Vedi Narendra Modi: come cambia l'India dell'anno: 2015 - 2016
Antonio Armellini
Presentandosi come l’uomo nuovo chiamato a fare uscire l’India dalla stagnazione degli ultimi anni dei governi Manmohan [...] Singh-Sonia Gandhi, Narendra Modi ha dato prova di un’abilità politica in cui spregiudicatezza tattica, capacità oratoria e attento utilizzo dei mezzi di comunicazione si sono saldati nel garantirgli un successo elettorale dalle proporzioni inattese. ...
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LE CAMUS, Émil-Paul-Constant-Ange
Vescovo e teologo francese, nato a Paraza (Aude) il 24 agosto 1839, morto a Malvisade (Castelnaudary) il 28 settembre 1906. Frequentato il seminario di Saint-Sulpice [...] a Parigi, nel 1861 studiò a Roma e l'anno seguente fu ordinato sacerdote a Carcassona. Creatasi presto buona fama oratoria, prese parte come teologo al concilio vaticano. Dedicatosi più tardi allo studio del Nuovo Testamento, visitò più volte dal ...
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anafora
Francesco Tateo
. Figura retorica appartenente al genere della repetitio, e designata appunto in latino col nome di repetitio, o anche di iteratio e relatio: consiste nel ripetere la medesima [...]
Non è opportuno insistere sui casi in cui l'a. non ha altra funzione che quella di contribuire all'intensità di certi effetti. Scopertamente oratorio è il tono di s'io meritai di voi mentre ch'io vissi, / s'io meritai di voi assai o poco... (If XXVI ...
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Figlio di Asinio Pollione; console nell'8 a. C. Sposò Vipsania Agrippina, la prima moglie divorziata di Tiberio. Caduto in disgrazia di questo, dopo tre anni di carcere, si lasciò morir di fame (33 d. [...] C.). Fu oratore; ci è rimasta notizia di un suo libro De comparatione patris et Ciceronis, in cui dava la palma oratoria al padre. ...
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FAUSTI, Bonifazio, detto il Montolmo
Rosario Contarino
Nacque a Montolmo (o Mont'Olmo, poi Pausula, infine, oggi, Corridonia, in provincia di Macerata) intorno al 1576, da una famiglia di buona condizione [...] l'adesione ammirata degli spettatori intelligenti. E di certo egli dovette riscuotere non poco successo anche in questo tipo di oratoria (che annoverava prediche in lode di s. Luigi Gonzaga, del S. Chiodo di Milano, della S. Sindone), se a Bologna ...
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Vedi Narendra Modi: come cambia l'India dell'anno: 2015 - 2016
di Antonio Armellini
Presentandosi come l’uomo nuovo chiamato a fare uscire l’India dalla stagnazione degli ultimi anni dei governi Manmohan [...] Singh-Sonia Gandhi, Narendra Modi ha dato prova di un’abilità politica in cui spregiudicatezza tattica, capacità oratoria e attento utilizzo dei mezzi di comunicazione si sono saldati nel garantirgli un successo elettorale dalle proporzioni inattese. ...
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Umanista (Terranuova, oggi Terranuova Bracciolini, 1380 - Firenze 1459). Nel 1403 ebbe a Roma l'ufficio di scrittore apostolico, nel 1414 seguì la Curia al concilio di Costanza, ma, più che seguirne le [...] preferì esplorare i monasteri svizzeri e, poi, alcuni di Francia e di Germania; scoprì così un esemplare integro dell'Institutio oratoria di Quintiliano, parte degli Argonautica di Valerio Flacco, il De re rustica di Columella, le Selve di Stazio, l ...
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Uomo politico inglese (Londra 1836 - Highbury, Birmingham, 1914). Dopo gli studî universitarî, si diede con successo al commercio ritirandosene poi (1874) per darsi completamente alla politica. Sindaco [...] economica e amministrativa di questa città; entrò ai Comuni nel 1876, distinguendosi per il temperamento battagliero e l'oratoria vigorosa. Entrato (1880) nel gabinetto Gladstone come presidente del Board of Trade, vi propose riforme legislative sul ...
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Studio della comunicazione non verbale (o paralinguistica) e, soprattutto, di quella che si attua attraverso i movimenti, i gesti, le posizioni, la mimica del corpo, in modo volontario o involontario. [...] culturali o artificiali, quali i gesti di cortesia o di disprezzo, la gestualità nelle varie tradizioni teatrali, la gestualità oratoria, il mimo, il linguaggio gestuale muto dei monaci di clausura, dei sordomuti, degli zingari ecc., le modalità del ...
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In origine le declamazioni furono esercizî pratici consistenti nel recitare ad alta voce discorsi preparati con riguardo particolare all'actio e intesi ad abituare i giovani a parlare in pubblico: in seguito, [...] e non molti neanche in quelle di Verdi. Maestri questi ultimi, che dall'errore di una facile e sterile ars oratoria, quale è appunto la declamazione, furono salvati, oltre che dall'essere - in quanto italiani, e di origine popolaresca - naturalmente ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...