stenografia Scrittura manuale più breve della grafia alfabetica, realizzata con segni particolari e opportune norme abbreviative della parola e della frase, allo scopo di consentire una trascrizione più [...] riduzione ed eliminazione di elementi della parola o parti della frase. Infine, dal punto di vista applicativo, dalla fase ‘oratoria’ del 19° sec. si passa (20° sec.) alla s. di corrispondenza, scolastica ecc. Dominante e influente il sistema di ...
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CARISSIMI, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Parma in data imprecisabile, ma compresa quasi sicuramente nell'ultimo quarto del sec. XVI. La famiglia era di agiate condizioni economiche e godeva di [...] fu edita dallo stampatore ufficiale della città, il Viotto, e sicuramente si impone sulla occasionalità delle altre offerte oratorie per sincerità di affetto e per rigore di stile.
Qui tutta la sapienza classica dello scrittore viene usufruita per ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] e Rutilio Namaziano, poeta della decadenza di Roma (416).
Tra 4° e 5° sec. si avverte anche la ripresa dell’oratoria, con Aurelio Simmaco a Roma, ma soprattutto in Gallia. Claudiano, poeta e panegirista imperiale, conosce tutti gli artifici di un ...
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(o ars dictandi) Titolo dei manuali (sec. 11°-15°) che insegnavano mediante regole ed esempi a scrivere lettere in latino. La denominazione proviene dall’abitudine tipica degli antichi di non scrivere [...] in genere i letterati, in quanto l’epistolografia fu, nel Medioevo fino all’Umanesimo, la base dell’insegnamento letterario, come l’oratoria ne era stata la base nel mondo antico.
L’a. nacque nei monasteri benedettini dell’Italia meridionale, e da lì ...
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Uomo politico statunitense (Salisbury, od. Franklin, New Hampshire, 1782 - Marshfield 1852); avvocato e oratore, entrò in politica come federalista liberale. Membro della Camera dei rappresentanti (1813-17), [...] forense, specializzandosi nelle cause davanti alla Corte suprema. Acquisita vasta notorietà per la competenza giuridica e l'abilità oratoria, fu nuovamente eletto al Congresso, di cui divenne uno dei membri di maggior rilievo alla camera federale ...
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OMILIA e OMILETICA (gr. όμιλία "discorso familiare, lezione")
Nicola Turchi
OMILETICA L'omilia è l'esposizione e il commento di passi della Sacra Scrittura e in modo particolare del Vangelo del giorno: [...] omilia esistente è la cosiddetta seconda epistola di Clemente ai Corinzî. La letteratura patristica è ricca di omilie, forma di oratoria cara in ogni tempo al popolo sia per il contenuto, che si riporta alla persona e all'insegnamento di Gesù, sia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prosa latina umanistica recupera i generi letterari antichi e li rilancia nel [...] degli argomenti “bassi” e scurrili a cui esso è rimasto finora estraneo. Secondo la teoresi di Cicerone nel II libro del De oratore (55 a.C.), la facezia è in antico una storiella arguta e piccante di cui il retore si serve per colorire l’orazione ...
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FOSCHI (Fosco, Fusco), Girolamo
Antonella Pagano
Nacque a Faenza da nobile e antica famiglia, presumibilmente intorno al 1444, come lascia supporre il suo ingresso nell'Ordine dei servi di Maria (non [...] Bologna, dove, nel 1472, conseguì il titolo di maestro di teologia. Singolarmente dotato nell'apprendimento delle lingue e nell'oratoria, fu ben presto destinato all'insegnamento e alla predicazione. Oltre alla conoscenza del greco, del latino e dell ...
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CAMENI, Giovan Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Perugia da Lorenzo e da certa Candia o Candida, di cui si ignora il casato, verso la fine del sec. XV. Da alcune composizioni latine sappiamo dell'esistenza [...] affetti familiari (appare sposato già nel 1520 e dal matrimonio ebbe almeno una figlia, Teodora), stimato insegnante di oratoria e protetto da una situazione politica che garantiva un lungo periodo di pace dopo le agitazioni antipontificie del 1539 ...
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BARTOLOMEO da Pratovecchio
Zelina Zafarana
Nacque probabilmente verso la metà del sec. XV da ser Felice, a Pratovecchio. Compiuti gli studi forse a Firenze, dal 1470 al 1473 lesse retorica, poesia e [...] riorganizzato lo "Studio di Pisa, l'anno seguente lo chiamò, insieme con Lorenzo Lippi da Colle, alla cattedra di poetica e oratoria - posto che invano il Filelfa aveva sollecitato per sé -, con lo stipendio di 150 fiorini. A Pisa non dovette però ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...