Musicista (Pistoia 1680 circa - ivi 1748 circa); allievo di G. Torelli e G. A. Perti, fu violinista a Ferrara, a Bologna, a Monaco e maestro di cappella al duomo di Pistoia. Compose oratorî e molta musica [...] strumentale (concerti grossi, sonate a 3, ecc.) di notevole valore estetico e storico ...
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Musicista (Venezia 1620 circa - Napoli 1684), dal 1657 maestro di cappella a Bergamo, dal 1669 primo organista in S. Marco a Venezia, infine alla corte di Napoli. Compose ventitrè opere teatrali, tre oratorî, [...] lavori chiesastici e strumentali, in un'arte ispirata allo stile di C. Monteverdi, F. Cavalli, G. Legrenzi ...
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Musicista (Aversa 1775 - Parigi 1826); studiò con il celebre N. Jommelli, suo zio. Dal 1790 in poi acquistò buona fama, in Italia e fuori, con oltre una quarantina di lavori teatrali e alcuni oratorî. ...
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Musicista (Stoccarda 1804 - Londra 1885). Esordì quale operista a Napoli (1825). Passò poi (1835) a Parigi e a Londra. Diresse il Covent Garden di Londra e la Società filarmonica di Liverpool. Compose [...] opere, oratorî, sinfonie. ...
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Musicista (Oxford 1815 - Lipsia 1873). Studiò prima in Inghilterra, poi in Germania, dove si stabilì definitivamente. La sua produzione, di ispirazione mendelsohniana, comprende le opere Der Elfensieg [...] (1845), Leila (1848), Contarini (1872), gli oratorî Jerusalem (1852) e Hezekiah (1869), e diverse musiche di scena, lavori orchestrali, Lieder, ecc. ...
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Celebre grammatico alessandrino (1º sec. a. C.), detto Calcèntero (Χαλκέντερος "dalle viscere di bronzo"). Fecondissimo (avrebbe scritto 3500 volumi), compose lavori esegetico-critici, lessicografici, [...] grammaticali, mitografici e varî; commentò moltissimi poeti greci e alcuni oratori. Fu un compilatore dell'opera dei filologi alessandrini precedenti, ma anche mediatore fra quella cultura e la cultura delle età seguenti; alla sua opera dobbiamo ...
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Musicista (Lüneburg 1747 - Schwedt, Brandeburgo, 1800); studiò con J. Ph. Kirnberger. Fu insegnante, direttore d'orchestra, maestro di cappella in varî centri germanici; fu a lungo maestro di cappella [...] aulico a Copenaghen. Compose Passioni, inni, oratorî, opere teatrali, pagine cembalistiche e soprattutto Lieder e canti corali tuttora eseguiti, nei quali creò un tipo particolare di canzone polifonica popolareggiante. Scrisse inoltre opere ...
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Musicista giamaicano (Kingston, Giamaica, 1852 - Londra 1935). Studiò a Londra, a Lipsia e a Berlino. Compositore, pianista e direttore d'orchestra, scrisse le opere teatrali Pauline (1876), Thorgrim (1890), [...] Signa (1893), Harold (1895), due operette, quattro oratorî, molti lavori sinfonici e da camera. ...
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Sacerdote italiano (Torino 1828 - ivi 1900), svolse opera di apostolato tra la gioventù povera; fondò (1873) la Pia Società di S. Giuseppe (confermazione apostolica, 1904) che si diffuse in Italia e all'estero [...] con varie denominazioni (oratorî, patronati, orfanotrofî, ecc.). Canonizzato nel 1970. Festa, 18 maggio. ...
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Teologo e scrittore cisterciense (Colonia 1180 circa - Heisterbach, Renania, 1240 circa). Fu priore di Heisterbach. Il suo Dialogus magnus visionum et miraculorum è una ricca raccolta di racconti edificanti [...] cui attinsero largamente nel Medioevo scrittori e oratori sacri; importante anche una Cronaca dei vescovi di Colonia (1167-1238). ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...