UGOLINO di Vieri
P. Leone de Castris
Orafo senese attivo in Italia centrale nel Trecento.
U. apparteneva a una famiglia di orafi, in quanto figlio del maestro senese Vieri di Ugolino, noto dal 1305; [...] ; M.M. Gauthier, Emaux du Moyen Age occidental, Fribourg 1972, n. 173; P. Leone de Castris, Tondino di Guerrino e Andrea Riguardi, orafi e smaltisti a Siena (1308-1338), Prospettiva, 1980, 21, pp. 24-44; I. Hueck, Ugolino di Vieri e Viva di Lando, in ...
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BIAGINI, Alfredo
Valerio Terraroli
Figlio di Ercole e di Adelina Martinelli, nacque a Roma, da una famiglia di orafi, il 20 febbr. 1886. Nel 1905 si iscrisse all'Accademia di belle arti di Roma frequentando [...] i corsi di architettura e scultura, che abbandonò nel 1909 per recarsi a Parigi, dove seguì corsi di anatomia; negli anni successivi fece la spola fra le due città, fermandosi per lunghi periodi in Francia. ...
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DEL CHIARO
Alessandro Guidotti
Patronimico assunto in epoca per il momento imprecisabile (ma certo già dal XVII secolo) quale cognome di almeno due stirpi ben distinte ed ampiamente documentate di orafi [...] trattava di strumenti per cui si esigeva una qualità tecnica e formale che non solo in questo caso fu garantita da un orafo). Se nel 1427 la bottega di Lorenzo era, nella via delle Terme, nel 1441 quando ospitava il nipote Giovanni si trovava invece ...
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LELI (Lelj), Giovanni Antonio (Giovanni Antonio [Giannantonio] da Foligno)
Emilia Capparelli
Nacque a Ferrara tra il 1472 e il 1476, da una famiglia di orafi e incisori proveniente da Foligno.
Il cognome [...] of Italian medals of the Renaissance before Cellini, I, London 1930, pp. 31, 36; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmai e orafi d'Italia, IV, Roma 1974, pp. 368-371; M. Ravegnani Morosini, Signorie e principati: monete italiane con ritratto 1450-1796 ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] di Francia (grotta del Castellet) e in tombe egiziane del 5° millennio a.C. Fin dagli inizi del 3° millennio gli orafi egiziani danno prova di possedere grande abilità tecnica e gusto per gli effetti cromatici, ottenuti con l’accostamento all’oro di ...
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Famiglia cremonese di scultori, stuccatori, orefici, medaglisti, fonditori attivi nel sec. 16º. I più noti sono: Altobello, orefice (Reliquiario di S. Bartolomeo a Busseto, 1540); i fratelli Galeazzo e [...] Giacomo, orafi e scultori, attivi a Bergamo nella 1a metà del sec. 16º; Andrea (o Giovanni Battista), medaglista (ritratto della moglie Leonora, di Lucrezia de' Medici, ecc.), operante a Reggio nell'Emilia, dove nel 1550 era direttore della zecca, e ...
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MATTEO di Ser Cambio.
E. Neri Lusanna
Orafo e miniatore perugino attivo tra la seconda metà del sec. 14° e il primo quarto del successivo.
È plausibile che, pur iscritto in un registro delle Matricole [...] di prestigio, di cui copiosamente è investito per vent'anni, datano dal 1401, essendo stato nominato camerlengo dell'Arte degli orafi in quell'anno e nel 1412, priore della città di Perugia nel 1403, 1410 e 1414, procuratore dell'Universitas ebreorum ...
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MANTEGAZZA
Vito Zani
Famiglia di artisti milanesi prevalentemente attestati nella seconda metà del Quattrocento a Pavia e Milano. Il gruppo familiare meglio noto dai documenti è quello composto da quattro [...] e Antonio avevano rispettivamente suddiviso in quattro quarti i diritti su quell'impresa con gli altri due fratelli, gli orafi Giorgio e Giovanni. In seguito alla morte di Cristoforo, veniva ora stabilito che due quarti (quello spettante a Giovanni ...
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DANTI, Piervincenzo
Francesco Paolo Fiore
Figlio del notaio Bartolomeo Ranaldi (Il notariato a Perugia, a cura di R. Abbondanza, Roma 1963, pp. 64, 329) e di Felice Pucciarelli, nacque a Perugia dopo [...] la metà del sec. XV.
Fu iscritto alla Matricola degli orafi perugini (Santi, 1953, p. 169) il 17 dic. 1488 nel ).
Il 31 dic. 1494 il D. era presente all'adunanza degli orafi da lui stesso indetta in qualità di camerario per il secondo semestre dell ...
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BARTOLOTTI, Giuseppe
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Nato a Roma nel 1709, è il primo largamente noto di una famiglia di argentieri romani attivi tra il 1740 circa e il 1824.
Sposò nel 1744 Margherita [...] , p. 375 (riproduzione del bollo); F. Maranesi, Guida turistica di Fermo, Fermo 1957, p. 189; C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, Roma 1959, p. 112; R. Cipriani, Argenti italiani dal XVI al XVIII secolo (catal.), Milano 1959, p. 64 ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.