Seneca, Anneo (detto il Vecchio o il Retore)
Seneca, Anneo
(detto il Vecchio o il Retore) Retore e storico latino (n. Cordova metà del sec. 1° a.C.- m. 37 d.C. ca.). Recatosi in gioventù a Roma, manifestò [...] d’argomento storico o mitologico, intitolata Suasoriae (ne manca l’inizio); in essa S. giudicava Cicerone il più grande oratore romano. Le opere di S., con gli argomenti fittizi e immaginari trattati, sono la dimostrazione evidente che l’età della ...
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Poeta tedesco (Raudten, Bassa Slesia, 1585 - Leszno 1647). Pastore di Köben, in Slesia (1611), ammalato e pressato dalle vicende della guerra dei Trent'anni, nel 1639 lasciò il suo ufficio per ritirarsi [...] Lieder di chiesa, alcuni dei quali rimasti assai noti e ripresi negli innarî usuali e inoltre in cantate e oratorî, in Devoti musica cordis. Haus- und Hertz-Musica (1630). Come predicatore scrisse opere cicliche (Flores, 1609; Exercitium pietatis ...
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Indirizzo dello stile oratorio ellenistico, in Grecia e in Roma, caratterizzato da frasi spezzettate, ricerca del ritmo della frase, acutezze, concettosità, amore del nuovo e del raro. Sorse dapprima ad [...] parlarono di stile asiano o asiatico con riferimento a chi non seguiva i principi di eleganza e di semplicità che essi consideravano propri degli oratori attici (atticismo). Dei Romani il più illustre rappresentante dell’a. fu Q. Ortensio Ortalo. ...
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CARPANI, Giuseppe Enrico
Francesco Raco
Nato a Roma il 2 marzo (secondo il Mazzuchelli) o il 2 maggio (come scrive il Sommervogel) 1683, entrò nella Compagnia di Gesù il 5 luglio 1704. Dopo il consueto [...] all'insegnamento della grammatica e, in seguito, della retorica nelle scuole del Collegio Romano. Si distingueva in quegli anni come ottimo oratore: suoi sono il Panegirico in lode di S. Maria Maddalena de' Pazzi, detto in Siena nella chiesa de' PP ...
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Oratore greco (n. forse Calcide in Eubea 420 a. C. circa - m. 340 circa), fu ad Atene allievo di Isocrate e maestro di Demostene. Delle sue orazioni (conosciamo 56 titoli) ne sono giunte a noi 11, di cui [...] , cui gli antichi lo paragonavano; il tono è freddo, volto alla dimostrazione, talvolta anche con sofismi. Ma appunto tale forza dell'argomentare fu il motivo principale della fortuna di I. e della sua inclusione nel canone dei 10 oratori attici. ...
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Scrittore italiano (Genova 1884 - Firenze 1966). Appartenne al gruppo della Voce, in cui portò il lievito e il rigore morale della sua origine valdese. Combattente nella prima guerra mondiale come ufficiale [...] o i giorni di guerra (Con me e con gli alpini, 1919) in lui alla commozione si accompagna l'ironia, ai toni elegiaci quelli oratorî e profetici (un poco al modo di P. Claudel o di Ch.-P. Péguy): unificati, specie nei racconti di Ragazzo, da un calore ...
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GRIFFI (Grifi, Grifo), Leonardo
Marcello Simonetta
Nacque nel 1437 o nel 1440 da Giacomo, mercante di Varese, e da Caterina Castiglioni.
Il G. fu in stretti rapporti con gli intellettuali gravitanti [...] Egli rimase al servizio di Innocenzo VIII. Il Burckard registra nel suo diario che il G. cavalcava onorevolmente a fianco dell'oratore milanese nella sua entrata a Roma per omaggiare il nuovo pontefice. Non è d'altra parte escluso che il G. sentisse ...
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FEDERICI, Domenico
Maria Giuseppina Marotta
Nacque il 16 maggio 1633 a Bargni (frazione di Serrungarina, provincia di Pesaro Urbino), nel territorio di Fano, da Bastiano e Domenica. Compì studi giuridici [...] da R. Montecuccoli. il F. si dedicò alla redazione di oratori e drammi, musicati da A. Draghi e P. A. 24 genn. 1681, il F. era a Fano, sacerdote della Congregazione dell'Oratorio; ma non cessavano con ciò gli incarichi di rilievo, giacché nel 1683 il ...
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GRANELLI, Giovanni
Maria Pia Donato
, Nacque a Genova il 15 apr. 1703 da Francesco e da Maria Cattaneo. Entrò nella Compagnia di Gesù come novizio il 17 ott. 1717; dopo avere terminato gli studi di [...] II, pp. 35-53; Galleria di sacra eloquenza, Bologna 1835, II, pp. 79-95; Scelta di prediche de' più celebri oratori italiani, Roma 1837, II, pp. 210 ss., 238 ss. Infine sue opere teatrali sono contenute nelle seguenti raccolte: Teatro ebraico, ovvero ...
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BRENTA (Brenzio, Brenti), Andrea
MMiglio
Nacque circa nel 1454 a Padova; il suo nome è sempre accompagnato dal'aggettivo esplicativo della sua città natale. Quivi egli ascoltò le lezioni di Demetrio [...] vi si trova insolenza, arroganza e ignoranza, così che dopo un periodo più o meno di un quinquennio tutti si sentono oratori, giuristi, maestri di dialettica, filosofi e medici.
Ci rimangono alcune prolusioni del B. ai corsi accademici, che non è ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...