AZZOLINI, Giovanni
Francisco Andreu
Nato a Messagne nel Salento, entrò tra i teatini di Lecce l'8 febbr. 1611 e ivi professò il 15 luglio 1612. Studiò a Capua, ottenendo la laurea in teologia il 23 [...] , p. 1292; A. F. Vezzosi, I scrittori de' chierici regolari detti teatini, I, Roma 1780, p. 94; S. Vento, Le condizioni dell'oratoria sacra del Seicento, Milano 1916, I, cap. III, pp. 33-60; E. Santini, L'eloquenza italiana, I, Palermo 1923, p. 79; A ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] l’elemento verbale del l. assorbe in sé l’altro: il l. è il «discorso» come strumento di vittoria nella lotta oratoria e dialettica. La reazione al verbalismo sofistico (Socrate, Platone, Aristotele) rivendica il valore razionale del l.: di qui la ...
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Nacque verso il 1468 a Scutari, donde fuggì quando fu assediata dai Turchi nel 1477. Diresse per circa dieci anni le scuole della repubblica di Ragusa; dal 1502 insegnò a Brescia e nel 1514 fu invitato [...] documento della sua andata in quella città. Dal 1519 all'anno della sua morte (1526) tenne la cattedra d'arte oratoria nello studio di Padova. Fu maestro molto stimato di umane lettere, autore di orazioni, di commenti, di osservazioni a classici ...
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Predicatore e teologo (Aquisgrana 1804 - Simpelveld, Paesi Bassi, 1884). Prete (1829), nominato vicario apostolico del Lussemburgo (1841), dopo numerosi conflitti con le autorità governative, richiamato [...] da Aquisgrana. Pubblicò, oltre a un commento popolare ai Vangeli, raccolte di prediche che concorsero a rinnovare l'oratoria sacra in Germania. Fra le opere: Die heiligen Geheimnisse Marias (3 voll., 1856-70); Christologische Predigten (2 voll ...
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Storico spagnolo della letteratura (Siviglia 1885 - Madrid 1961); ha studiato particolarmente il secolo d'oro spagnolo pubblicando studî fondamentali, come Ideas de los españoles del siglo XVII (1928); [...] picaresca (1940). La sua Vida de Cervantes (1948) è condotta con precisa documentazione storica. Ha inoltre curato l'edizione del Sermonario clásico (1942), il cui studio introduttivo è un'accurata analisi dell'oratoria sacra dei secc. 16º e 17º. ...
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BOLDONI, Giovanni Nicolò
Claudio Mutini
Scarse e sporadiche sono le notizie biografiche di questo oratore e rimatore sacro che nacque a Bellano (più verosimilmente che a Milano) intorno al 1595. Era [...] è la Saetta della passione di Gesù nel cuor di Maria, Perugia 1644. Artificiosità di stile, una forte tensione oratoria, che non disdegna scendere a forme popolaresche, costituiscono l'impronta essenziale di questa prosa che si presenta abbastanza ...
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Nato a Bassano il 26 dicembre 1774, studiò prima nel seminario di Treviso, poi nell'università di Padova. Nel 1808 succedette al Cesarotti, da lui grandemente amato e ammirato, nella cattedra di filologia [...] insegnò diritto naturale nella stessa università. Ritiratosi poi in una sua villetta a Torreglia sui Colli Euganei, si dedicò tutto all'oratoria sacra e profana, e la sua fama salì tant'alto che parecchie città se lo contesero; il che gli diede modo ...
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Bartolomeo di Giampietro della Fonte (Fontius) nacque a Firenze nel 1445 e ivi morì nell'ottobre 1513. Seguì (fin dal 1464) i corsi di Cristoforo Landino e dell'Argiropulo nello studio pubblico e le lezioni [...] anni ritornò a Firenze. Dal 1477 al 1481 lavorò per la tipografia di Ripoli. L'anno 1481 fu condotto a leggere oratoria e poetica nello Studio; ma nel 1483 disgustato del Poliziano, accettò l'invito alla Sapienza di Roma. Reduce a Firenze riebbe ...
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Scrittore spagnolo (n. Huete - m. forse Madrid 1512 o 1513), francescano, vescovo di Sarda. Alla poesia popolare religiosa appartiene la sua prima opera nota: Coplas sobre diversas devociones de nuestra [...] forse anche s. Teresa e Giovanni d'Ávila. La sua opera poetica, il Cancionero (1508), appartiene più alla produzione oratoria che alla vera e propria poesia religiosa; pare indubbia l'imitazione di Iacopone da Todi, di cui riecheggia alcuni motivi. ...
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MANCELIS, Juris
Arverds Svãbe
Scrittore lettone, nato il 24 giugno 1593 in Curlandia, morto a Jelgava il 17 marzo 1654 quale predicatore di corte del duca Giacomo. Dal 1611 al 1615 studiò teologia in [...] , della quale fu anche rettore per gli anni 1636-1637.
M. va considerato come il primo maestro lettone dell'arte oratoria. La sua opera Langgewünschte lettische Postill (Riga 1654; ultima ed., 1823) comprende la raccolta delle sue prediche; in esse ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...