Arte
Disegno eseguito sopra una superficie dura (parete rocciosa, pietra, legno, materiale ceramico, cuoio, metallo). lavorando a mano con uno strumento a punta. È una tecnica artistica usata, nelle possibili [...] a M. Finiguerra, sembra svilupparsi in modo indipendente in Italia e in Germania nel 15° secolo. Nelle botteghe degli orafi fiorentini, a metà del secolo, prese avvio dalle impronte dei nielli che essi traevano sulla carta per giudicarne l’effetto ...
Leggi Tutto
PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] di Matteo di Ser Cambio (v.), attestato anche come orafo. Proviene da un foglio staccato da una Matricola perugina la Naz. dell'Umbria) firmato da Cataluccio di Pietro da Todi, un orafo documentato in patria fin dal 1368 e presente a P. dal 1372 al ...
Leggi Tutto
NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] fu la volta di Lello da Orvieto, di Tino di Camaino, di Giotto, di Lippo Vanni e di Andrea di Vanni d'Andrea, degli orafi senesi Pietro di Simone e Lando di Pietro, del fiorentino Niccolò di Tommaso e, ormai ad apertura del nuovo secolo, ma forse con ...
Leggi Tutto
FOPPA, Caradosso (Cristoforo Caradosso, erroneamente Ambrogio)
Rita Bernini
Figlio dell'orafo Gian Maffeo di Milano e di Fiora de Carminali Brambilla di Pavia, nacque a Mondonico in Brianza probabilmente [...] un calamaio (Bertolotti, 1885, p. 88). Dalla fine del 1505 il F. è documentato a Roma, dove si stabilì come orafo, medaglista e antiquario al servizio dei pontefici Giulio II, Leone X, Adriano VI e Clemente VII. Durante questo periodo effettuò molte ...
Leggi Tutto
ANDREA di Michele, detto il Verrocchio
Luigi Grassi
Nacque a Firenze nel 1436, dal fornaciaio Michele di Francesco Cioni e dalla sua prima moglie Gemma, e prese il nome con cui è più noto dal suo primo [...] Verrocchio da Desiderio di Settignano.
In realtà lo scultore, cominciando a studiare la tecnica dell'arte presso gli orafi, realizza una propria cultura plastica, ove rientrano variamente impressioni da Donatello, da Desiderio e da Antonio Pollaiolo ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Francesco da Imola, detto Conte Giovanni
Carlo La Bella
Sono pervenute poche notizie su questo scultore originario di Imola, di cui si ignora la data di nascita e ogni dato biografico fino [...] gli erano stati commissionati dall'operaio del duomo senese Caterino di Corsino per inviarli a Venezia e farli esaminare da alcuni orafi (Bacci, 1929, p. 129). Il 25 luglio 1422 fece da compare al battesimo del figlio del maestro di legname Paolo di ...
Leggi Tutto
AZZI, Alberto di Stefano
F. Avril
Miniatore bolognese della seconda metà del sec. 14°, A. costituisce un caso particolare nella storia della miniatura bolognese del Trecento perché, malgrado il numero [...] da Gibbs, sono: miniatura con S. Eligio che guarisce il cavallo, inserita in un volume più tardo degli Statuti degli Orafi (Bologna, Bibl. Univ., 4194, c. VIv); Guglielmo Durando, Speculum iudiciale, datato 1354 (Holkham Hall, Lib. of the Earl of ...
Leggi Tutto
COZZARELLI, Guidoccio
Anna Padoa Rizzo
Figlio di Giovanni di Marco di Nanni di Cozzarello, nacque a Siena nel 1450; fu pittore e miniatore. Il padre, maestro di legname, lavorava attivamente per l'ospedale [...] di G. C., in Rass. d'arte senese, XV (1922), p. 66; P. D'Ancona, La miniature italienne, Paris 1925, p. 85; I. Machetti, Orafi senesi, in La Diana, IV (1929), I, p. 83 (per Battista); C. Brandi, Gli affreschi di Monticiano, in Dedalo, XI (1930-31), 2 ...
Leggi Tutto
BAUER (Pauer, latinizzato Agricola), Giuseppe
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Tedesco, fu attivo in Roma come maestro argentiere dal 1739. Abitò ed ebbe bottega presso S. Maria in Vallicella, poi a piazza [...] Giuseppe); R. Righetti, Incisori di gemme e cammei in Roma, Roma 1952, p. 42 (per Luigi); C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, Roma 1959, p. 40 (per Giuseppe), 41 (per Luigi e Vincenzo); Z. Giunta di Roccagiovine, in Il Settecento a ...
Leggi Tutto
FOSCHI, Sigismondo
Stefania Macioce
Non si conosce l'anno esatto di nascita di questo pittore faentino che fu probabilmente allievo di G.A. Sogliani. La data è comunque successiva al 1495 dato che il [...] ; A. Corbara, Una Madonna di S. F., in Melozzo da Forlì, n. 3, 1938, p. 151; C.G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia, III, Roma 1969, p. 287 (per il padre Antonio); A. Corbara, Gli artisti. La città. Studi sull'arte faentina, Bologna 1986 ...
Leggi Tutto
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.