Incesto
Raffaele Menarini
Il termine incesto (dal latino incestum, composto di in- privativo e castus, "puro, casto") indica il rapporto sessuale fra congiunti prossimi. Gli studi etnologici hanno dimostrato [...] cioè del modo in cui la psiche concepisce il proprio corpo. Si tratta tanto dell'organizzazione libidica corporea (oralità, analità e fallicità), quanto dell'universo emotivo dell'identità. Quest'ultima è transpersonale, poiché oltrepassa i limiti di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Céline, scrittore francese celebre per il romanzo Viaggio al termine della notte, esprime [...] (Mort à crédit, 1936), romanzo autobiografico che narra l’antefatto del Voyage, perfezionando la trascrizione mimetica dell’oralità per conseguire l’effetto dell’emozione autentica e immediata. Qui il célinismo raggiunge una sonorità e una violenza ...
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GALEANO, Giuseppe
Rosario Contarino
Nacque a Palermo nel 1605 da una famiglia che l'Oldoini dice originaria di Ventimiglia.
Dei suoi studi, culminati nel conseguimento della laurea in teologia, filosofia [...] siciliana tra Quattrocento e Seicento.
Come precisò meglio nella dedica Ai siciliani lettori il G. fece passare dall'oralità o da un'incerta tradizione manoscritta alla scrittura un gran numero di componimenti, che circolavano ormai corrotti e privi ...
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Gino Roncaglia
Biblioteche digitali: la grande sfida a Google
In America e in Europa si tende a dare una risposta istituzionale e aperta al progetto di trasferimento on-line dei libri promosso da Google, [...] che l’evoluzione tecnologica è una costante inevitabile della storia dell’umanità – scandita da passaggi quali quello dall’oralità alla scrittura, dal rotolo al codice, dal manoscritto al libro a stampa, ciascuno dei quali ha inciso profondamente ...
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Disciplina musicologica che ha come proprio oggetto di studio la musica di tradizione orale, cioè tutta la musica che risulta prodotta in aree o culture poste al di fuori della tradizione musicale europea [...] considerarsi assolutamente necessarie per una corretta valutazione del documento etnografico-musicale. Ciò è indicativo dell'importanza che l'''oralità'' riveste nell'e., non solo al momento dell'esecuzione e della trasmissione del brano, ma anche al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] della cultura greca, che da un certo punto di vista e in un certo senso è improntata fondamentalmente all’oralità – il modello fondamentale della divinazione che ha prevalso nell’antica Grecia è quello della profezia ispirata. In Grecia, infatti ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] per molto tempo soltanto una mera pronuncia, ovvero una resa orale dello scritto (Mioni 1993; Schmid 1999; Bertinetto & , in cui cioè la trasmissione “oculare” prevale su quella orale.
Il peso della scrittura è rilevabile anche nell’immissione di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo ius civile: glossatori e commentatori
Giovanni Chiodi
Antefatto
A leggere alcuni atti giudiziari della fine dell’11° sec., si rimane colpiti dal cambio di strategia intervenuto nell'impostazione [...] che si adopera. Questo, al centro, presenta il testo giustinianeo, scritto su due colonne. Chi legge aggancia le sue osservazioni (orali) alle parole (scritte). Lo stesso maestro, o chi ascolta o legge a sua volta, annota una parte di quanto detto ...
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BEVILACQUA, Alberto
Alberto Bertoni
Nacque a Parma il 27 giugno 1934, da Mario e da Giuseppina (a tutti nota però come Lisa o Lisetta) Cantadori.
Il padre, che aveva aderito al fascismo, proveniva da [...] una prospettiva simile), in favore di poemi narrativi – quando non veri e propri melodrammi – scanditi da principi di oralità profonda e dunque determinati da movimenti di ordine musicale, con la prima, più diretta conseguenza che il punto di ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] che, oltre al significato di un intellettuale discurrere, ospita anche quello di un affabile parlare che sposta verso l’oralità una scrittura già insofferente di registri troppo formali.
Nel frattempo era cominciata la fase delle lettere (a Benedetto ...
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oralita
oralità s. f. [der. di orale1]. – 1. Carattere di ciò che è detto, comunicato o trasmesso a voce: o. di una tradizione; in senso concr., insieme di tradizioni orali, non scritte: nella Grecia arcaica l’o. predominava sulla scrittura;...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...