Poeta peruvianti nato a Lima nel 1875. A 20 anni soffrì la prigione e l'esilio per il suo atteggiamento rivoluzionario, che espresse in Iras santas (1894), una delle sue prime raccolte poetiche. Ma questi [...] motivi polemici e oratorî furono presto obliati per una più salda ispirazione, che lo portò all'esaltazione epico-lirica della sua terra. Descrittivo nei quadri agresti (En la aldea, 1895), canta in una visione unitaria la sua America, che egli ...
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anadiplosi
Francesco Tateo
. Figura retorica, consistente nel ripetere all'inizio di una frase o di un verso l'ultimo termine della frase o del verso precedente. Priva di denominazione in Quintiliano, [...] che la ritrova più frequente nei poeti che negli oratori, essa è indicata da Marziano Capella (Rhet. lat. min., ed. Halm, XLI) come reduplicatio e appare nell'Ars versificatoria di Matteo di Vendôme (III 7) nell'esempio più classico, quello che ...
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Musicista (Bologna 1692 - Dresda 1753). Fu a Dresda compositore del teatro d'opera italiana, organista da camera e vicedirettore d'orchestra. Scrisse circa venti opere, tra le quali Calandro (1726) e Don [...] Chisciotte (1727), da annoverarsi tra i primi saggi di opera comica. Compose inoltre oratorî, messe, mottetti, cantate, sinfonie e arie. ...
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Musicista (Rimini 1635 - Vienna 1700), visse, dal 1653 in poi, alla corte di Vienna, da semplice musico fino a maestro di cappella. Dal 1661 al 1699 compose, quasi sempre per Vienna, più di duecento tra [...] opere, feste teatrali e serenate (sceniche), 43 tra messe, inni, oratorî, cantate. La sua arte è informata al barocco veneziano, di cui riecheggia gli effetti di grandiosità musicale e rappresentativa. ...
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Musicista (Löbejün, Halle, 1796 - Kiel 1869). Cantore di cappella, studiò composizione e teologia, poi insegnò nel ginnasio di Stettino dove fu (1831-66) Generalmusikdirektor. Compose 500 e più Ballate [...] per canto e pianoforte, del quale genere è considerato il più tipico esponente. Scrisse anche 17 oratorî, l'opera Die drei Wünsche, sinfonie e altri lavori strumentali da concerto e da camera. ...
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Compositore di musica, nato a Venezia nel 1672, morto a Vienna il 23 settembre 1738. Dal 1696 maestro compositore alla corte imperiale di Vienna, fu il primo a coprire quella carica. Scrisse circa 27 tra [...] opere e serenate, 27 oratori, 12 cantate raccolte sotto il titolo di Tributi armonici e altre 38, da una a tre voci, non maì pubblicate. Tra i melodrammi i più importanti sono Narciso (1699) e Amor vuol somiglianza (Roma 1702). ...
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GROZA, Petre
Uomo politico romeno, nato a Deva nel 1884; fu deputato (1919-27), ministro per la Transilvania, poi dei Lavori pubblici e comunicazioni (1921, 1922, 1926), ministro di stato (1926-27). [...] Nel 1934 fondò il partito minore Frontul plugarior (Il fronte degli oratori). Dopo l'occupazione russa fece parte dei governi Sănătescu e Rădescu; ma caduto quest'ultimo (1° marzo 1945) sotto la pressione dei comunisti locali sostenuti da Višinskii, ...
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Foro Romano
Tommaso Gnoli
Il cuore pulsante di Roma antica
Nella civiltà romana, il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi [...] , nel 608 d.C. Il lato corto dalla parte del Campidoglio è occupato dalla tribuna dei Rostri, da dove gli oratori parlavano alla folla riunita nel Comizio. La sistemazione attuale dei Rostri fu dovuta a Giulio Cesare, che risistemò anche il Comizio ...
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Musicista (Halle an der Saale 1685 - Londra 1759); figlio di un chirurgo di Halle, studiò dapprima musica con F. W. Zachow, poi (1702-03) iniziò gli studi giuridici all'univ. di Halle, ma, divenuto organista [...] diede altre sei opere, tra cui Ezio e Orlando, con le quali tenne il teatro fino al 1733. Ma neppure i due mirabili oratorî Debora e Atalia riuscirono a impedire il fallimento di questa nuova impresa, né quello di una terza, da lui tentata con nuovi ...
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Musicista (n. Livorno 1746 - m. 1818 circa). Studiò con G. B. Martini. Visse a Parigi (dal 1770 in poi) come direttore d'orchestra, insegnante di violino e critico musicale. È noto come uno dei primi compositori [...] di quartetti ad arco nella forma classica. Compose opere teatrali, oratorî e soprattutto musica strumentale da concerto e da camera. ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...