CASATI, Cherubino
Agostino Borromeo
Nulla si sa della sua famiglia: nato probabilmente a Milano, nell'anno 1551, al fonte battesimale gli venne imposto il nome di Giovanni Ambrogio. Il 25 marzo del [...] corso di un giro di prediche, morì al suo ritorno a Milano il 22 sett. 1618.
L'unica testimonianza rimastaci dell'arte oratoria del C. è affidata ai tre volumi dei Discorsi sopra ilSimbolo Apostolico. Idue primi, dati alle stampe nel 1615 a Milano ...
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Becelli, Giulio Cesare
Aurelia Accame Bobbio
Lo scrittore veronese (1686 - 1750) nel trattato Della novella poesia (1732), esaminando gli aspetti per cui la poesia moderna si differenzia da quelle classiche, [...] Retorica ', ma appunto per questo (pur concedendo di passaggio che non è finito), poiché intende " eloquenza " nel senso ristretto di oratoria, lo rimprovera di non mantenere ciò che promette, in quanto di poesia e non di eloquenza vi si discorre, e ...
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BARONE, Francesco
Francesco Traniello
Nato a Torino il 16 giugno 1813, compì gli studi all'Accademia Solariana, addottorandosi in teologia nel 1835, e fu ordinato sacerdote il 2 apr. 1836; due anni [...] anche uno dei fondatori dell'Accademia di storia ecclesiastica subalpina, patrocinata dal Gastaldi, e membro dell'Accademia di sacra oratoria.
Morì a Torino il 30 luglio 1882.
Fonti e Bibl.: Torino, Arch. della Curia arcivescovile, Fondo Gastaldi; A ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] , sui volgarizzamenti, sulla sintassi del periodo dei primi prosatori, sui trattati morali e allegorici, sull'oratoria e sulla predicazione, sui rapporti tra letteratura e istituzioni culturali (le università, gli ordini religiosi francescani ...
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SIMBOLISMO
Venceslao IVANOV
Nel 1885 Jean Moréas in una replica (sul XIXme Siècle, 11 agosto) a P. Bourde, collaboratore del Temps, il quale aveva tacciato Verlaine, Mallarmé e i loro seguaci di "decadentismo" [...] un solenne e vacuo formalismo, la liquidazione dei residui del manierismo romantico che si era esaurito nella verbosità oratoria di Victor Hugo, soprattutto la negazione radicale del naturalismo. Brunetière biasimava anch'egli l'oscurità dello stile ...
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RECITATIVO
Ildebrando Pizzetti
. Il termine stile recitativo si cominciò ad usare in Italia sul principio del Seicento, quasi come sinonimo di monodia. La definizione volle cioè significare un modo [...] vero e proprio - cioè, come si disse, intonazione del testo poetico considerevole soltanto dal punto di vista dell'eloquenza oratoria - se ne trova moltissimo nella musica francese (comprese le opere di J.-Ph. Rameau), molto meno nella musica tedesca ...
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MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] 1802 al settembre 1804. Con le sue doti di grande declamatore di poesia e la sua calda oratoria messa al servizio del patriottismo letterario Monti ebbe immediato successo. Allontanandosi dichiaratamente dalla precettistica per offrire piuttosto ...
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SALVIATI, Maria.
Francesco Martelli
– Nacque a Firenze il 17 luglio 1499, da Iacopo di Giovanni Salviati e da Lucrezia de’ Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico: un matrimonio voluto dalle due famiglie [...] , The Medici women: gender and power in Renaissance Florence, Burlington 2003, pp. 124-151; M. Fubini Leuzzi, L’oratoria funeraria nel Cinquecento. Le composizioni di Benedetto Varchi nei loro aspetti culturali e politici, in Rivista storica italiana ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] qui le tinte, e se, felice nella piana rappresentazione e nel tono dell'apologo morale, diviene impacciato e cade in una oratoria ingenua quando aggiunge o premette al racconto le sue considerazioni: notevole è intanto il carattere popolare di questa ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] e in volgare, sul rapporto più o meno mediato tra parlato e trascrizione, questi sermoni sono considerati capolavori di arte oratoria soprattutto per la vivacità dello stile volto a catturare l'attenzione dell'uditorio e a garantire l'efficacia della ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...