ANDREA da Biguglia
Abele L. Redigonda
Oratore sacro, "magister theologiae" domenicano; viene comunemente detto "pisano", mentre fu originario, se non proprio nativo, di Biguglia, paesetto a nord dello [...] da un decennio a Venezia da Giovanni Donùnici, condusse alla formazione della Congregazione lombarda.
Per la sua attività oratoria A. ebbe il grado di predicatore generale. Si ricordano in particolare le sue predicazioni nella cattedrale di Pisa ...
Leggi Tutto
Paradoxa Stoicorum (De Paradoxo)
Dell'opera di Cicerone D. riporta, traducendolo, un passo in Cv IV XII 6 E però dice Tullio in quello De Paradoxo, abominando le ricchezze: " Io in nullo tempo per fermo [...] "; 6) " Quod solus sapiens dives ". La trattazione di essi è condotta dall'autore secondo i criteri della disputa oratoria: " degustabis " - scrive Cicerone a Marco Giunio Bruto, al quale l'opera è dedicata - " genus exercitationum earum, quibus uti ...
Leggi Tutto
Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] espressivo dei ‘manifesti’, che restano il risultato più notevole del movimento, e non rimase senza conseguenze neppure sull’oratoria politica del tempo. Sorto in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza e all ...
Leggi Tutto
Musicista (Halle an der Saale 1685 - Londra 1759); figlio di un chirurgo di Halle, studiò dapprima musica con F. W. Zachow, poi (1702-03) iniziò gli studi giuridici all'univ. di Halle, ma, divenuto organista [...] diede altre sei opere, tra cui Ezio e Orlando, con le quali tenne il teatro fino al 1733. Ma neppure i due mirabili oratorî Debora e Atalia riuscirono a impedire il fallimento di questa nuova impresa, né quello di una terza, da lui tentata con nuovi ...
Leggi Tutto
Rappresentazione grafica dei suoni e del vario comporsi di essi in discorso musicale. Le principali maniere con le quali, nelle diverse epoche della storia, si è provveduto a tale rappresentazione sono [...] forma data al neuma e, probabilmente, dalla mimica del maestro del coro (donde il nome di n. chironomica o oratoria); nel secondo caso l’intonazione era suggerita con maggiore approssimazione dal rapporto fra le altezze dei vari neumi successivi (n ...
Leggi Tutto
Maestro di retorica, nato a Signa, poco lungi da Firenze, verso il 1165. Circa il 1190 incominciò ad insegnare a Bologna; e, tra i maestri dell'ars dictandi, cosi numerosi in Italia nei secoli XII e XIII, [...] negli anni seguenti: è dedicato a Ugolino Gosia, podestà di Ancona, ed è scritto in una forma studiata e oratoria. Pubblicò anche una seconda edizione dell'opuscolo Quinque salutatiom tabulae, intitolandola Liber decem tabularum, nel quale espone in ...
Leggi Tutto
Campo trincerato russo sul fiume Bug in Polonia, a ovest della palude del Polesie. Durante l'offensiva tedesca dell'estate 1915, i Russi che avevano già perso le piazze forti di Ivangorod (4 agosto), Varsavia [...] la delegazione sovietica le sospendeva una prima volta. Tornata con a capo Trotzki (Trockii), cominciò la lunga lotta oratoria che si svolse soprattutto intorno alle ex-regioni russe, su cui i Tedeschi avevano particolari mire: Lituania, Curlandia ...
Leggi Tutto
LETO, Pomponio
Remigio Sabbadini
Non conosciamo il nome di battesimo di questo umanista, figlio spurio di Giovanni conte di Sanseverino; egli si denominò e fu da altri denominato Iulius Pomponius, Pomponius [...] affidatogli da Sisto IV era di ricercare codici; ma non risulta abbia trovato nulla.
Pomponio, sebbene non avesse facoltà oratoria, s'impose all'ammirazione dei contemporanei e massimamente degli scolari per doti che solo i presenti erano in grado di ...
Leggi Tutto
Il titolo doctor fu adoperato originariamente nel Medioevo, alla pari con quelli di scholasticus e di magister, per designare i maestri più celebrati, a ciò contribuendo la designazione di doctores ecclesiae [...] dalla balanza, bilancia, emblema della giustizia, secondo altri, dalle balle (frottole) che va spacciando. La sua comicità è prevalentemente oratoria: e cioè non deriva tanto da situazioni comiche nelle quali il tipo venga a trovarsi, quanto dai suoi ...
Leggi Tutto
CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] e storico, del quale lodò nel De hominibus doctis "tanto il modo di vivere e di agire quanto l'espressione oratoria" e l'integrità dei costumi. Favorito senza dubbio dallo ambiente famigliare e dalle amicizie influenti ed altolocate, il C. proseguì ...
Leggi Tutto
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...