RICCHINI, Tommaso Agostino
Margherita Palumbo
RICCHINI, Tommaso Agostino. – Nacque a Cremona il 3 aprile 1695, da Pietro e da Antonia Sossija.
Nel 1703 entrò nel locale Collegio gesuitico, dove si distinse [...] letteraria manifestatasi fin dai primi anni di studio non venne, però, meno. Le fonti gli attribuiscono i testi di due oratori da cantarsi nella chiesa milanese di S. Maria delle Grazie in occasione della festa di Tommaso d’Aquino, L’Ombre svelate ...
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CARTARI, Antonio Stefano (Antonstefano)
Armando Petrucci
Nacque in Orvieto nel dicembre del 1651 da Carlo, giurista e poligrafo, e da Maria Maddalena Marabottini.
Destinato dal padre agli studi legali [...] notizie circa le medesime accademie (Infecondi e Intronati) di cui egli stesso faceva parte, nonché alcune trascrizioni di oratori sacri, effettuate forse in vista di un'edizione mai compiuta, e lo straordinario "scherzo" intitolato: La grandezza e ...
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ACERBI, Antonio
Pietro Negri
Figlio di Giliotto, partecipò alla vita politica di Perugia, secondo quanto riferisce il Pellini, dall'anno 1443, quando venne incaricato di trattare con Niccolò Piccinino [...] allora perduto il figlio, le condoglianze del Comune di Perugia. Nel giugno dello stesso anno fu uno dei quattro oratori del Comune che si recarono presso Pio II in Spoleto a chiedergli di provvedere alla distribuzione delle cariche amministrative in ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] Per celebrarvi la Messa o le altre funzioni sacre, si richiede la licenza dell’Ordinario del luogo. È d’obbligo che gli oratori e le cappelle private siano riservati unicamente al culto divino e liberi da ogni uso domestico, ed è opportuno che siano ...
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Musicista (Roma 1644 - Genova 1682). Compì forse a Modena i primi studî. Non si hanno notizie sicure di un suo successivo soggiorno a Napoli; si sa invece che visse per un certo periodo a Roma, partecipando [...] d'altro genere. Nella cantata si dimostra stilisticamente superiore a B. Ferrari, L. Rossi e G. Carissimi. Nell'oratorio raggiunge una pienezza drammatica inconsueta, e così anche nell'opera teatrale, nell'ambito della quale S. rappresenta l'anello ...
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Qualunque azione, volontaria o involontaria, che ecciti lo sdegno degli dei e reclami, perciò, la punizione degli uomini, affinché il diritto umano e sacrale, che quell'azione ha offeso, sia reintegrato [...] ; cioè, la γραϕὴ ἀσεβείας (azione pubblica di empietà) e la δίκη ϕόνου (azione privata per omicidio). Nell'età degli oratori giudicava un tribunale eliastico (v. eliea) e, solo per alcune particolari configurazioni di ἀσέβεια, l'Areopago. Sembra, poi ...
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L'antica Antium, città dei Volsci, era situata sul mare a circa 50 chilometri da Roma, con la quale era congiunta per mezzo di una strada particolare, detta Anziatina, che si staccava dall'Appia presso [...] perduto tutta la loro flotta; certo i rostri delle loro navi furono portati a Roma nel Foro, a decorare la tribuna degli oratori. Subito dopo i Romani avrebbero fondato in Anzio una colonia cittadina, alla quale poi venne dato (nel 317) un regolare ...
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Nato a Parigi il 4 gennaio 1790. Allievo degli Oratoriani nel collegio di Juilly, entrò giovanissimo nello studio d'avvocato del padre, celebre penalista. Lo spettacolo dei trionfi del primo Impero non [...] principe di Polignac. Continuamente rieletto durante la monarchia di luglio, fu universalmente riconosciuto come uno dei migliori oratori delle Camere francesi, in cui sostenne con gran coraggio la causa dei vinti Borboni. Si espose ai pericoli ...
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È una delle figure del patriziato romano che più spicca nella vita politica e letteraria al principio del sec. I a. C. Figlio dell'edile L. Giulio ed edile curule egli stesso nel 90, ponendo illegalmente [...] egli superò a giudizio di Cicerone (De off., I, 108; Brut., 177) gli oratori vecchi e nuovi, sono, più che il vigore, una sua caratteristica; onde Cicerone nel De oratore affidò a lui la trattazione del ridicolo come motore di affetti. Esordì nell ...
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GUADET, Marguerite-Élie
Alberto Maria Ghisalberti
Rivoluzionario francese, nato a Saint-Émilion (Gironda) il 20 luglio 1758, morto a Bordeaux il 17 giugno 1794. Amico e collega di Vergniaud e presto [...] di La Fayette, non sdegnò di entrare in rapporti con la corte nel luglio 1792; cercò il 10 agosto di placare gli oratori dell'Hôtel de Ville. Si schierò poi tra quei girondini che votarono la morte del re, ma chiesero la sospensiva dell'esecuzione ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...