L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] ad Aristotele; ammodernata nei suoi presupposti, la r. apparve come un valido strumento di interpretazione di testi scritti e orali. D’altro canto, l’esistenzialismo e la scuola fenomenologica, mettendo in discussione la distinzione stessa fra vero e ...
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Anatomia
Nome generico di sporgenze o escrescenze di varia natura e funzione; in particolare, nell’apparato scheletrico, nome di speciali sporgenze o apofisi cartilaginee o ossee, o anche di altre strutture [...] la discussione e la deliberazione della sentenza; quello dell’oralità, che caratterizza le prove dichiarative e, non da , essenzialmente scritto e documentale, non sono ammesse prove orali; sono, quindi, espressamente vietati il giuramento e la ...
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GRAFICA E DESIGN MULTIMEDIALE.
Letizia Bollini
- Ipertesti, hypermedia, multimedia. Dalle GUI alle MUI (Multimodal User Interfaces). Rivoluzione mobile, interfacce (multi)touch, aptiche e vocali. Dall’editoria [...] che la meccanizzazione dell’arte di scrivere è stata probabilmente la prima riduzione di un lavoro in termini meccanici» (Orale/scritto, in Enciclopedia Einaudi, 10° vol., 1982, p. 84).
Le tecnologie informatiche, inoltre, sono diventate esse stesse ...
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PROCESSO DEL LAVORO (XXVIII, p. 285)
Andrea Proto Pisani
LAVORO La l. 11 ag. 1973, n. 533 ha dettato una nuova disciplina processuale per le controversie in materia di lavoro (cioè controversie individuali [...] - su istanza di parte o del giudice - possano rendere in giudizio, tramite un loro rappresentante, informazioni e osservazioni orali o scritte (art. 425).
Giudizio di appello. - La reintroduzione di un sistema di decadenze nel corso del giudizio ...
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Lingue a rischio di estinzione
Emanuele Banfi
Le lingue del mondo
Non c’è accordo tra gli specialisti su quale sia il numero effettivo delle lingue del mondo. Le valutazioni brutalmente numeriche variano [...]
Non va poi trascurato il fatto che la grande maggioranza dei sistemi linguistici del mondo è legata al piano della oralità, non è cioè fissata da una norma scritta, e, proprio la mancanza di una stabile fissazione grafematica e del riconoscimento ...
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teatro
Raimondo Guarino
Il teatro del Rinascimento. – Prologhi. Ci sono prologhi in cielo e prologhi in scena, presagi visionari e antefatti concreti nel fenomeno, proprio della cultura italiana del [...] . Da un lato, c’è la fluidità di un genere irriducibile, perché consegnato al confine tra lo scritto e l’orale, tra lingua letteraria e lingua d’uso; dall’altro, la questione dell’imitazione dell’ethos, sostanziale nella definizione dell’esercizio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura di Roma
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La produzione letteraria romana ci si presenta [...] – il saturnio, verso dei fauni e degli indovini – mentre il lessico e la sintassi appaiono ancora fortemente marcati dall’oralità e dalla costruzione analogica. Soprattutto, la dea che presiede a questa poesia non è la Musa dei Greci, come accadrà ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione in Grecia
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I due concetti educativi fondamentali nella cultura greca sono [...] epica. Non bisogna dimenticare che la cultura greca e la stessa letteratura greca nascono in un contesto di oralità primaria e che lo stesso termine “letteratura” rinvia inevitabilmente alla scrittura come mezzo di composizione e di pubblicazione ...
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Maria Costanza
Abstract
Nella voce, movendo dalla disciplina positiva in materia di interpretazione, si esaminano i canoni ermeneutici attraverso la loro applicazione presso la giurisprudenza anche [...] della prescrizione sulla forma ad substantiam, dalla esigenza pratica di trasporre in una sede meno sfuggente dell’oralità la statuizione negoziale che nel testo si propone all’interprete quale prima traduzione degli intendimenti dei suoi autori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In tutto l’ambito europeo l’Ottocento letterario si struttura cronologicamente [...] dopo Rousseau, il luogo misterioso dell’infanzia e il mondo della fiaba, l’immaginario onirico dell’arte popolare e dell’oralità teatralizzata, come accade, sulle orme di Herder, a Brentano, Arnim e Grimm sul doppio versante del racconto fantastico e ...
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oralita
oralità s. f. [der. di orale1]. – 1. Carattere di ciò che è detto, comunicato o trasmesso a voce: o. di una tradizione; in senso concr., insieme di tradizioni orali, non scritte: nella Grecia arcaica l’o. predominava sulla scrittura;...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...