IPERIDE (‛Υπερείδες, Hyperīdes)
Piero Treves
Oratore, avvocato e politico ateniese del sec. IV a. C. Nacque nel demo di Collito, nel 390-389; del padre, Glaucippo, non è nota la professione né la condizione, [...] etico talvolta ambiguo, che Isocrate appunto aveva teorizzata, e da vent'anni insegnava. Da Isocrate I. apprese oltre l'arte oratoria, la tendenza a poggiare, nella sua opera e nella sua vita, su una base morale. In che venne anche a soccorrerlo ...
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CASINI, Francesco Maria
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo l'11 nov. 1648 da Carlo e Olinipia Albergotti. Apprese nella città natale i primi rudimenti di grammatica e di retorica risolvendosi assai presto [...] trium Ordinum S. Francisci..., III, Romae 1936, p. 230; G. Natali, Il Settecento, Milano s.d., ad Indicem; V. Ciaurri, Il C. oratore, in La scuola cattolica, LXXVI (1948), pp. 320326; L. von Pastor, Storia dei Papi, XIV, 2, Roma 1932; XV, ibid. 1933 ...
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STERBINI, Cesare
Saverio Lamacchia
– Nacque il 29 ottobre 1783 a Roma, secondo di quattro figli, da Alessandro, nobile originario di Ferentino, presso Frosinone, e da Antonia Micheli, romana. Il nonno, [...] e librettista.
Stando a due fra le pochissime fonti biografiche primottocentesche, Cesare avrebbe ottenuto una cattedra di lingua greca e oratoria a soli diciotto anni (Marocco, 1834, p. 78; Necrologio anonimo nel Diario di Roma, 27 gennaio 1831, in ...
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ADRIANI, Marcello Virgilio detto il Dioscoride
Giovanni Miccoli
Nacque a Firenze nel 1464 da Virgilio e da Piera Strozzi. Fu discepolo del Landino e del Poliziano e, oltre il greco ed il latino, studiò [...] , pochi giorni prima della cacciata dei Medici, fu chiamato a succedere al Poliziano nella lettura di poetica e di oratoria presso lo Studio fiorentino (cfr. G. B. Picotti, Aneddoti polizianeschi, in Ricerche umanistiche, Firenze 1955, p. 125, n. 1 ...
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Scrittore spagnolo (Vidanes, León, 1706 - Bologna 1781); gesuita, fu professore di teologia a Segovia, Santiago e Pamplona. Nel 1767, a causa del decreto di espulsione dei gesuiti dalla Spagna, si rifugiò [...] fino alla morte. È autore di satire, opuscoli polemici e composizioni poetiche. La sua opera principale è la Historia del famoso predicador fray Gerundio de Campazas, alias Zotes (I, 1758; II, 1768), satira dell'oratoria sacra del suo tempo. ...
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PLATINA, Michelangelo
Paolo Cozzo
PLATINA, Michelangelo. – Nacque a Solere (Savigliano), presso Cuneo, il 20 agosto 1670, terzogenito del conte Lucio Antonio e di Maria Maddalena dei conti di Solere. [...] Milazzo da Naro, «uno dei più letterati della Religione e dei più considerati che ammirasse Roma a suo tempo» (Platina, Arte oratoria, 1716, p. V). La sua formazione continuò a Roma, dove studiò nel collegio di S. Bonaventura e divenne membro dell ...
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BIANCHI, Lorenzo
Luciano Zagari
Nato a Imperia il 20 ott. 1889, compì gli studi classici a Bologna, città che avrebbe poi costituito il centro della sua attività di docente. Tale scelta non apparirà [...] .
La formazione del B. fu quella del filologo classico di stampo positivistico. Si laureò nel 1911 con una tesi sull'oratoria funebre greca; iniziata la carriera d'insegnante, già nel 1912 passò in Germania, a Heidelberg, con l'intento di attingere ...
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intrafatto
Luigi Vanossi
L'avverbio, che ha il valore di " subitamente ", " senza indugio ", compare in Fiore CXIX 3 chéd i' vi pur contrò ogne mio fatto, / s'i' dovess'esser istruito intrafatto, / [...] o morto a torto com furo i martiri... (si rilevi, accanto alla rima ricca con fatto, il gioco paronomastico tra istruito e intrafatto, come poi tra morto e torto: elementi che concorrono all'alta tensione oratoria del brano). ...
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Letterato italiano (Campagna d'Eboli, Salerno, 1552 - Napoli 1634); ebbe incarichi pubblici a Napoli e fu istitutore del duca di Urbino; lasciò, tra l'altro, una lettera sulla Gerusalemme liberata del [...] , 1582), un Trattato delle imprese (1592), Apologi colle dicerie morali (1602), opere storiche relative al Napoletano e una Selva de' concetti scritturali (2 voll., 1593, 1600), testo fondamentale nella manualistica dell'oratoria sacra secentesca. ...
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TARUGI, Francesco Maria
Andrea Vanni
– Nacque a Montepulciano il 27 agosto 1525 da Tarugio e da Giulia Pucci. Proveniva da una famiglia appartenente alla nobiltà locale che vantava importanti legami [...] , Napoli 13 novembre 1588; CLXVI.2, cc. 8-9: lettera di Bordini a Tarugi, Roma 18 ottobre 1586; Roma, Archivio della Congregazione dell’Oratorio, A.V.15, cc. 82-87: testamento di Tarugi; B.III.1, 2, 3, ad ind.: corrispondenza di Tarugi tra il 1580 e ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...