Altare portatile del rito bizantino, consistente in un’icona o un pezzo di stoffa, su cui sono raffigurati sia la deposizione dalla Croce sia il seppellimento del Salvatore, con tutto intorno iscrizioni [...] e aloe, le materie, e quindi il simbolo, del seppellimento. Con la consacrazione l’a. viene attribuito a una data chiesa o oratorio o a un sacerdote che ne abbia bisogno, corrispondendo così alla pietra sacra di cui la Chiesa occidentale provvede i ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] attorno al quale si sviluppò un'ampia area cimiteriale, utilizzata sino al sec 7°, e sorsero numerosi edifici di culto e oratori. Ad Arles il culto di s. Genesio non solo determinò lo sviluppo del c. degli Aliscamps - vasta area funeraria ancora oggi ...
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GHISLIERI (Ghisleri) CONSIGLIERI, Paolo
Dario Busolini
Nacque a Roma nel 1499, figlio di Bartolomeo Consiglieri e di Maria Stati. Le genealogie seicentesche sostengono la discendenza del G. dalla nobile [...] avviato molto giovane al sacerdozio, cui era portato anche da una vocazione sincera, alimentata dalla frequentazione della Compagnia dell'oratorio del Divino Amore. I membri di questa confraternita, stabilitasi a Roma tra il 1514 e il 1515, erano ...
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AZZOLINI, Giovanni
Francisco Andreu
Nato a Messagne nel Salento, entrò tra i teatini di Lecce l'8 febbr. 1611 e ivi professò il 15 luglio 1612. Studiò a Capua, ottenendo la laurea in teologia il 23 [...] , p. 1292; A. F. Vezzosi, I scrittori de' chierici regolari detti teatini, I, Roma 1780, p. 94; S. Vento, Le condizioni dell'oratoria sacra del Seicento, Milano 1916, I, cap. III, pp. 33-60; E. Santini, L'eloquenza italiana, I, Palermo 1923, p. 79; A ...
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BALDUCCI, Nicola
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Nacque a Roma all'inizio del sec. XVII. Fu, secondo quanto riferisce il Mandosio, dapprima accolito apostolico, poi oratoriano. Deputato della congregazione di Propaganda Fide, ebbe [...] . Bandini Commentariorum de vita et scriptis Ioannis Bapt. Doni patricii fiorentini... libri quinque,Florentiae 1755, c. XXXX, n. 6) e di oratori (cfr. F. S. Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia, 111,2, Milano 1744, p. 498), fu infatti ...
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GRIFFI (Grifi, Grifo), Leonardo
Marcello Simonetta
Nacque nel 1437 o nel 1440 da Giacomo, mercante di Varese, e da Caterina Castiglioni.
Il G. fu in stretti rapporti con gli intellettuali gravitanti [...] Egli rimase al servizio di Innocenzo VIII. Il Burckard registra nel suo diario che il G. cavalcava onorevolmente a fianco dell'oratore milanese nella sua entrata a Roma per omaggiare il nuovo pontefice. Non è d'altra parte escluso che il G. sentisse ...
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FRANCO, Nicolò
Ippolito Antonio Menniti
Nacque a Este, intorno al 1425. Laureatosi in utroque iure presso lo Studio padovano, si recò a Roma, dove fu notaio della Sede apostolica (così è definito in [...] . Il 1º ag. 1475 il papa Sisto IV conferiva al F., canonico di Treviso, "in Castelle et Legionis regni nuntio et oratori cum potestate legati de latere", piena autorità per reprimere gli abusi in materia di collazioni beneficiarie, per ristabilire la ...
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ANTONIO da Vercelli
Riccardo Pratesi
Nato nei primi decenni del sec. XV a Balocco (Vercelli), è poco probabile che l'appellativo "de Baloco" voglia indicare il nome della famiglia, come asseriscono [...] Varese, Treviglio, Monza e Pallanza. Ma la sua attività principale fu la predicazione, tanto da essere stimato uno degli oratori più insigni del suo tempo. In questa veste intervenne anche al Capitolo generale degli osservanti nel 1449. Le città se ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] ai giovani che arrivavano in città come Torino e che vivevano in una situazione di grande emarginazione. La novità degli oratori didon Cocchi, Murialdo in particolare, e poi di don Bosco, per la gioventù ‘povera e abbandonata’ a Torino negli anni ...
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DE MARTINIS, Ottaviano
Paolo Cherubini
Nato intorno all'anno 1430 e originario di Sessa, come egli stesso dichiara nella Prefazione alla sua Vita di s. Bonaventura, fu avvocato concistoriale nell'ultimo [...] che, secondo le cronache, il D. fu presente ad un pubblico concistoro fu il 27 genn. 1500, quando giunsero a Roma gli oratori del re e della regina di Navarra, Giovanni II d'Albret e la moglie Caterina.
Il 19 ott. 1500, come riferisce il Burckard ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...