PÁZMÁNY, Péter
Giulio de Miskolczy
Cardinale, arcivescovo e primate d'Ungheria, nato da genitori nobili calvinisti il 4 ottobre 1570 a Nagyvárad (Varadino). Convertitosi dodicenne al cattolicesimo sotto [...] , e altrettanto fece a Vienna (il Pazmaneum) nel 1623. Fu il primo grande maestro della prosa e dell'arte oratoria ungherese. Oltre alla traduzione dell'Imitazione di Cristo, di gran pregio sono i suoi lavori originali, specie la sua Risposta ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] , et alcuni altri hanno riferito le ragioni dette da me" (lettera al Farnese del 26 maggio 1548).
Procedendo su questa linea l'oratoria del nunzio non aspira più all'interlocuzione, ma al soliloquio ("Poi tornai a dir che io sapeva che S. Ser.tà non ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] in cui fa le prime prove, sia pure con prolissità e qualche sguaiataggine, il suo linguaggio destinato ad essere più di narratore e di oratore, che di lirico:
Là ’ve d’acque onusto e grosso
il Lamon col corno incalza
il bel ponte che sul dosso
le due ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] precluso: un discorso in una lingua straniera o una convinzione inespressa. È dunque un'ars (in tedesco Kunstlehre), come l'oratoria o l'arte dello scrivere o quella del far di conto: più un'abilità pratica che una ‛scienza'.
Quando oggi parliamo ...
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CACCIALUPI, Giovanni Battista (Iohannes Baptista de Casalupis, de Cazzialupis, de Gazalupis, de Sancto Severino)
Giuliana D'Amelio
Nacque da Baldassarre e da Luchina Campi a San Severino nella Marca [...] precisa "Marchie anconitane" (Bologna, Bibl. del Collegio di Spagna, 207, f. 94ra).
Nell'università perugina, dopo quelli letterari, d'oratoria e di filosofia iniziati sotto i già ricordati Tommaso Pontano da Camerino e Angelo del Toscano, il C. si ...
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autorità (autoritade)
Giorgio Stabile
Il termine deriva dal latino auctoritas (presenti, tra le altre, nel latino medievale le forme actoritas, autoritas, authoritas) e in D. compare nella forma prevalente [...] autorità ne' lor sembianti: / parlavan rado, con voci soavi. Qui si fondono gli elementi dell'auctoritas romana, in specie oratoria, con i tratti del magnanimus μεγαλόψυχος aristotelico (cfr. anche l'attenta lettura di Boccaccio [ad l.], che rileva i ...
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TOMITANO, Martino
Matteo Melchiorre
TOMITANO (da Tomo), Martino (Bernardino da Feltre). – Nato a Feltre nel 1439, fu il primogenito degli undici figli di Donato da Tomo e di Corona Rambaldoni.
La madre, [...] in un’attività di versificazione poetica in latino (di cui non rimane traccia) e in una precoce esperienza nell’oratoria pubblica (a quattordici anni egli avrebbe pronunciato un sermone celebrativo della Pace di Lodi).
Benché non ancora in possesso ...
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SULPICIO, Giovanni Antonio detto Sulpicio (Sulpizio) da Veroli (Johannes Sulpitius Verulanus)
Marco Cavietti
Nacque a Veroli, nel frusinate, probabilmente da Antonio di Alessandro e Nanna Cercia. L’anno [...] , 1828, c. 38; cfr. Scaccia Sacrafoni, 1980, p. 381, n. 5; Pecci, 1912, p. 31). Dal 1472 circa Sulpicio fu lettore di oratoria e poesia presso lo Studium di Perugia, come testimonia un breve di Sisto IV del 1475, nel quale si confermava lo stipendio ...
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BRANCATI, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque a Policastro in data non precisabile, ma sicuramente anteriore alla metà del sec. XV. Poco dopo il 1465 si trasferì a Napoli entrando in intimità con il potente [...] B. mette in evidenza nel componimento i numerosi errori riscontrabili in ognuna delle otto parti retoriche di cui si compone l'oratoria classica. Tale critica mette in evidenza nel B. una conoscenza notevolissima non soltanto degli antichi esempi di ...
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NALDI, Naldo
Giuseppe Crimi
– Nacque a Firenze, da Iacopo di Giovanni e da Fiammetta, il 31 agosto 1439 (Martelli, 1985), piuttosto che nel 1436 (Grant, 1963). Terzo di quattro fratelli, rimase orfano [...] , dove rimase fino al 1497. Tornato in patria, vide sfumare l’occasione per subentrare nella cattedra di poetica e di oratoria al posto del defunto Bartolomeo da Pratovecchio, a causa del trasferimento dello Studio pisano da Prato a Firenze.
L’ultima ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...