Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] (atona finale del napol. [ˈkandə] «(io) canto» < canto). Una vocale, infine, può subire nasalizzazione, se passa da una risonanza orale a una nasale, come nel fr. [ˈbõ] «buono» < bŏnum.
Nel settore del consonantismo può cambiare il modo di ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] , cfr. Niculescu 1966; sulla deissi personale, Renzi 1993 e Scaglia 2003: ➔ deittici). Nella lingua scritta standard, e nell’interazione orale meno formale, la scelta possibile sembra tuttavia limitata al tu e al lei, mentre il voi, riferito a un ...
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I cosiddetti corpora (sing. corpus) linguistici sono collezioni, per lo più di grandi dimensioni, di testi orali o scritti prodotti in contesti comunicativi reali (per es., registrazioni di discorsi o [...] corredato di vari livelli di annotazione e dei file audio corrispondenti alle trascrizioni.
Il corpus italiano del progetto C-ORAL-ROM (Cresti & Moneglia 2005; http://lablita.dit.unifi.it/coralrom/) contiene circa 300.000 parole che campionano l ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] (➔ bilinguismo e diglossia) va usato in relazione a contesti in cui il romanes è il codice meglio conosciuto, ma solo in ambito orale e familiare, mentre lingue di uso allargato (e scritto) sono (o erano) le lingue dei gagé, i ‘non-zingari’, che in ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] all’uso scritto; varietà di piemontese torinese, più o meno marcate in diastratia, ai livelli medio e basso per gli usi orali (Telmon 2001: 37-38).
Quanto alle aree del Piemonte a tutt’oggi francofone, Telmon (1994: 927) delinea per le Valli Valdesi ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] isolato nella storia della letteratura colta. A differenza delle altre letterature slave meridionali, fra gli Sloveni l’epica orale è assente; dopo il 1200 si sviluppa la ballata, il cui malinconico lirismo segnerà una componente importante della ...
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Stato dell’Africa orientale, situato nella sezione nord-orientale del Corno d’Africa. Si affaccia a N sul Golfo di Aden, a E sull’Oceano Indiano; confina a NO con il Gibuti, a O con l’Etiopia, a S e SO [...] un gruppo di morfemi preposti al verbo o al predicato nominale.
Il somalo ha dato vita a una delle letterature orali più ricche dell’Africa subsahariana, articolate in diversi generi come il gabay e il geeraar usati soprattutto nel dibattito sociale ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] quale, a partire dagli anni 1960, alcuni linguisti hanno indicato il tipo di italiano imperfettamente acquisito da chi ha per madrelingua il dialetto o, in genere, da persone non istruite che hanno appreso la lingua attraverso la comunicazione orale. ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] sono state date interpretazioni divergenti. Alcuni hanno parlato di una nuova varietà d'italiano, propria del registro orale ma sempre più invasiva anche nel dominio della scrittura: "italiano dell'uso medio" (Sabatini 1985), "neostandard" (Berruto ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] da stai), to’ (da togli), mo’ (da modo), ecc.
Entrambi questi segni grafici patiscono turbolenze nell’uso scritto e orale: i parlanti, all’oscuro del valore etimologico dell’apostrofo, facilmente sbagliano nel primo caso, confondendo per es. la forma ...
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orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...
orale2
orale2 s. m. [dal lat. mediev. orale, der. di os oris «faccia»]. – 1. ant. Velo o fazzoletto usato dalle donne per coprire il capo e la faccia. 2. Altro nome, ora non più in uso, di un antico tipo di fanone, velo omerale liturgico indossato...