AQUINO, Carlo d'
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Napoli nel 1654 da Bartolomeo , principe di Caramanico, e da Barbara Stampa, milanese, dei marchesi di Soncino. A quindici anni vestì l'abito della Compagnia [...] anche le opere in versi e in prosa, di argomento storico, in cui peraltro l'A. presta la sua abilità oratoria a un desiderio assai vivamente sentito di esaltazione religiosa e politica. Erano quegli gli anni della suprema espansione ottomana nei ...
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GRAVINA, Pietro
Monica Cerroni
Nacque a Palermo tra il 1452 e il 1454 da famiglia illustre, probabilmente originaria di Gravina di Puglia trasferitasi in Sicilia intorno al 1406. Paolo Giovio, nella [...] de Christi ad coelos ascensu (Romae, S. Plannck, 1493): essa ricalca il modello dell'oratoria epidittica, che aveva sostituito nel corso del Quattrocento l'oratoria medievale di impianto argomentativo. Il G. vi ripercorre la dottrina dei misteri e ...
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MABIL, Pier Luigi
Paolo Pontari
MABIL (Mabille), Pier Luigi. – Nacque a Parigi il 31 ag. 1752 da Giovan Battista Mabille e da Francesca Prevost, e fu chiamato con i nomi dei suoi due padrini, l’abate, [...] , il M. seppe conquistarsi con il carattere gioviale, la piacevolezza della conversazione e la immaginifica solennità della sua oratoria, il favore del pubblico e la benevolenza degli studiosi: fra questi N. Tommaseo lo definì «arguto e facile ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rivoluzione cubana suscita simpatie in Europa per il suo socialismo ricco di comunicatività, [...] con le masse, dando avvio a un’esperienza di democrazia diretta alimentata dalla sua innegabile capacità oratoria. Sino alla fine degli anni Sessanta, ma anche successivamente, la pubblicistica del Vecchio Continente sottolinea insistentemente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla musica
Luca Marconi
Eleonora Rocconi
L’influenza sul mondo musicale romano più antico delle civiltà confinanti, sopra tutte quella greca (specie dopo la conquista di una delle sue [...] tenuti in pubblico, come raccontano Cicerone (L’oratore3, 225) e Quintiliano (Istituzione oratoria1, 10, 27) a proposito dell’oratore Caio Gracco (a cui un musico forniva la nota adatta a regolare la tonalità della voce attraverso uno strumento ...
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ORCEL, Giovanni
Giovanni Abbagnato
ORCEL, Giovanni. – Nacque a Palermo, primogenito di sei figli, il 25 dicembre 1887 da Luigi, impiegato, e da Concetta Marsicano.
Dopo avere conseguito la licenza di [...] di sopruso» (De Cenzo, 1948, p. 299), aderì al Partito socialista italiano (PSI) e mise le sue qualità di oratore popolare al servizio di un’intensa attività sindacale, conquistandosi la fiducia dei lavoranti tipografi palermitani che lo nominarono ...
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MARAZIO, Annibale
Daniela Adorni
Nacque ad Alba il 25 luglio 1830 da genitori vercellesi: il padre Luigi era notaio, la madre, Gabriella Malpenga (terza moglie di Luigi) era sorella ed erede del barone [...] nel 1875) e Gabriella (nata nel 1883).
Dai banchi del Centrosinistra il suo esordio in Parlamento, nonostante la discreta oratoria e la buona cultura di base soprattutto su tematiche economiche, fu sottotono. Il 24 maggio 1871, tuttavia, pronunciò ...
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AGUIRRE, Francesco d'
Roberto Zapperi
Figlio di Diego, nacque a Salemi il 7 apr. 1682. Addottoratosi in giurisprudenza, nel 1710 fu nominato maestro razionale nella R. Gran Corte dei conti di Palermo. [...] l'avvocato M. A. Campiani, facendo licenziare il lettore di decretali, p. C. Romano Colonna, e ad insegnare latino e oratoria il napoletano p. B. A. Lama, antiscolastico e noto per le sue simpatie giansenistiche, cercando così di sprovincializzare la ...
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BERNARDI, Andrea, detto Novacula
Gaspare De Caro
Nacque nel 1450 a Bologna. Era figlio di Pietro, di una famiglia della quale si hanno notiziesin dalla prima metà del sec. XIV, di condizione però assai [...] degli astrologi contemporanei. Così pure sembra poco probabile che si applicasse, come dice il Mazzuchelli, anche all'arte oratoria e alla poesia latina.
Da parte sua, il legato pontificio di Bologna confermava al B., nello stesso anno 1504 ...
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ANTONIO d'Azario
Abele L. Redigonda
La prima notizia sicura circa questo scrittore domenicano e oratore sacro parmense e circa la sua opera vien fornita da L. Alberti. Parlando dei predicatori, lo presenta [...] tutto il ciclo liturgico nelle due sezioni del de tempore e de sanctis. Pur non conoscendosi la sua fama di oratore, non certamente conservataci al pari di quella di altri celebri predicatori dell'epoca, questa opera, specialmente le sue postille de ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...