Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] a uno a più basso livello).
Linguistica
L’azione, l’operazione e l’attività di volgere da una lingua a un’altra un testo scritto od orale.
T. letterale e t. a senso
La t. si presenta come un caso speciale di un’attività più vasta, che consiste nel ...
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Prima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo nome greco alfa è l’adattamento della parola fenicia ’lp «toro», dalla forma primitiva del [...] arretrata delle vocali velari ò, ó, u, e l’articolazione avanzata delle vocali è, é, i) e dalla massima apertura orale. Nelle concrete realizzazioni del fonema si possono riscontrare tipi di a diversi per timbro e durata, diversità dovute alla natura ...
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anatomia Piano m. (o sagittale). Quello che passa per l’asse principale del corpo o di un arto, dividendolo idealmente in due parti specularmente uguali; mediale indica la posizione prossima al piano m. [...] (situata lateralmente) e ulnare superficiale (in posizione mediale).
Linguistica
In fonetica, suoni m., quelli la cui articolazione avviene all’interno e non nelle parti periferiche della cavità orale (per es. le consonanti palatali e le dentali). ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] miei, v’invito a togliervi il cappello” (De Crescenzo 1985: 36)
Il vocativo è una forma caratteristica del discorso orale ma si trova anche nei testi scritti. Innanzitutto può essere mimato nei dialoghi letterari come negli esempi precedenti, può ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] che per le sonore: [f]alce e [v]ale); cfr. .
L’articolazione delle nasali bilabiali consiste nel generare un’occlusione nella cavità orale accostando le due labbra tra loro (sono solo sonore: ad es. [m]ela); per le labiodentali, si accosta il labbro ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] ottiene così la Tavola I.
Verso la metà del IV millennio l'homo sapiens aveva creato da lungo tempo con il linguaggio orale un sistema di segni organizzati che gli consentiva di dare un nome a ogni cosa, di esprimere il suo pensiero e di comunicare ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] , non è vero che nel parlato si predilige in assoluto il discorso diretto a scapito del discorso indiretto. Anche nell’oralità infatti è necessario tener conto della tipologia testuale: già Lavinio (1998) osserva, ad es., che se il discorso diretto è ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] 1985: 107), all’origine di uno scarto dell’intonazione tra la narrazione diegetica e la parte citata. Sia nell’orale che nello scritto, in effetti, il discorso indiretto libero è segnalato da un’intonazione particolare.
Nella scrittura, l’intonazione ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] e l’impiego dell’italiano sono stati condizionati, nei secoli successivi, dalla permanenza del dialetto nell’uso orale della quasi totalità della popolazione, che permea anche la cultura (antropologica) delle comunità. Il fenomeno si estende ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] i testi su base funzionale e di osservare, ad es., le differenze tra testi narrativi scritti e orali, testi espositivi scritti e orali, ecc. (Lavinio 2004: 148).
Nonostante l’esigenza di dare un ordinamento alla produzione di testi abbia portato ...
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orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...
orale2
orale2 s. m. [dal lat. mediev. orale, der. di os oris «faccia»]. – 1. ant. Velo o fazzoletto usato dalle donne per coprire il capo e la faccia. 2. Altro nome, ora non più in uso, di un antico tipo di fanone, velo omerale liturgico indossato...