Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esperienza mistica è fondata sulla parola, detta o scritta, indispensabile per comunicare [...] visioni e rivelazioni estatiche. Sono testi che, per le modalità in cui vengono scritti, hanno un rapporto molto stretto con l’oralità e ne conservano a tratti l’immediatezza, come per esempio i sermoni tedeschi di Eckhart e di Taulero, registrati da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Senofane
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Senofane è da sempre ritenuto poeta eclettico e originale, ma anche poeta-filosofo, in quanto [...] è mancato chi ha semplicemente ritenuto che Diogene Laerzio volesse con tale verbo indicare nulla più che la recitazione orale in pubblico da parte di Senofane dei propri carmi, praticata come una vera professione per guadagnarsi da vivere, proprio ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] notariato in latino e quella della contabilità in volgare – si rivela sovente orientata verso ‘l’esterno’ e la dimensione dell’oralità» (Ricci 2005: 249). Ciò vuol dire che mentre la semplice registrazione, in un libro di ricordanze, di un matrimonio ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] e settentrionale, ma diffuso in tutte le realtà giovanili), un’estensione degli ambiti di utilizzo (non più la sola oralità, ma anche le nuove forme di scrittura digitata), un’estensione generazionale, parallela all’estensione della fascia d’età ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] che aveva progettato in tre volumi (Cicu 1947, p. 106).
Da processualista egli patrocinò «l’accoglimento dell’oralità del giudizio» (Sulla riforma del codice di procedura civile, 1933).
Infine, i civilisti contemporanei riconoscono unanimemente che ...
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Omero
Emanuele Lelli
Il leggendario cantore
Dall’età classica, passando per il Medioevo e il Rinascimento e arrivando all’Età moderna e contemporanea, Omero è considerato il più grande poeta della [...] e l’Odissea? I poemi, in realtà, non sono opera di un genio isolato, ma il punto finale di una lunga tradizione orale di poesia epica. Nell’Iliade, poema della guerra, è narrata una parte delle vicende di Achille nell’assedio di Troia; nell’Odissea ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] la pagina scritta e introdotti dagli strati più colti, oggi la loro interferenza è soprattutto orale, anche se si tratta di oralità indotta e condizionata dai mezzi di comunicazione sonori che rendono disponibili i prestiti con una pronuncia ...
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Vedi La chiamata de relato quale riscontro probatorio dell'anno: 2013 - 2014
La chiamata de relato quale riscontro probatorio
Leonardo Suraci
La valutazione della prova costituisce, nei sistemi di tradizione [...] giudizio, con palese detrimento dell’immediatezza (perché il giudice non ha alcun contatto con la fonte di prova), dell’oralità (che si esercita solo in apparenza, su soggetto diverso da quello che fornisce le informazioni per averne fatto esperienza ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] solo alla lingua scritta letteraria. Già in alcuni punti teorici che aprono l’opera trapela questo interesse per l’oralità e la varietà. Cesarotti osserva che dappertutto si adoperano i dialetti, che all’interno di ogni città si registrano ...
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Corporeità
Bruno Callieri
Dal latino medievale corporeitas, derivato di corporeus, "corporeo", il termine indica l'avere un corpo e anche l'essere corpo. Questa polarità è centrale nell'analisi del [...] far propria ogni ricchezza del mondo, impossessarsi con un'oralità concreta o anche solo metaforica); comparente (apparizione fisiognomica, ecc.) e in diversi disturbi della condotta orale, dalla bulimia alle manie selettive dietetiche e, ...
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oralita
oralità s. f. [der. di orale1]. – 1. Carattere di ciò che è detto, comunicato o trasmesso a voce: o. di una tradizione; in senso concr., insieme di tradizioni orali, non scritte: nella Grecia arcaica l’o. predominava sulla scrittura;...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...