GIUGLARIS, Luigi
Antonio Belloni
Vissuto nella seconda metà del secolo XVII, appartenne alla Compagnia di Gesù e, datosi alla predicazione, fu il più goffo e strampalato campione del barocchismo nell'eloquenza [...] usa uno stile grave, serio, conciso, del tutto diverso da quello delle prediche.
Bibl.: S. Vento, Le condizioni dell'Oratoria Sacra del Seicento, Milano 1916, pp. 116-122; B. Croce, Saggi sulla letteratura italiana del Seicento, Bari 1911, p ...
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FRULOVISI, Tito Livio de'
Guido Arbizzoni
Nacque a Ferrara intorno al 1400, ma lasciò presto, con il padre Domenico, la città natale per trasferirsi a Venezia.
Il suo cognome è stato talora inteso come [...] novembre 1434 e agosto 1435 ebbe luogo l'ultima rappresentazione realizzata a Venezia. Il prologo della nuova commedia, l'Oratoria, ripercorre la carriera teatrale del F. e ricorda le opposizioni e gli ostacoli via via incontrati, fino al Symmachus ...
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MAYR, Francesco
Paolo Posteraro
– Figlio di Luigi, nacque a Garmisch, in Baviera, l’11 nov. 1801 in una famiglia di negozianti di condizioni economiche piuttosto agiate che nel 1810 si trasferì in Italia, [...] , che gli valse la stima e l’apprezzamento degli studenti, sempre numerosi alle sue lezioni e attratti dalla sua oratoria e dalla sua grande capacità comunicativa. Senza nulla togliere allo studio del diritto, nel quale ripose sempre molta passione ...
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commisurare (commensurare)
Andrea Mariani
In Cv I X 2 la esperienza... onde le cose usate e servate sono e nel processo e nel fine commisurate, sembra che il verbo valga non solo " giudicare " (" le [...] le loro ricompense siano adeguate ai loro meriti), non è improbabile che il vocabolo appaia in tale forma latineggiante perché posto in bocca all'imperatore Giustiniano, in tutto il discorso del quale si sente un solenne accento di oratoria classica. ...
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Poeta ceco (Kolín 1864 - Praga 1942). Visse (1889-1918) a Vienna, poi (1919-24) fu ispettore generale dell'esercito cecoslovacco. Dopo alcuni volumi di poesie (raccolte e rielaborate in Confiteor, 1887; [...] "Nella luce del sole ellenico", 1906; Jed z Judey "Il veleno dalla Giudea", 1906; Pohanské plameny "Fiamme pagane", 1911). Pur dotato di un robusto talento realistico ed evocativo, M. indulge troppo spesso a una prolissa e tendenziosa oratoria. ...
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SEBASTIANI MINTURNO, Antonio
Gennaro Tallini
– Nacque a Traetto (oggi Minturno, prov. di Latina), probabilmente nel 1497, se è vero quanto riportato in un documento sui fuochi di Terra di Lavoro del [...] studiare con Agostino Nifo che poi seguì a Padova e quindi a Pisa dove, alla fine del 1520, era già docente di poetica e oratoria.
Alla fine del 1521 passò a Roma come docente di teologia e filosofia, e dove, grazie forse ai buoni uffici di un altro ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] il latino e le discipline umanistiche, ridotta la storia alla pura esposizione di gesta militari o alla letteratura oratoria e agiografica di corte, il giovane principe venne addestrato piuttosto all'analisi minuta di problemi tecnici e militari ...
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MERLANI, Giorgio (Giorgio Merula)
Alessandro Daneloni
Nacque ad Alessandria, da Negro, tra la fine del 1430 e gli inizi del 1431. Membro di un’illustre famiglia della città, il M. fu comunemente conosciuto [...] nei primi anni Cinquanta. Intorno al 1453-54 tornò a Milano e seguì per almeno tre anni le lezioni di poetica e oratoria di Gabriele Paveri Fontana, anch’egli allievo di Filelfo. Può forse essere collocato intorno agli anni 1457-59 un soggiorno del M ...
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MARZATO, Anselmo (al secolo Claudio)
Miguel Gotor
– Nacque il 6 o il 16 nov. 1557 a Monopoli, nei pressi di Bari, da Andrea e da Cornelia Mailla. Il padre era governatore della città, dove si era trasferito [...] a.M. 1996, p. 242; F. Zazzera, Diario delle onoranze a s. Filippo Neri dalla morte alla canonizzazione, in Quaderni dell’Oratorio, VI, s.l. né d., p. 16; G. Bentivoglio, Memorie con correzioni e varianti dell’edizione d’Amsterdam del 1648…, Milano ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] le figure di definizione e in particolare con l’epiteto e la perifrasi. Lo riconosce lo stesso Quintiliano nella sua Institutio oratoria, osservando che «l’antonomasia, che mette un appellativo al posto di un nome proprio, è molto frequente nei poeti ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...