CUZZI, Umberto
Bruno Signorelli
Figlio di Michele ed Elisabetta Bendì, nacque a Parenzo (od. Poreč) in Istria il 6 genn. 1891; frequentò le scuole secondarie a Trieste e Gorizia, iscrivendosi in seguito [...] e per il IV centenario della nascita di Emanuele Filiberto; con G. Gyra firmò il progetto per il padiglione degli orafi e tipografi, inserito nella Mostra dell'artigianato; partecipò, da solo, al concorso per il padiglione per l'Opera nazionale ...
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HUESCA
M.A. Castiñeiras González
(lat. Osca)
Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima, H. è situata a S-O delle Sierras Exteriores della catena dei Pirenei, in una delle depressioni dell'Alta [...] quella ebraica, raccolta nel ghetto del Barrio nuevo, nella cui Calle mayor, o degli Argenteros, si concentravano le botteghe degli orafi (Naval Mas, 1984). Di H. era l'ebreo convertito Pedro Alfonso, un erudito astrologo che dal 1110 fu medico alla ...
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GODEFROID de Huy
A. Lemeunier
(o de Claire)
Orafo mosano attivo nella seconda metà del 12° secolo.Il nome di G. è riportato nel registro dei defunti dell'abbazia di Neufmoustier a Huy (Liegi, Mus. d'Archéologie [...] di G., di cui il registro dei defunti di Neufmoustier vantava precisamente il talento e l'alto rango dei committenti, l'orafo G. attestato in uno scambio di corrispondenza, datato al 1148, con l'abate Vibaldo di Stavelot a proposito di una commessa ...
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BARTOLOMEO da Bologna
Lucio Grossato
Figlio di Tonunaso, ne è ignota la data di nascita; le prime notizie risalgono 1420, anno nel quale è documentata la sua presenza a Padova. E pure a Padova lo dichiarano [...] della Vergine a lamina sbalzata; l'opera andò perduta, ma il documento sta a testimoniare che la sua attività non era di orafo soltanto.
Dello stesso anno è un contratto per un reliquiario dei capelli della Vergine, terminato da B. e dai suoi due ...
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Urbino Comune delle Marche (226 km2 con 13.929 ab. nel 2020, detti Urbinati), capoluogo, insieme a Pesaro, della prov. di Pesaro e Urbino (➔ Pesaro). La cittadina è situata a 485 m s.l.m. sopra un colle [...] Berruguete, che vi decorarono lo studiolo; L. Signorelli, S. Botticelli, che diede disegni per le tarsie delle porte ecc.), orafi ecc. Il palazzo è sede della Galleria nazionale delle Marche, di grandissimo interesse per l’importanza degli artisti e ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] 1964, I, pp. 126-127; F. Caglioti, Su Matteo Civitali scultore, in Matteo Civitali e il suo tempo. Pittori, scultori e orafi a Lucca nel tardo Quattrocento, catalogo della mostra (Lucca), Cinisello Balsamo 2004, pp. 29-77, in partic. p. 72.
24 A ...
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BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] sec. 10°-12° (Phillipps, 1847).Le lamine di metallo prezioso, dello spessore di mm. 1 ca., potevano essere lavorate dagli orafi per ricavare gioielli di varia forma, assemblate in modo da formare diademi, corone di fiori o altri tipi di decorazione ...
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VIENNA
M. Pippal
(ted. Wien; lat. Vindobona; Vindomina; Wenia nei docc. medievali)
Capitale dell'Austria, situata all'estremità nord del Wiener Becken, nel punto in cui questo s'incunea tra il Wiener [...] nucleo di legno e i lati posteriori dipinti dell'altare e vennero completate le parti in smalto da pittori e da orafi altorenani, influenzati dalla Francia settentrionale e dall'Inghilterra. Uno scultore svevo del lago di Costanza (forse attivo a V ...
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ILE-DE-FRANCE
A. Prache
Regione storica della Francia settentrionale, il cui nome, comparso solo nel 1387, deriva da Francia, 'paese dei Franchi', più esattamente dalla Francia occidentalis dei Merovingi, [...] di s. Luigi, in cui la diffusione del nuovo stile incitò i più grandi principi della cristianità a imitare l'opus francigenum. Gli orafi si insediarono nel Quai des Orfèvres, nei pressi del palazzo de la Cité e del Pont-au-Change. I fabbricanti di ...
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CAPPELLETTI, Antonio
Laura Gigli
Figlio di Giovanni Pietro, nacque a Caserta verso il 1772. Le scarne notizie biografiche che conosciamo su questo argentiere, reperite nell'archivio della chiesa di [...] di riuscire più belle nei particolari che nell'insieme, quasi fossero stilisticamente slegate.
Bibl.: C. G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia..., I, Roma, Roma 1958, p. 243; S. Fornari Gli argenti romani, Roma 1968, p. 195; Agenti romani ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.