ASIANO E ASIANISMO
L. Laurenzi
Il termine "asianus" ricordato da Cicerone (Brutus, 51; Orator, 231) fu probabilmente trasferito con intento spregiativo, dagli oratori attici, dall'uso grammaticale a [...] quello letterario per definire lo stile retorico dei maestri della provincia d'Asia dove studiavano i giovani romani. Presso i moderni studiosi è entrato in uso con riferimento a talune correnti delle ...
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INDECENTIA
S. Ferri
− Termine adoperato una sola volta da Vitruvio vi, 5, 6 (vitium indecentiae), ad indicare difetto di illogicità, inconsistenza, inopportunità riferito agli abitanti di Alabanda, [...] i quali avevano innalzato nella palestra statue di oratori forensi e nel Foro statue di atleti, discoboli o corridori. Il termine sfiora il concetto moderno di funzionalità (v. veritas). ...
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BEMA
E. Zanini
Il termine deriva dal gr. βῆμα, che nel mondo classico definiva sia una unità di misura (il passo) sia, per traslato, un luogo sopraelevato nel tribunale, dal quale prendevano la parola [...] gli oratori della difesa e dell'accusa. Il secondo di questi significati sembra trasferirsi nella liturgia cristiana dei primi secoli, in particolare, se non quasi esclusivamente, nell'area orientale del Mediterraneo, per definire il luogo dal quale ...
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Foro Romano
Tommaso Gnoli
Il cuore pulsante di Roma antica
Nella civiltà romana, il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi [...] , nel 608 d.C. Il lato corto dalla parte del Campidoglio è occupato dalla tribuna dei Rostri, da dove gli oratori parlavano alla folla riunita nel Comizio. La sistemazione attuale dei Rostri fu dovuta a Giulio Cesare, che risistemò anche il Comizio ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] quella più vasta dei poeti, dei letterati, degli oratori, dei sacerdoti, dei medici, delle persone cioè, che esplicano una attività intellettuale e formano, insieme agli strateghi e più tardi ai dinasti, la classe politicamente attiva del mondo ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. L'organizzazione ecclesiastica delle campagne
Pier Giorgio Spanu
L’organizzazione ecclesiastica delle campagne
Nonostante [...] confermare i divieti, segno evidente che la pratica della fondazione di battisteri e la stabilizzazione del clero presso gli oratori privati continuava ad attestarsi e a preoccupare le autorità religiose; e così sarà nell’età di Gregorio Magno (590 ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] attorno al quale si sviluppò un'ampia area cimiteriale, utilizzata sino al sec 7°, e sorsero numerosi edifici di culto e oratori. Ad Arles il culto di s. Genesio non solo determinò lo sviluppo del c. degli Aliscamps - vasta area funeraria ancora oggi ...
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Vedi AQUILEIA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AQUILEIA (Aquileia)
V. Scrinari*
Città della provincia di Udine presso il fiume Natissa, che la congiunge alla laguna di Grado.
1. Storia. - Sorse come colonia [...] il mosaico absidale strappato dalla terza grande basilica del IV sec. nota e scavata in A., quella della Beligna. Generalmente oratorî e basiliche hanno una pianta rettangolare cui si aggiunse più tardi un'abside esterna; se il vano sia stato più o ...
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SAINT-MAURICE-D'AGAUNE
D. Thurre
(lat. Agaunum)
Centro della Svizzera sudoccidentale, nel Vallese, situato sulla sinistra del Rodano.Già nel terzo quarto del sec. 4°, i pellegrini giungevano numerosi [...] dei più importanti insediamenti religiosi dell'arco alpino.Guerre, incendi e cadute di rocce hanno distrutto a più riprese gli oratori a destinazione funeraria, le chiese e gli edifici monastici costruiti nel sec. 4° ai piedi della falesia che domina ...
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TREBONIANO GALLO (C. Vibius Treba o Trebonianus Gallus)
G. Bovini
Imperatore romano. Successe nel 251 a Traiano Decio; proveniva da antica stirpe etrusca ed era a capo della Mesia Inferiore. Fu ucciso [...] di New York che, in grandezza maggiore del naturale, lo rappresenta nella nudità eroica e nell'atteggiamento proprio degli oratori. Nella testa, la cui sottostante impalcatura ossea è portata in rilievo dalla dura modellazione delle forme, lo sguardo ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...