DELLA VALLE, Niccolò
Mauro De Nichilo
Figlio di Lelio, giurista e umanista, e di Brigida de' Rustici, nacque a Roma il 6 dic. 1444 (cfr. Gatta, p. 630, dove si rimanda a p. 139 del vol. 131 del fondo [...] ss.; F. Gregorovius, Storia di Roma nel Medioevo, Roma 1900 IV,a cura di G. Zippel, p. 62;V. Laurenza, Poeti e oratori del Quattrocento inuna elegia inedita del Porcellio, in Atti della R. Acc. di archeol., lett. e belle arti di Napoli, XXIV (1906 ...
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PANDONE, Porcelio
Guido Cappelli
PANDONE (Pandoni), Porcelio (Porcellio). – Nacque a Napoli, probabilmente qualche anno prima del 1407, poiché Lorenzo Valla – un fratello del quale fu allievo di Pandone [...] classica, ovvero il primo secolo dell’Umanesimo, trad. it. , Firenze 1888 (ed. anast. Firenze 1968); V. Laurenza, Poeti e oratori del Quattrocento in una elegia inedita del Porcellio, in Atti della Regia Accademia di archeologia, lettere e belle arti ...
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PITTI, Buonaccorso di Neri
Lorenz Böninger
PITTI, Buonaccorso (Bonaccorso) di Neri. – Nacque a Firenze nel quartiere di Santo Spirito (gonfalone del Nicchio), il 25 aprile 1354; fu uno degli otto figli [...] XIVe siècle (pl. 1), in Mélanges d’archéologie et d’histoire, XXXVI (1916), pp. 3-26; E. Santini, Firenze e i suoi ‘oratori’ nel Quattrocento, Milano 1922, pp. 123, 130 s.; L. Mirot, B. P., aventurier, joueur et diplomate, in Annuaire-Bulletin de la ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a N e a E con il Brasile, a O con il Perù e con il Cile, a S con l’Argentina, a SE con il Paraguay.
Caratteristiche fisiche
Il territorio della B. è formato da [...] -religiose, totemiche, storiche ecc.
Durante il periodo coloniale furono adottate forme della musica sacra occidentale: messe, oratori, canti natalizi, requiem, corale, musica per organi. Accanto a queste, erano coltivati generi locali, soprattutto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] sistemi [...] prese a modello i dialoghi socratici di Platone, sul piano strutturale e argomentativo assunse lo schema del De oratore di Cicerone, avendo in comune la presenza di tre personaggi di cui uno difende le tesi copernicane, un altro le ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] sarebbero state completate nel 1498 in cinque volumi in folio. Poi si sarebbe passato ai grammatici, ai poeti, agli oratori, agli storici e a tutti quegli autori che avrebbero potuto contribuire alla ripresa degli studi e delle lettere.
Si trattava ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] opere filosofiche di Cicerone, di cui infatti tradusse in portoghese il Cato maior. Intanto il B., che aveva fino allora interpretato oratori e poeti, si volgeva agli storici e il corso del 1539-40 fu tenuto su Livio e Tucidide.
Con il tempo anche ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] ), che, rimasto incompiuto (volumi XX-XXII dell'ediz. pisana delle Opere), consiste in una serie di traduzioni di oratori greci, corredate da introduzioni e note critiche, scritto, come egli afferma, per combattere "il culto esclusivo e superstizioso ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] "cittadino", scritto non senza "alcuni di quei sali che più per bellezza che per necessità frapongono nel lor ragionare gli oratori". In quest'ultima opera il C. recupera significativamente l'odio antiplebeo che nell'età giovanile gli aveva dettato i ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] che dal Ritmo di Travale, attraverso il Novellino, troverà la sua perfezione nel Decameron (Paolo da Certaldo esortava gli oratori a esprimersi «con nuovi vocaboli e intendenti, però che molto se ne diletta la gente»). Ma la partecipazione di ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...
oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...