CANTARELLA, Raffaele
Piero Treves
Nato a Mistretta (Messina) il 25 apr. 1898 da Francesco e da Eva Rebeck, trascorse la giovinezza a Salerno, ove il padre fu a lungo insegnante di lettere classiche [...] . perciò è, in fatto di critica e di storia letterafia, decisamente antievoluzionista così come nega l'"oralità", cioè la trasmissione meramente orale, dei poemi omerici. Ricerca in ambito tecnico-culturale "i primordi della tragedia", ma nega vi sia ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] legate al suo soggiorno milanese. Da un punto di vista sintattico si riscontrano alcune caratteristiche vicine all’oralità e un andamento spesso dialogico della trattazione, che si inserisce pienamente nella tradizione di questa tipologia di ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] entro un «periodare unificante e riposato» (Mengaldo 1994: 184), con forme e costrutti orientati verso la semplificazione e l’oralità. Tra i primi si possono indicare i seguenti: l’uso, crescente nelle opere più tarde, delle forme preposizionali sur ...
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MAGALOTTI, Lorenzo
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze, il 1 genn. 1584, dal senatore Vincenzo e da Clarice Capponi. Entrambi i genitori appartenevano a famiglie gentilizie; ma i nobili Magalotti, pur [...] M. presso la Segreteria di Stato nei primi anni del pontificato di Urbano VIII è abbastanza conosciuta, anche se l'oralità che talora caratterizzava i rapporti tra il pontefice e il segretario di Stato non consente di cogliere appieno in quale misura ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] (gli esempi sono inventati sulla base del parlato quotidiano fiorentino quattrocentesco), con grande attenzione all’oralità (Patota 1996). Conformemente a tutta la politica linguistica albertiana, la descrizione è «umanisticamente» fondata sul ...
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GALEANO, Giuseppe
Rosario Contarino
Nacque a Palermo nel 1605 da una famiglia che l'Oldoini dice originaria di Ventimiglia.
Dei suoi studi, culminati nel conseguimento della laurea in teologia, filosofia [...] siciliana tra Quattrocento e Seicento.
Come precisò meglio nella dedica Ai siciliani lettori il G. fece passare dall'oralità o da un'incerta tradizione manoscritta alla scrittura un gran numero di componimenti, che circolavano ormai corrotti e privi ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] che, oltre al significato di un intellettuale discurrere, ospita anche quello di un affabile parlare che sposta verso l’oralità una scrittura già insofferente di registri troppo formali.
Nel frattempo era cominciata la fase delle lettere (a Benedetto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] che aveva progettato in tre volumi (Cicu 1947, p. 106).
Da processualista egli patrocinò «l’accoglimento dell’oralità del giudizio» (Sulla riforma del codice di procedura civile, 1933).
Infine, i civilisti contemporanei riconoscono unanimemente che ...
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Omero
Emanuele Lelli
Il leggendario cantore
Dall’età classica, passando per il Medioevo e il Rinascimento e arrivando all’Età moderna e contemporanea, Omero è considerato il più grande poeta della [...] e l’Odissea? I poemi, in realtà, non sono opera di un genio isolato, ma il punto finale di una lunga tradizione orale di poesia epica. Nell’Iliade, poema della guerra, è narrata una parte delle vicende di Achille nell’assedio di Troia; nell’Odissea ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] solo alla lingua scritta letteraria. Già in alcuni punti teorici che aprono l’opera trapela questo interesse per l’oralità e la varietà. Cesarotti osserva che dappertutto si adoperano i dialetti, che all’interno di ogni città si registrano ...
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oralita
oralità s. f. [der. di orale1]. – 1. Carattere di ciò che è detto, comunicato o trasmesso a voce: o. di una tradizione; in senso concr., insieme di tradizioni orali, non scritte: nella Grecia arcaica l’o. predominava sulla scrittura;...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...