Compositore di musica (Burano, Venezia, 1706 - Venezia 1785). Alunno di A. Lotti. Celebre clavicembalista, fu ancora più acclamato per la sua produzione teatrale e oratoriale (112 opere, circa 20 oratorî). [...] Fino al 1741 in Italia (Venezia), si recò poi a Londra e dal 1765 in Russia, chiamatovi da Caterina II. Dal 1768 al 1773 lavorò ancora a opere per teatri veneziani. La sua arte, di viva espressione sia ...
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Musicista tedesco (Maihingen 1879 - Monaco di Baviera 1960). Allievo di M. Reger, dal 1911 insegnò al conservatorio di Stoccarda e (1921-50) all'Accademia musicale di Monaco. Compose opere teatrali, oratorî [...] e altri lavori sinfonico-vocali, musica sinfonica e da camera, ottenendo peraltro i migliori risultati nella musica corale ...
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Musicista (Foligno 1617 - Roma 1692). Studiò con G. Allegri e O. Benevoli. Fu alla corte imperiale e poi a Roma, cantore pontificio, organista e maestro di cappella in varie chiese. Compose oratorî e musica [...] religiosa e scrisse testi di argomento musicale ...
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Musicista (Ginevra 1890 - Naarden, Paesi Bassi, 1974). Allievo di J. Lauber, fu poi prof. all'Istituto Jacques-Dalcroze di Ginevra e diresse il Technicum della stessa città. Si affermò con balletti, oratorî [...] (Le vin herbé, 1938), pagine sinfoniche (suites, sinfonie, concerti, ballate, Petite symphonie concertante, 1945, ecc.), da camera e opere teatrali (Der Sturm, 1956; Monsieur de Pourceaugnac, 1963). È ...
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Musicista (Pistoia 1680 circa - ivi 1748 circa); allievo di G. Torelli e G. A. Perti, fu violinista a Ferrara, a Bologna, a Monaco e maestro di cappella al duomo di Pistoia. Compose oratorî e molta musica [...] strumentale (concerti grossi, sonate a 3, ecc.) di notevole valore estetico e storico ...
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Musicista (Venezia 1620 circa - Napoli 1684), dal 1657 maestro di cappella a Bergamo, dal 1669 primo organista in S. Marco a Venezia, infine alla corte di Napoli. Compose ventitrè opere teatrali, tre oratorî, [...] lavori chiesastici e strumentali, in un'arte ispirata allo stile di C. Monteverdi, F. Cavalli, G. Legrenzi ...
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Musicista (Aversa 1775 - Parigi 1826); studiò con il celebre N. Jommelli, suo zio. Dal 1790 in poi acquistò buona fama, in Italia e fuori, con oltre una quarantina di lavori teatrali e alcuni oratorî. ...
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Musicista (Stoccarda 1804 - Londra 1885). Esordì quale operista a Napoli (1825). Passò poi (1835) a Parigi e a Londra. Diresse il Covent Garden di Londra e la Società filarmonica di Liverpool. Compose [...] opere, oratorî, sinfonie. ...
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Musicista (Oxford 1815 - Lipsia 1873). Studiò prima in Inghilterra, poi in Germania, dove si stabilì definitivamente. La sua produzione, di ispirazione mendelsohniana, comprende le opere Der Elfensieg [...] (1845), Leila (1848), Contarini (1872), gli oratorî Jerusalem (1852) e Hezekiah (1869), e diverse musiche di scena, lavori orchestrali, Lieder, ecc. ...
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Musicista portoghese, vissuto nella prima metà del sec. XVIII. Il re Giovanni V lo inviò a studiare a Roma, dove l'A. compose e fece eseguire due oratorî: Il pentimento di Davide (1722) e Giuditta (1726). [...] Tornato in patria fu il primo, o tra i primi, a comporvi (dal 1733) opere all'italiana, rappresentate tutte nel palazzo reale di Lisbona con notevole successo e nelle quali mostra buona tecnica, bella ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...