Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] dei disegni animati nipponici non ha attirato molto la mia attenzione, attraverso le quali ho potuto avere un esempio orale di lingua incontaminata. La mia infatti è stata la prima generazione che ha visto un proliferare incredibile di trasmissioni ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] .
L’asse cronologico, tuttavia, non è il solo rilevante: in testi della piena latinità che richiamano volutamente l’oralità, o che sono meno controllati, è dato trovare indizi precoci (benché, certamente, molto preliminari) di fenomeni romanzi. Così ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] . Straordinaria fortuna di un uso improprio del telefono (invece, «con il telefonino non assistiamo a un trionfo dell’oralità, bensì della scrittura»: M. Ferraris, Dove sei? Ontologia del telefonino, 2005).
Tempi globali
Allo stato attuale, gli SMS ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] alfabetizzati, ma incolti quanto basta per ‘vivere’ la comunicazione scritta in modo formalmente e sostanzialmente non diverso da quella orale» (De Blasi 1982: 9). Proprio da studi su carteggi di questo tipo ha preso le mosse negli scorsi decenni ...
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TONDELLI, Pier Vittorio
Roberto Carnero
– Nacque a Correggio (Reggio Emilia) il 14 settembre 1955 da Brenno Tondelli e da Marta Bartoli.
Trascorse un’infanzia serena con i genitori, titolari di un negozio [...] di Alberto Arbasino) «il sound del linguaggio parlato». Ma non si tratta tanto della semplice trascrizione dell’oralità, quanto piuttosto della riscrittura dell’esperienza in termini linguistici forti da parte di un autore consapevole dei molteplici ...
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Etnologo ed etnomusicologo, nato a Reggio di Calabria il 12 giugno 1924, morto a Roma il 7 agosto 1990. Insegnò presso il Conservatorio di Roma (1952-76), all'Accademia nazionale di danza (1953-73), nella [...] lavoro di C. l'applicazione di talune osservazioni e riflessioni, nate appunto nell'ambito degli studi sui repertori orali, a campi di indagine della musicologia tradizionale e ad ambiti musicali di tradizione scritta, con risultati assai innovativi ...
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Goody, Jack
Bernardo Bernardi
Goody, Jack (propr. John Rankine)
Antropologo inglese, nato a Londra il 27 luglio 1919. Nel 1940, chiamato alle armi, interruppe gli studi di letteratura all'università [...] trad. it. 1984); The logic of writing and the organization of society (1986); The interface between the written and the oral (1987); The culture of flowers (1993); The expansive moment. The rise of social anthropology in Britain and Africa 1918-1970 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il romanticismo nascono la moderna cultura di massa e una letteratura commerciale [...] , socialmente distinti dal pubblico dei destinatari. Viene così meno una genuina cultura popolare, legata ai moduli dell’oralità, e nasce la letteratura commerciale in forma stampata e venduta a prezzo modico. Non va infatti dimenticato che ...
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lingua, questione della
Stefano Gensini
Un’idea di naturalismo linguistico
Il corpus delle riflessioni machiavelliane su lingua e linguaggio, a parte il fondamentale Discorso intorno alla nostra lingua [...] un tessuto comunicativo che, unico al tempo, poteva garantire quelle ‘normali’ condizioni di interscambio fra scrittura e oralità, fra lingua del testo e repertorio linguistico spontaneo del pubblico che risultavano (e risultano) vitali per il genere ...
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GIOVANNI da Vicenza
Luigi Canetti
Nacque a Vicenza, verosimilmente intorno all'anno 1200, figlio del causidicus Manelino, già tesoriere dell'amministrazione cittadina. La famiglia, contrariamente a [...] conduzione disciplinata secondo gli schemi di un severo ethos penitenziale, anche con l'ausilio di forme innovative di oralità e gestualità che, per il tramite dell'oratoria civile dei concionatores comunali, attingevano alla matrice ludica della ...
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oralita
oralità s. f. [der. di orale1]. – 1. Carattere di ciò che è detto, comunicato o trasmesso a voce: o. di una tradizione; in senso concr., insieme di tradizioni orali, non scritte: nella Grecia arcaica l’o. predominava sulla scrittura;...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...