CECCHERINI, Ferdinando
Biancamaria Brumana
Nacque a Firenze nella parrocchia di S. Simone il 14 genn. 1792 da Francesco e Margherita Bardi. Intrapreso lo studio della musica e del canto con l'abate [...] nella chiesa di S. Giovanni Evangelista. L'editore fiorentino G. Lorenzi pubblicò a stampa la Preghiera del secondo atto dell'oratorio. Debora e Giaele (su testo di Geremia Barsottini) fu composto nel 1843, e una esecuzione del 1867 è documentata dal ...
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GAFFI (Caffi), Tommaso Bernardo
WW. Marzilli
Nato a Roma intorno al 1665 da Girolamo e Barbara Poggi, fu allievo di B. Pasquini e svolse l'intera attività artistica nella città natale. In giovane età [...] il 14 marzo 1692, ristampato nel 1693 con il titolo Innocentiae occasus; L'innocenza gloriosa, in onore di s. Teresa, Roma, oratorio dei carmelitani in S. Maria della Scala, 1693, dedicato al cardinale G.B. Costaguti; S. Eugenia, a 7 voci e strumenti ...
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Musicista (Napoli 1759 circa - Parigi 1814). Fu allievo di N. Sala al conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli. Scrisse molte opere per i teatri italiani e per quelli di Parigi; particolare successo [...] ebbero l'opera italiana Ariarte (1786) e l'opera francese D'auberge en auberge (1800). Abile melodista, compose anche musica sacra e oratorî. ...
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Compositore e direttore d'orchestra tedesco (Amburgo 1809 - Lipsia 1847). Figlio del banchiere Abramo (convertito al protestantesimo), visse dapprima a Berlino, dal 1811, poi (con frequentissimi viaggi [...] . 90; V, detta della Riforma, op. 107); 2 concerti per pianoforte, op. 25 e 40, e 1 per violino, celeberrimo, op. 64; 2 oratorî, Paulus, op. 36, ed Elias, op. 70; 1 ottetto, quintetti, quartetti, trii, 1 sestetto e molte altre pagine da camera; Rondò ...
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Musicista italiano (Gualdo Tadino 1880 - Roma 1943), sacerdote; maestro di cappella a S. Giovanni in Laterano (1911) e prof. alla Pontificia scuola superiore di musica sacra, direttore della Società polifonica [...] romana (1919). Pubblicò numerosi saggi storico-critici e ricerche importanti e curò (fino al 18º vol.) l'edizione Scalera delle opere palestriniane. Lasciò anche molta musica sacra, oratorî e madrigali. ...
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Musicista (Halle an der Saale 1685 - Londra 1759); figlio di un chirurgo di Halle, studiò dapprima musica con F. W. Zachow, poi (1702-03) iniziò gli studi giuridici all'univ. di Halle, ma, divenuto organista [...] diede altre sei opere, tra cui Ezio e Orlando, con le quali tenne il teatro fino al 1733. Ma neppure i due mirabili oratorî Debora e Atalia riuscirono a impedire il fallimento di questa nuova impresa, né quello di una terza, da lui tentata con nuovi ...
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Retore e storico latino (n. Cordova metà del sec. 1º a. C. - m. 37 d. C. circa). Recatosi in giovinezza a Roma, manifestò subito la sua inclinazione agli studî retorici, sebbene egli stesso non abbia mai [...] d'argomento storico o mitologico, intitolata Suasoriae (ne manca l'inizio); in essa S. giudicava Cicerone il più grande oratore romano. Le opere di S., con gli argomenti fittizî e immaginarî trattati, sono la dimostrazione evidente che l'età della ...
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Filologa italiana (Pavia 1894 - ivi 1990); prof. univ. dal 1940, ha insegnato letteratura greca, poi letteratura latina all'università di Pavia. Socio nazionale dei Lincei (1977). Oltre a varî studî specialmente [...] su Sallustio, Cicerone, Cornelio, Lucano, Floro (di cui ha dato nel 1938 l'edizione critica), ha curato l'edizione critica dei frammenti di Augusto (1928), degli oratori romani (1930) e del Brutus di Cicerone (2a ed. 1965). ...
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Musicista e musicologo (Siebież, Pskov, 1913 - Varsavia 2004). Studiò al conservatorio di Vilnius (1928-36) e a Parigi con N. Boulanger e Ch. Koechlin; insegnò poi ai conservatorî di Vilnius (1939-42), [...] Łódź (1945-47), Varsavia (dal 1957); diresse l'Opera di Varsavia (1948-49). Alla sua produzione musicale, per lo più pervasa di romanticismo, appartengono opere, oratorî, composizioni orchestrali. Pubblicò varî saggi e opere didattiche e divulgative. ...
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Cantante (Berlino 1929 - Krailling 1998), baritono. Studiò alla Hochschule für Musik di Berlino e poi con H. Gottschalk. Dopo l'esordio nel 1952 a Wiesbaden, cantò nei maggiori teatri del mondo. Artista [...] raffinato e versatile, incluse nel suo repertorio opere di Verdi, Gluck, Wagner; ma emerse soprattutto quale interprete di Mozart e Strauss, oltre che di Lieder e oratorî. ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...