trasmesse di bocca in bocca, di generazione in generazione, considerate una delle fonti fondamentali per gli studî etnologici, distinguendosi dalla storia orale, che è l'insieme delle informazioni, assunte [...] colta di tono popolare non soggetta a quel processo storico. I seguaci del metodo finnico hanno studiato i racconti orali con i medesimi criterî dei canti popolari, seguendone le migrazioni, classificando le varianti e ricostruendo le forme normali ...
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Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. P. d’arte Nel linguaggio della [...] critica letteraria, la p. tipica dei frammentisti, in voga in Italia negli anni precedenti e durante la Prima guerra mondiale. P. ritmica La p. animata da una cadenza liberamente musicale. P. clausolata ...
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Discorso continuato, soprattutto orale ma anche scritto, tenuto da una sola persona che si rivolge a sé stessa o ad altri, dai quali non attende o non ammette risposte o critiche, e con i quali non intende [...] stabilire un dialogo.
Letteratura
M. interiore Tecnica narrativa, sperimentata da É. Dujardin alla fine dell’Ottocento e largamente impiegata nella letteratura del Novecento (J. Joyce, I. Svevo ecc.), ...
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Poeta cosacco (Semireč´e 1846 - Alma Ata 1945); uno dei maggiori rappresentanti della poesia popolare orale. Dall'età di 14 anni andò vagando; improvvisava poesie accompagnandosi sulla dombra. Arditezza [...] di paragoni e metafore, ricchezza di colori e, ciò nonostante, grande semplicità, sono le caratteristiche del suo canto ...
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Sentenza memorabile, detto breve e sentenzioso. Presso i Greci, gli a. erano conservati nella tradizione orale o da scrittori di memorie e biografie o nelle scuole di filosofia e di retorica (per es. gli [...] a. d’Isocrate). apoftegma Apoftegmi dei Padri (lat. Apophthegmata Patrum) Raccolta di detti memorabili e fatti esemplari dei più celebri monaci del deserto (generalmente egiziani), tramandata in differenti ...
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Teresa Buongiorno
Grimm, Jacob e Wilhelm
I fratelli che fissarono sui libri le antiche fiabe della tradizione orale
I fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, entrambi nati nella seconda metà del Settecento, sono [...] i più famosi scrittori di fiabe della cultura europea, sebbene non siano autori per bambini. Erano infatti due studiosi della lingua e della cultura tedesca, professori in prestigiose università, che pubblicarono ...
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Racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e tradizione orale (➔ favola). La f. ebbe sin dai tempi remoti vastissima diffusione [...] nel mondo indoeuropeo, quale importante genere della narrativa orale d’intrattenimento. Dal punto di vista letterario, ebbe grande sviluppo in Oriente (Mille e una notte), mentre in Occidente fu in epoche diverse utilizzata a fini artistici da ...
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Narratrice portoghese (n. Boliqueime, Algarve, 1946). Nata in una famiglia di origine contadina, utilizza nei suoi romanzi un linguaggio prevalentemente orale e colloquiale, teso ad analizzare gli ambienti [...] rurali e urbani della società portoghese dopo la rivoluzione del 1974. Ha scritto: O dia dos prodígios (1979); O cais das Merendas (1983); Notícia de cidade silvestre (1984); A costa dos murmúrios (1988, ...
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Pseudonimo dello scrittore cinese Liang Jinguan (Zhaogezhuang, Hebei, 1932 - Pechino 2008). Di origine contadina, ha sviluppato tecniche narrative legate alla tradizione orale popolare. Tra i suoi romanzi [...] più noti, e tradotti anche all'estero, sono Yanyang tian ("Giorni di sole", 1964) e Jinguang dadao ("La grande strada dorata", 1972), ambientati nella Cina contadina. H. è anche autore di racconti brevi ...
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orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...
orale2
orale2 s. m. [dal lat. mediev. orale, der. di os oris «faccia»]. – 1. ant. Velo o fazzoletto usato dalle donne per coprire il capo e la faccia. 2. Altro nome, ora non più in uso, di un antico tipo di fanone, velo omerale liturgico indossato...