poesia sacra e civile, melica e oratoria, in Letteratura ital. Storia e testi (Laterza), V, 1, Il Seicento, Roma-Bari 1974, pp. 540-543. ...
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Di questo singolare scrittore latino, che fu il più versatile e fecondo del secolo degli Antonini (II d. C.), i dati biografici si ricavano pressoché per intero dalle sue stesse opere, più o meno copiosi [...] alla verga epica e alla lira, al socco e al coturno; e inoltre satire ed enigmi, storie varie, discorsi oratorî, dialoghi filosofici, egualmente in greco e in latino (Flor., IX, 27). Egli è insieme Empedocle, Platone, Socrate, Epicarmo, Senofonte ...
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LUCIANO di Samosata (Λουκιανός, Lucianus)
Nicola Festa
Scrittore greco del II sec. d. Cristo. Di carattere a preferenza umoristico e satirico; non senza pretesa di rispecchiare l'opinione pubblica e [...] che farsi dell'elogio di originalità, se non si accompagna con quello della finezza nell'arte).
3. Modelli di arte oratoria: a) Laudationes: Patriae encomium, De domo, Hippias. A questo genere si riporta, come scherzo, Muscae encomium (in cui appare ...
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. La professione di avvocato, per quanto associata nella legge e, in parecchie regioni, anche nella pratica con quella di procuratore, ha tuttavia, rispetto ad essa, distinte origini, diversa storia e [...] attività, come quella che si esplicava nell'ombra e al solo fine del guadagno, era reputata alquanto sordida, tanto che gli oratori se la rinfacciavano a vicenda come una colpa; comunque è certo che, ad eccezione di Andocide e di Eschine, tutti gli ...
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MUSSET, Alfred de
Pietro Paolo Trompeo
Nacque di nobile famiglia a Parigi l'11 dicembre 1810 e a Parigi morì nella notte dal 1° al 2 maggio 1857. La disposizione a scrivere era tradizionale nei M. Un [...] , perché l'esperienza personale assurge qui a formule (che sono però gridi del cuore) di valore universale; e dell'oratoria classica si sentono qui a volte gli schemi, o piuttosto si trasentono, perché la forza dell'ispirazione, anche se torbida ...
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CLEMENTE VI, papa
Bernard Guillemain
Pierre Roger nacque verso il 1290-1291 da una famiglia della piccola aristocrazia del basso Limosino nel castello di Maumont, nella parrocchia di Rosiers d'Egletons [...] delle parole, armarsi di citazioni, desumere conclusioni morali, sempre aiutato da una memoria eccezionale. Era reputato uno dei grandi oratori del suo tempo e l'imperatore Carlo IV confessava di avere subito il fascino della sua parola. Di lui ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...