Studio delle relazioni tra le strutture linguistiche e i vari tipi di cultura umana.
In passato studio pratico-descrittivo delle lingue senza scrittura, l’e. raggruppa interessi diversi, a cominciare da [...] lo studio della società». Questa posizione non sembra particolarmente controvertibile, quando si pensi all’importanza della letteratura orale di un gruppo, e in genere della rete fittissima di rimandi che la lingua quotidiana stabilisce con le ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] eventi storici.
Il latino è la lingua delle sempre più numerose università, tanto nella produzione libraria quanto nella pratica orale delle lezioni e delle dispute. Nella scuola il volgare serve come appoggio all'insegnamento del latino e di questa ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] poi non si parla più di volgari ma di dialetti.
Questa vicenda riguarda sostanzialmente l’uso scritto della lingua. L’uso orale dei volgari /dialetti continua invece in Italia con grande vitalità, anche se è scalfito nel suo prestigio dall’italiano ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] ) con la data 1966.
Un fattore importante è anche il modo attraverso cui avviene l’interferenza, che può realizzarsi per via orale o scritta, da parlante a parlante o trasmessa dai mezzi di comunicazione, all’interno di ambiti settoriali, o a vasto ...
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etimologia
Franco De Renzo
L'origine delle parole
Qual è l'origine della parola testa? O della parola bocca? Entrambe sono parole molto comuni, che impariamo facilmente già nei primi anni di vita. Come [...] , dal latino bucca, che però voleva dire "guancia", mentre la parola per bocca era os, da cui l'aggettivo italiano orale.
Le parole nascono quasi sempre da altre parole già esistenti, e l'etimologia permette di chiarirne i legami. La parola telefono ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] (1983: 504-508) ha proposto di suddividere in due fasi il periodo in cui si passò da una cultura volgare prevalentemente orale a una cultura volgare anche scritta:
(a) lo «stato di scrittura», durante il quale avvenne una trasmissione intenzionale ma ...
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Nacque a Salerno il 25 apr. 1872 da genitori piemontesi, Gaudenzio, ingegnere del genio civile, e da Vittoria Vaudagnotti. Mortogli il padre, egli entrò diciannovenne nell'amministrazione dello Stato come [...] tradizioni e canzoni tigrine (ibid. 1941, ma la premessa è del dicembre 1938; contiene anche un saggio sulla tradizione orale come fonte di storia), e quell'altro classico Principi di diritto consuetudinario dell'Eritrea (ibid. 1916), che costituì un ...
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Il termine indebolimento indica una serie di fenomeni fonetici e fonologici che hanno come effetto la riduzione del grado di forza articolatoria di un suono (➔ fonetica articolatoria). Da un punto di vista [...] segmenti con una bassa resistenza al passaggio dell’aria, quindi realizzati con debole tensione muscolare e maggiore ampiezza della cavità orale. Si pensi ad es. alla resa fricativa di un’occlusiva, un processo di spirantizzazione in cui gli organi ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] di quella capacità). Nel mondo arabo-islamico, la trasmissione del sapere era, a tutti i livelli, prevalentemente orale, condizione sancita autorevolmente dall’essere lo stesso Maometto analfabeta. Tuttavia, la fissazione del testo coranico (8° sec ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] specifico si parla di relazione oggettuale in connessione a momenti dello sviluppo individuale (relazione oggettuale orale, anale, fallica ecc.) e in riferimento a particolari situazioni patologiche (relazione oggettuale melanconica, maniacale ecc ...
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orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...
orale2
orale2 s. m. [dal lat. mediev. orale, der. di os oris «faccia»]. – 1. ant. Velo o fazzoletto usato dalle donne per coprire il capo e la faccia. 2. Altro nome, ora non più in uso, di un antico tipo di fanone, velo omerale liturgico indossato...