Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] ), della convenienza, del decoro. In tal senso il racconto storico si differenzia – non diversamente che in Bruni – da quello dell’oratore o, a maggior ragione, del poeta. E così come Bruni aveva distinto la storia dall’elogio, così Valla rintuzza il ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] E. Frati (con notizie e note di F. Guarini), Bologna 1874, pp. 257 s., 271, 278, 280, 284; C. Foucard, Dispacci degli oratori Estensi da Napoli, Roma, Firenze, Venezia etc. 1480, "Archivio Storico Napoletano", 6, 1881, pp. 77-176, 607-28; L. Landucci ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] .
Ormai la difesa della libertà religiosa, postulata dal cosiddetto editto di Milano del 313, è invocata solo dagli ultimi oratori pagani123, come nell’orazione XII di Temistio: «voi sapete che non rientra nel potere dei governanti costringere i loro ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] e della Chiesa. L'imperatore ripristinò anche a Roma la distribuzione dell'annona e gli stipendi degli insegnanti, degli oratori, dei giuristi e dei medici (§ 22); volle dare impulso ai lavori di ricostruzione dei monumenti e dei porti (§ 25 ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] con il Farnese. A sostituirlo fu chiamato Iacopo Zanguidi detto il Bertoia, cui il F. ordinò di interrompere il lavoro all'oratorio del Gonfalone. Il Bertoia lavorò dentro e fuori la villa fino al suo ritorno a Parma avvenuto nel 1572. I dipinti ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] e l’abitazione del clero, che nel IV secolo viene chiamato titulus. Inoltre, in questo stesso secolo, si costruiscono oratori e chiese rurali nei piccoli centri abitati, cioè nelle villae (tenute), nei vici (villaggi), soprattutto in quelle diocesi ...
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Edward Gibbon. Costantino nella History of the Decline and Fall of the Roman Empire
Heinrich Schlange-Schöningen
The History of the Decline and Fall of the Roman Empire di Edward Gibbon, pubblicata [...] -670.
115 Ivi, pp. 677-678. Si veda in particolare p. 678: «Quando l’eresia o lo scisma turbavano la pubblica pace, i sacri oratori suonavano la tromba della discordia e forse della sedizione».
116 Ivi, cap. 21, p. 681.
117 Ivi, p. 685. Si veda poi p ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...